Si tratta di una sperimentazione per 3 settimane su tutta l’area. Presentato questa mattina il servizio che prenderà il via lunedì 14 gennaio
PESCARA – Al via da lunedì 14 gennaio il servizio sperimentale di sorveglianza nell’area di risulta. Si tratta di un progetto recepito dall’Amministrazione su istanza del gruppo consiliare Pd e su richiesta di diverse categorie cittadine. Stamane la presentazione del servizio che interesserà tutta l’area di risulta, partirà dalle 17 e andrà avanti dino alle 24, nel fine settimana (venerdì e sabato) si protrarrà fino alle 3 di mattina e verrà svolto in sinergia con le forze dell’ordine, in quanto preposte a intervenire qualora si manifestino situazioni di flagranza di reato. Presenti il vicesindaco e assessore all’Area di Risulta Antonio Blasioli, il capogruppo del Pd Emilio Longhi, Carlo Martelli e Maurizio Impagnatelli, responsabile operativo e addetto della Federalpol di Pescara, la ditta individuata dall’Amministrazione tramite avviso pubblico che si è aggiudicata il servizio e lo porterà avanti per tre settimane, secondo i tempi richiesti dalla sperimentazione.
“Sicurezza più percepita in uno dei luoghi sensibili della città, il progetto nasce per questo e per rispondere agli impegni presi con la città – così il sindaco Marco Alessandrini, oggi a Roma alla riunione Anci sul decreto sicurezza – L’area di risulta deve essere riqualificata, per guadagnare sicurezza e vivibilità, nel frattempo teniamo alta l’attenzione su questi 11 ettari, aumentando monitoraggio e controlli a vantaggio di chi li frequenta. Un servizio condiviso con le forze dell’ordine, che continueranno ad esercitare controlli e tutele sull’area, che parte come sperimentale, ma a cui daremo la massima attenzione”.
“Aumentiamo i presidi di sicurezza dell’area di risulta, rispondendo a un’istanza che accomuna diversi interlocutori – così il vicesindaco Antonio Blasioli – Il servizio comincerà lunedì alle 17, verrà esercitato dalla Federalpol di Pescara che girerà e stazionerà con tre auto principalmente nei tre parcheggi dell’area centrale, a nord di fronte al Bingo, quello a ridosso di via Teramo e del Terminal bus. Abbiamo condiviso il progetto con la Prefettura e le forze dell’ordine, con cui, nei fatti, si attiva una collaborazione anche operativa, perché Federlapol darà occhi preziosi per avere una maggiore tranquillità su quell’area, dove a breve arriveranno altre telecamere e dove abbiamo già potenziato illuminazione e controlli. Gli addetti avranno una funzione di ausilio alle forze dell’ordine e saranno in stretto contatto con la sede che provvederà a chiamare le forze di polizia ogni volta che ce ne sarà bisogno, perché, pur se armati, non hanno competenze di polizia.
Questo progetto arriva dopo tante sollecitazioni, non da ultimo quella del Partito Democratico che ha riproposto prima di Natale l’esigenza di intervenire. Il servizio servirà a rendere più sicuro il parcheggio e sarà anche un servizio di tutela percepita per quanti utilizzano l’area nelle ore serali. Sarà anche una “sicurezza partecipata”, come quella che richiede il decreto sicurezza, che conferma l’impegno da parte degli enti locali a fare sinergia con il comparto, aprendo anche ai privati. Al momento è una sperimentazione che poche città italiane hanno avviato, è sicuramente una risposta importante a chi chiede maggiore attenzione nell’area di risulta, dopo l’ultima grave aggressione avvenuta. L’indomani della violenza abbiamo tagliato una siepe, che creava un cono d’ombra e poi abbiamo risistemato luci e telecamere e oggi quella zona è vissuta. Si andrà avanti per tre settimane, il costo è di 11.700 euro e se la città risponderà bene, il 17 di gennaio, quando inizieremo la sessione del bilancio, valuteremo se inserire una posta che ci consentirà di proseguire questo servizio per tutto l’anno o per alcuni mesi”.
“Ci preme dire che abbiamo posto il tema perché sappiamo bene che non c’è un’emergenza sicurezza, come ha confermato anche il ministro dell’interno quando è venuto a Pescara, ma ci sono problematiche che conosciamo e che vanno affrontate, finché l’area di risulta non diventerà Parco Centrale – spiega il capogruppo Pd Emilio Longhi – La percezione e la necessità di una maggiore tranquillità nei parcheggi dell’area di risulta era un’istanza che ci veniva posta da più parti, soprattutto dai lavoratori del centro commerciale naturale, prima che dai residenti e visitatori. Il concetto che anima il progetto è proprio questo, non l’esercito, ma controllo: siamo peraltro in un periodo di saldi e quindi l’iniziativa può servire anche ad incentivare le frequentazioni del centro. Questo è il messaggio che vogliamo far passare, perché alle criticitàa cerchiamo di dare risposte innovative e se funzionerà saremo ben lieti di prorogare il progetto che vogliamo che diventi una buona pratica”.
“Come azienda puntiamo sui servizi innovativi e questo è uno dei cavalli vincenti della nostra attività – conclude Carlo Martelli di Federpol – Le nostre guardie sono state già formate e addestrate a questo tipo di lavoro, lo scopo sarà quello di creare un deterrente e se necessario interverremo quando il caso lo richiede. Verrà richiesto anche l’intervento delle forze dell’ordine per i ruoli di competenza: le guardie saranno collegate alla centrale operativa che si interfaccia con le forze di polizia, per intervenire al meglio e secondo i ruoli”.