Nella circostanza una pattuglia della Squadra Volante era stata inviata presso l’abitazione della denunciante poiché il predetto, già gravato da un divieto di avvicinamento, l’aveva gravemente minacciata.
L’arrestato si era già reso protagonista di minace simili nei confronti della vittima, la quale aveva presentato diverse querele a suo carico e la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Pescara aveva emesso un provvedimento di misura cautelare degli arresti domiciliari in data 24 giugno u. s., successivamente sostituito in data 1 luglio u. s. dal divieto di avvicinamento ai luoghi abitualmente frequentati dalla persona offesa, obbligo di mantenere almeno 100 mt. di distanza dalla donna, nonché divieto di contatti telefonici, telematici e di non rivolgere anche lo sguardo in caso di incontri occasionali.
Pertanto, dato il comportamento violento comunque tenuto dal sopra citato, il Pubblico Ministero ne disponeva il trattenimento in Questura in attesa di giudizio nella mattinata odierna.
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