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Pescara, Assemblea Popolare su Piano Particolareggiato 7

da Redazione

PESCARA – Si è svolta ieri, nell’ex sede della Circoscrizione di San Donato, in via Rubicone, la prima Assemblea popolare promossa per presentare alla città la  bozza del Pp7.All’incontro hanno preso parte  l’assessore allo Sviluppo del Territorio Marcello Antonelli, il Presidente della Circoscrizione Porta Nuova Piernicola Teodoro, il Presidente dell’Ance Girolimetti, oltre a tutti i tecnici comunali che stanno lavorando all’elaborazione dello strumento urbanistico, tra cui la dirigente Emilia Fino e il responsabile di servizio Valeriano Mergiotti. Ad affollare la sala oltre una cinquantina di cittadini direttamente interessati perché proprietari di piccoli lotti ricompresi all’interno del Piano particolareggiato, ma anche grandi proprietari, come i rappresentanti dei gruppi Di Vincenzo e D’Andrea o l’avvocato Marini. Con il Piano particolareggiato 7 comincia  la verticalizzazione della città di Pescara.Il progetto riguarda un’area pari a 205mila metri quadrati, su cui sorgeranno spazi direzionali e terziario, ovvero, uffici e negozi, edilizia convenzionata ed edilizia residenziale libera, ma con una novità: tutti gli edifici si svilupperanno in altezza, con la realizzazione di torri superiori ai 25 metri, ossia a 9 piani, per recuperare quanto più spazio possibile a terra da destinare a verde, parchi e servizi.  Il progetto di intervento è già a buon punto  e nel  frattempo gli uffici  comunali stanno già realizzando la Valutazione Ambientale strategica ed è formalmente partita la procedura della consultazione pubblica della città, a cominciare dai soggetti privati proprietari delle aree interessate dalla nuova pianificazione.


Ha ricordato Antonelli:

si è trattato della prima uscita ufficiale per il Piano particolareggiato 7 che riguarda la parte ovest della città e che – ha ricordato l’assessore Antonelli – abbiamo dovuto rielaborare e rimodulare ripartendo da zero dopo l’approvazione del Piano del Rischio Aeroportuale, rimasto per anni nei cassetti del Comune, il quale ha compreso molte aree situate a ridosso dello scalo, quelle del vecchio Pp7, superfici private su cui originariamente erano state previste abitazioni, uffici, e persino la nuova sede della Regione Abruzzo a Pescara, con le due torri, cubature che, con l’approvazione dello strumento, abbiamo dovuto necessariamente ricalibrare, studiare e soprattutto allontanare dall’aeroporto stesso per obblighi imposti dalle esigenze di sicurezza e in primis dalla normativa nazionale. L’area oggi situata all’interno del Piano è compresa tra via Tiburtina a nord, la Ferrovia, strada Comunale Piana e via Rio Sparto e obiettivo dell’incontro pubblico è stato quello di dare modo ai cittadini di cominciare a verificare lo stato di fatto della pianificazione, la consistenza dei progetti, la perimetrazione, le volumetrie, le superfici e le destinazioni, divise tra direzionale e residenziale. Attualmente – ha proseguito l’assessore Antonelli – gli uffici hanno concluso la fase inerente la rilevazione dello stato di fatto e hanno avviato la progettazione che punta alla realizzazione di un Centro integrato per servizi, attività terziarie e direzionali di livello urbano capace di accogliere insediamenti residenziali con composizione spaziale ad elevato significato caratterizzato da un sistema continuo di ambiti e percorsi pedonali. Complessivamente il Piano particolareggiato 7 si sviluppa nel sub-ambito a e b a sud, il più vasto, dove il volume edilizio esistente è pari a 56mila 898 metri cubi, su una superficie territoriale di 153mila 951 metri quadrati; poi il sub-ambito a nord, con un volume edilizio esistente di 18mila 292 metri cubi e una superficie territoriale di 51mila 186 metri quadrati. Su entrambi gli ambiti abbiamo previsto un indice di utilizzazione del territorio pari a 0,28 metri quadro su metro quadro, mentre per gli edifici di edilizia residenziale pubblica abbiamo previsto un ulteriore indice di utilizzazione territoriale di 0,105 metri quadri su metro quadro, dunque complessivamente si avrà un indice di utilizzazione territoriale di 0,385 metri quadri su metro quadrato, con una cessione minima di aree al Comune del 40 per cento. Il 50 per cento del volume edificabile sarà destinato a Centro direzionale e terziario, dunque il privato potrà realizzare uffici, negozi, attività economiche; il rimanente 50 per cento potrà essere destinato a edilizia residenziale ma con un distinguo: il 90 per cento sarà per l’edilizia residenziale convenzionata, ossia la realizzazione di alloggi a prezzo di mercato conveniente, pari a 1.600 euro a metro quadrato, dunque accessibile alle fasce economiche più deboli; il 5 per cento potrà essere destinato all’edilizia residenziale libera, quindi a prezzi più elevati. Sulle aree di cessione il Comune realizzerà verde, parchi, attrezzature sportive, il corridoio verde e anche il tracciato della filovia che attraverserà il Pp7. Ma la vera caratteristica del Pp7 è il primo esempio di ‘verticalizzazione’ della città: punteremo sulla costruzione di torri, alte più di nove piani, ossia più di 25 metri, per recuperare quanto più spazio possibile in superficie, spazio da destinare a servizi, dunque verde, parcheggi, per puntare alla qualità della vita. Ovviamente quella di ieri è stata solo la prima presentazione del Piano alla città, iniziando dalle parti direttamente interessate, per avviare la fase della partecipazione. I nostri uffici ora stanno portando avanti la redazione della Vas, ma l’obiettivo è riuscire ad adottare il Piano il prossimo giugno per poi passare alla concretizzazione di un progetto che punta alla riqualificazione delle aree a ovest del tracciato ferroviario, come previsto nel programma di governo, anche al fine di garantire e realizzare la permeabilità della città.