Pescara, attento alle punture

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Contro le “vespe” la squadra di Zeman non può fallire. Un Ko ne ridimensionerebbe per forza di cose, le ambizioni, bloccando di fatto la crescita della squadra.

Match strano quello che aspetta il Pescara domani a Castellamare. La Juve Stabia, sulla carta appare una squadra materasso, l’ideale per esaltare il gioco offensivo dei biancazzurri e rilanciarne le ambizioni di promozione dopo lo stop di Reggio Calabria. In realtà però le “VESPE”, questo il soprannome dei campani, sono l’avversario peggiore che potesse capitare agli abruzzesi.

Se è vero che la squadra di Braglia ha zero punti in classifica (anche se di punti reali ne ha fatti uno, annullato però dalla penalizzazione inflitta ai campani per il ritardo nel pagamento dell’Irpef) è altresì vero che fin qui, i gialloneri hanno meritato il ko solo nell’ultima gara contro il Livorno. Per il resto hanno offerto prestazioni più che dignitose, pagando scotto all’inesperienza di molti elementi della rosa. Il Pescara troverà un ambiente elettrico non solo per la precaria posizione in classifica, ma anche per due recenti casi che hanno scosso l’ambiente campano.

LE INSIDIE … – Il primo riguarda Savio Nsereko. Il calciatore tedesco di orgini ugandesi era sparito a inizio settembre, facendo perdere le sue tracce. Per ritrovarlo i genitori avevano allertato addirittura l’Interpol, salvo poi scoprire che il giovane era a Londra, dove si era rifugiato, da Liverpool. Nella città dei Reds Savio aveva perso 14 mila sterline tra casinò e strip club, rubando anche 400 sterline ad un tassista. Le bravata dell’ex grande promessa del Brescia, porterà senza dubbio alla rescissione dell’accordo con il club di Castellamare che lo rispedirà a Firenze. Da lì toccherà a Corvino decidere cosa fare di un talento che si è perso tra cattive compagnie e bravate varie.

L’altro caso montato nel club giallonero, riguarda il tecnico Braglia. Contestassimo da parte dei tifosi, dopo la pessima partenza, il tecnico, nella conferenza stampa di giovedì ha sparato a raffica contro l’ambiente reo di non lasciare serena la sua squadra. In più ha già annunciato i suo addio a fine campionato.

Juve Stabia-Pescara è quindi una partita che si preanuncia incandescente.

Tra l’altro tra le file campane ci sarà il debutto di Sau, attaccante sardo che l’anno scorso, a Foggia con Zeman, formò una coppia gol devastante con Insigne, segnando 39 gol complessivi (20 il giallonero e 19 il biancazzurro.

Al fianco di Sau dovrebbe esserci Danilevicius con il brasiliano Mezavilla trequartista. Questo modulo, permetterebbe di avere una maggior copertura a centrocampo, dato che l’ex giocatore del Lanciano, fungerebbe da “specchietto per le allodole”, andando in realtà a formare una diga centrale con Danucci, il play dei gialloneri.

In questo modo, Braglia conta di soffocare le iniziative di Verratti (che avrebbe Mezavilla, praticamente incollato addosso) in modo da poter rilanciare subito l’azione verso Sau.

NOVITA’ IN FORMAZIONE? – Zeman dal canto suo, dopo i quattro gol rifilatigli da Missiroli e compagni, sembra intenzionato a cambiare qualcosa in difesa. Con Romagnoli e Capuano ancora fermi ai box, al centro della retroguardia , potrebbe toccare al baby Perrotta, classe 1994 prendere il posto di Brosco, apparso non impeccabile a Reggio. Dovrebbe essere invece confermato al centro Bocchetti, che, pur giocando fuori ruolo, ha la maturità necessaria per guidare la difesa.

Per il resto la squadra sarà quella vista con la Reggina.

Si è parlato di un possibile avvicendamento tra Maniero e Immobile, dopo il gol dell’ex juventino alla Reggina. Peccato però che, l’esultanza scomposta dell’attaccante, con insulti rivolti alla panchina, lo autoescluda dalla partita.

Certi comportamenti, infatti, Zeman non li tollera.

Sarà interessante, al di là della sfida a distanza tra Sau e Insigne, vedere il duello tra Zanon e Biraghi sulla fascia destra del Pescara. Finora il biancazzurro ha sempre giocato da ala di centrocampo, più che da terzino. Ora che si troverà di fronte il terzino sinistro scuola Inter, noto agli esperti per la sua grande spinta offensiva, siamo curiosi di vedere se Zanon sarà costretto a tenersi pù basso del solito o se continuerà a giocare come nelle precedenti partite, rischiando di scoprire il fianco alle accelerazioni del giallonero.

Inoltre il Pescara dovrà stare attento a gara in corso, ai possibili inserimenti di Erpèn e Mbakogu. Soprattutto quest’ultimo, nigeriano classe 1992, potrebbe essere letale per la difesa biancazzurra, non certo velocissima.

Il Pescara in trasferta fin qui ha incasato 8 gol in tre gare segnandone 5. La trasferta di Castellamare rappresenta un vero banco di prova per i biancazzurri, obbligati a vincere sia per la superiorità tecnica, sia per dimostrare di essere una squadra matura che può ambire a traguardi di prestigio.

Se il Pescara vuole lottare per i playoff non può fallire partite di questo tipo, perchè, è proprio vincendo le gare apparentemente più facili, che si pongono le basi per puntare in alto.

Pubblicato da
Davide Luciani

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