PESCARA – Ieri sono stati aggiudicati i primi due immobili comunali alienabili : alle 10 in punto è partita l’apertura delle buste contenenti le offerte, le uniche due pervenute al Comune di Pescara sui 7 immobili messi all’asta.All’impresa Sciarra Costruzioni è andata la porzione dell’immobile di vicolo Bardet e al privato Giovanna Brandelli la porzione di fabbricato situata in Salita Francescone, per la somma complessiva pari a 188mila 500 euro. Ora verranno preparati gli atti per rimettere a bando anche gli altri 5 immobili invenduti. L’obiettivo resta quello di proseguire la dismissione di quegli immobili, terreni, locali, appartamenti, che non sono strumentali all’attività dell’Ente e che al contrario permetteranno di ricavare nuove risorse che saranno reimpiegate nel capitolo degli investimenti, dunque per realizzare opere sulla città, riducendo l’accensione dei Mutui presso la Casa Depositi e Prestiti e la quota di indebitamento dell’Ente pubblico.
L’assessore al Patrimonio Eugenio Seccia ha ufficializzato l’esito dell’asta pubblica ed ha ricordato:
lo scorso marzo il Consiglio comunale ha varato la delibera sui beni immobili rientranti nel Piano delle alienazioni, ovvero beni che l’amministrazione può potenzialmente vendere nel corso del 2012 per incrementare risorse utili per nuovi investimenti nell’interesse della città. Si tratta soprattutto di terreni e locali che per l’amministrazione non hanno utilità, e che potrebbero suscitare l’interesse del territorio. Dall’elenco abbiamo escluso il Mediamuseum, l’edificio dell’ex Tribunale, che abbiamo reso inalienabile a tutela del bene e del suo utilizzo. Per 35 dei beni elencati, soprattutto le piccole frazioni di terreno avevamo in effetti già proposte di acquisto da parte di cittadini confinanti e complessivamente il patrimonio alienabile ammonta a 10 milioni 357mila euro. Quello che è stato pubblicato lo scorso 18 settembre è un primo lotto di immobili estrapolato dalla delibera del 26 marzo scorso, seguita poi da una seconda delibera di giunta con la quale autorizzavamo gli uffici a dare seguito alle procedure”. Il valore complessivo degli immobili compresi nel primo lotto posto all’asta ammonta a 1milione 397mila euro e comprendeva i seguenti beni: area edificabile libera situata in via Nazario Sauro, una traversa di via Marconi, 445metri quadrati, del valore di 275mila 900 euro; piccolo corpo di fabbrica libero situato in via Lago di Borgiano, un immobile di antica costruzione, con stato di conservazione scadente, costituito da un piano terra, di 43 metri quadrati, con una piccola corte annessa, di 106,50 metri quadrati, del valore di 53mila 369 euro; locale commerciale situato in viale Kennedy 112, al piano terra del fabbricato condominiale, in buono stato di conservazione, posto a confine con il vano scala, consegnato al Comune dalla Società Domostile il 30 aprile 2003, di 43 metri quadrati, concesso in uso per sei anni alla Società Imago Srl (contratto scaduto il 31 maggio 2009), con un canone annuo iniziale di 2.537,28 euro, del valore di 145mila 340 euro; una porzione di fabbricato di antica costruzione situata in via Vicolo Bardet, a Pescara, con stato di conservazione scadente, prezzo a base d’asta 57mila euro; locale uso ufficio in via Primo Vere numero 138, di 97 metri quadrati, situato al piano rialzato del fabbricato condominiale denominato ‘Condominio Acquamarina’ in buono stato di conservazione, composto da un ampio locale, con bagno e antibagno, consegnato al Comune dalla Società FuturEdile Costruzioni Srl, concesso in uso sino ad aprile 2010 all’Associazione Nazionale Paracadutisti d’Italia, con un canone mensile di 54 euro, del valore di 182mila 360 euro; locale uso ufficio in viale Primo Vere 144, situato al piano terra e primo del fabbricato condominiale denominato condominio ‘Silene’, in buono stato di conservazione, il piano terra è costituito da un ampio locale, un disimpegno, una stanza per ufficio e un bagno, mentre il primo piano è costituito anch’esso da un ampio locale, disimpegno, due bagni con antibagno, tre stanze uso ufficio e un piccolo ripostiglio, consegnato al Comune di Pescara dalla Società Mediterranea Costruzioni nel 2001, del valore di 578mila 820 euro; infine porzione di fabbricato situato in via Salita Francescone 8, porzione di immobile libero di antica costruzione dislocata su due livelli, piano terra e primo, con due stanze per piano, con stato di manutenzione scadente, immobile costruito prima del 1967, donato al Comune dal Barone Vincenzo Basile nel 1975, di 70 metri quadrati, del valore di 105mila euro. “Le offerte dovevano essere ovviamente a rialzo – ha ribadito l’assessore Seccia – e in tutta franchezza ci aspettavamo una maggiore partecipazione. Invece alla chiusura dei termini abbiamo verificato che sono pervenute due sole offerte: la prima per la porzione di fabbricato situata in via Vicolo Bardet, per il quale si è partiti dal prezzo base di 57mila euro e l’immobile è stato acquistato dall’impresa Sciarra Costruzioni che ha offerto 61mila 500 euro. La seconda offerta, presentata dal privato Giovanna Brandelli, riguardava la porzione di fabbricato situata in Salita Francescone, dove si partiva dal prezzo base di 105mila euro: l’immobile è stato venduto per la somma di 127mila euro, con un incasso complessivo per il Comune pari a 188mila 500 euro, risorse che andremo a reinvestire sul territorio. Probabilmente la scarsa partecipazione è da imputare al vento di crisi che serpeggia nella nostra economia e che quindi ha scoraggiato quanti già in passato erano addirittura venuti personalmente in Comune per verificare la possibilità di acquisire quegli stessi immobili.