PESCARA – “Il progetto di distruzione delle aree di risulta firmato dal duo Alessandrini-Civitarese non supererà mai lo scoglio del Consiglio comunale. Non permetteremo mai l’approvazione di un piano che mira a tagliare il numero dei parcheggi, a costruire un nuovo Centro commerciale nel cuore della città, distruggendo tutte le attività oggi esistenti e, soprattutto, a svendere la gestione del centro cittadino per vent’anni a un privato, ovvero la stessa operazione che anche D’Alfonso-sindaco tentò di portare avanti, salvo scontrarsi contro il muro del ricorso al Tar presentato dal centrodestra.
E anche questo piano, presentato ieri in Commissione, mai condiviso con la città, con i pescaresi, con le Associazioni di categoria, e anche con la politica, verrà fermato utilizzando tutti gli strumenti che la democrazia ci mette a disposizione, un progetto, dunque, che segnerà l’ennesimo flop del sindaco Alessandrini”.
Lo ha detto il Capogruppo di Forza Italia alla Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri commentando la presentazione del progetto definitivo della presunta riqualificazione delle aree di risulta.
“Parliamo di uno studio – ha ricordato il Capogruppo Sospiri – che contraddice il Piano regolatore vigente, che prevede la realizzazione di palazzi, senza fornirne le caratteristiche, e su cui la Regione Abruzzo pensa di calarci una fiche di 12milioni di euro del Masterplan senza fornire alcuna indicazione urbanistica alla città. Uno studio scellerato che andrà a danneggiare pesantemente il territorio, a partire dal taglio netto dei posti auto che sono vitali per quella fetta di territorio.
Oggi su quelle aree abbiamo 2.250 parcheggi, aree che furono acquistate dopo una lunga e difficile trattativa condotta dall’onorevole Sospiri con la Società Metropolis, del gruppo Ferrovie, per circa 21 milioni di euro e con un vincolo urbanistico a verde agricolo di 10 anni. In questi oltre dieci anni trascorsi tutte le infrastrutture progettate e realizzate in città, a partire dal Ponte Nuovo, sono state pensate e fatte per portare la gente nei parcheggi delle aree di risulta senza passare dal centro, dunque senza determinare inquinamento, per portarle nel grande Centro Commerciale Naturale già esistente.
Ora Alessandrini nel suo studio vorrebbe ridurre quei 2.250 parcheggi ad appena 1.940 posti auto di cui circa 400 da vendere, quindi stiamo passando ad appena 1.500 parcheggi disponibili ed è una previsione criminale che ucciderà le attività commerciali del centro. In secondo luogo – ha proseguito il Capogruppo Sospiri -, non è da considerarsi impossibile un edificato a sostegno dell’offerta economica, ma su quello studio ci sono 12 milioni di euro della Regione, e allora vogliamo sapere che edilizia si vuole fare. È prevista una piastra commerciale a ridosso del cuore dello shopping di Pescara, e allora chiariamo subito che un Centro commerciale al centro di Pescara non si farà mai, né allo Stadio né sulle aree di risulta.
Ma non è finita: il progetto del duo Alessandrini-Civitarese ha cancellato la realizzazione di qualunque attrattiva o struttura culturale, da sempre prevista sui 13 ettari; si parla del Parco centrale, senza dire chi si accollerà l’onere della sua gestione, né in termini di infrastrutture e manutenzione sia in termini di ordine pubblico. E la cosa peggiore è l’aver previsto di cedere la gestione per vent’anni di tutti i parcheggi delle aree di risulta, dei silos, della piastra commerciale, del nuovo edificato e, soprattutto, dei 980 posti auto a pagamento di tutto il centro cittadino al privato che si aggiudicherà la gara, che significa svendere Pescara stessa al privato, peraltro privando il bilancio comunale dei 2milioni di euro di introiti oggi incassati tramite la gestione di quei posti auto, affidati a Pescara Parcheggi, e dunque creando un problema evidente di equilibri finanziari.
In altre parole – ha proseguito il Capogruppo Sospiri -, dopo dieci anni, ci ritroviamo dinanzi allo stesso business che già il sindaco D’Alfonso aveva tentato e che è poi naufragato dinanzi al nostro ricorso al Tar, un ricorso che ha salvato i pescaresi dal dover pagare un pedaggio per entrare in centro oltre che per parcheggiare, con tariffe privatizzate che avrebbero avuto, e avranno, l’unico effetto di spopolare il centro commerciale naturale. È chiaro che l’assessore Civitarese e il sindaco Alessandrini se lo possono scordare di deturpare in una simile maniera la nostra città. Mai gli permetteremo di far arrivare a gara un pessimo progetto che tutela solo gli interessi dei privati e non della città. In aula consiliare questo scempio morirà sotto la scure dei cittadini e delle associazioni di categoria che andremo a mobilitare. Ancora una volta – ha aggiunto Sospiri – suggeriamo al sindaco Alessandrini di aprire piuttosto un confronto democratico su quel progetto, perché è evidente che non permetteremo a un sindaco in scadenza di assestare il colpo mortale alla città e alla sua economia”.