Il Grosseto è un avversario apparentemente facile da affrontare e per questo, non va sottovalutato, dato che, dopo i maremmani, Insigne e compagni sono attesi da un ciclo terribile
GROSSETO – Il Pescara che si appresta a giocare col Grosseto è senza alcun dubbio, la squadra più in forma della serie B. Le tre partite in cui Insigne e compagni hanno demolito Padova, Gubbio e Vicenza, hanno dato l’esatta a dimensione della forza dei biancazzurri. In questi tre match non c’è stata gara al di là di quanto non dicano i punteggi, comunque rotondi, specie contro le due squadre venete.
Il Grosseto pare l’avversario ideale per esaltare il gioco offensivo dei biancazzurri. I maremmani, all’andata giocarono un brutto scherzo ai ragazzi di Zeman, che rimediarono la prima sconfitta casalinga.
Da quel momento in Maremma ne sono successe di tutti i colori. Subito dopo la gara col Pescara ci furono infatti, le dimissioni di Giannini, in contrasto col patròn Camilli. Il vulcanico proprietario decise prima di affidare la panchina a Viviani e poi, insoddisfatto del rendimento della squadra, richiamò Ugolotti, ovvero il primo tecnico della serie.
PUNTI DEBOLI E DI FORZA DEL GROSSETO – Il rendimento di Caridi e compagni però dalla partita col Pescara in poi, non è stato granchè soddisfacente. In pratica dalla gara dell’Adriatico, il Grosseto ha giocato 20 gare, vincendone solo 4. Nelle restanti 16 incontri ha pareggiato 11 volte e perso 5. Se si pensa poi, che, delle 4 gare vinte, solo una è avvenuta in casa, contro l’Albinoleffe il 21 gennaio, si capiscono le difficoltà dei biancorossi.
Il Pescara che arriva a Grosseto non dovrà comunque sottovalutare l’avversario, visto che ai biancazzurri potrebbe mancare, oltre allo squalificato Verratti, anche Immobile, alle prese con un fastidio ai flessori. I biancorossi, molto deboli nella zona centrale del campo, sono particolarmente insidiosi sugli esterni, dove Ugolotti recupererà Caridi che riprenderà il suo posto sulla fascia mancina del centrocampo, con Mancino a destra.
In avanti poi la coppia Sforzini-Alfageme ha già dimostrato di poter fare molto male. L’attaccante romano è alla sua miglior stagione in carriera, avendo già messo a segno 17 reti, e anche l’argentino si sta dimostrando pedina preziosa per Ugolotti. La fisicità di Sforzini, la velocità di Alfageme e la tecnica di Caridi. Questi sono i maggiori pericoli da cui dovrà guardarsi il Pescara. I tre, insieme, hanno segnato 29 dei 43 gol segnati dai maremmani, cioè il 67% delle reti totali degli uomini di Ugolotti.
DELFINO SENZA VERRATTI – Il problema maggiore per i ragazzi di Zeman però, non sarà tanto fermare gli attacchi del Grosseto, quanto quello di costruire azioni che mettano i toscani in difficoltà. L’assenza di Verratti, infatti, è di quelle pesanti, perchè nessun altro biancazzurro ha la visione di gioco e il lancio del numero 10 biancazzurro. Per sopperire all’assenza del talentino di Manoppello, Zeman pare orientato ad affidare le chiavi del centrocampo a Cascione, inserendo Kone sul centrosinistra in luogo proprio dell’ex reggino. Questo comporterà una manovra che si svilupperà prevalentemente sui lati, invece che per vie centrali come di solito succede.
Cascione infatti, è un giocatore portato più all’assalto che alla costruzione della manovra. È inutile quindi chiedergli i passaggi telecomandati che si vede fare a Verratti. Più logico sarà per lui appoggiare la manovra ai suoi lati in modo da favorire gli inserimenti di Kone e Nielsen e le sovrapposizioni di Bocchetti e Balzano.
Questo stile di gioco sarà maggiormente accentuato se mancherà anche Immobile. Infatti, in quel caso, il Pescara dovrà cercare maggiormente il cross che il passaggio rasoterra, dato che Maniero è un centravanti d’area e non di movimento come il capocannoniere della serie B. Il Pescara deve assolutamente tornare dalla Toscana con i tre punti perchè poi sarà atteso da un ciclo terribile di due gare e mezzo, dovendo incontrare Torino in casa, cercare di recuperare lo 0-2 col Livorno e, infine, andare a Genova contro una Samp lanciatissima.
Perdere punti in una gara come questa sarebbe deleterio visto che dietro Verona e Sassuolo non accennano a mollare la presa. Occorre quindi un’altra prestazione “monster” dei biancazzurri. Il traguardo è vicino, l’obiettivo è lì a portata di mano. Il Pescara, quindi, deve realizzare un paradosso: stare con i piedi per terra per realizzare un sogno.
PROBABILI FORMAZIONI:
GROSSETO (4-4-2): VIOTTI; FORMICONI, OLIVI, ANTEI, CALDERONI; MANCINO, RONALDO, CRIMI, CARIDI; ALFAGEME, SFORZINI.
PESCARA (4-3-3): ANANIA; BALZANO, ROMAGNOLI, CAPUANO, BOCCHETTI; NIELSEN, CASCIONE, KONE; CAPRARI, MANIERO, INSIGNE.
[Foto di Massimo Mucciante per gentile concessione]