PESCARA – In Italia sono circa 2 milioni i giovani di età compresa tra i 19 e i 30 anni che non hanno un lavoro e nemmeno lo cercano. Tra costoro vi è anche chi vive la disabilità e incontra difficoltà ancora maggiori, spesso di natura relazionale, nell’incrociare opportunità di orientamento e inclusione socio-lavorativa. Per cercare e offrire risposte, per quanto parziali, a queste sfavorevoli condizioni è nato il Patto educativo Territoriale, stipulato tra più enti per la realizzazione di una “rete inclusiva” per l’attivazione, in via sperimentale, di percorsi di inclusione per studenti con disabilità, nell’ambito della alternanza scuola lavoro (Pcto). Un virtuoso progetto di rete che ha unito tramite un protocollo d’intesa, su spinta del Comune di Pescara – Assessorato alle Politiche per la Disabilità – gli uffici preposti dell’Amministrazione con la Neuropsichiatria della Asl, il Sigad (Servizio Inclusione Sociale di Giovani Adulti con Disabilità Neuropsichica), la Camera di Commercio di Chieti-Pescara e, per quanto riguarda l’avvio della fase sperimentale, il Mibe (Istituto superiore Misticoni Bellisario).
Proprio per illustrare i contenuti e gli obiettivi di questo programma di orientamento finalizzato all’impiego di giovani con disabilità del triennio di scuola media superiore di 2° grado, si è svolto questa mattina, presso l’aula magna del plesso di via Luigi Einaudi, un incontro con insegnanti e famiglie promosso dall’assessore Nicoletta Di Nisio e da questa coordinato unitamente alla dirigente scolastica Raffaella Cocco. Gli strumenti individuati sono quelli del sistema di Alternanza scuola-lavoro. “Un lavoro di squadra di cui sono molto orgogliosa – ha esordito l’assessore Nicoletta Di Nisio – che riguarda un numero minimo di una decina di ragazzi diversamente abili ma che contiamo di implementare coinvolgendo anche altre scuole. I soggetti interessati dal progetto sono stati valutati dalla Neuropsichiatria della Asl in collaborazione con il Sigad e saranno impegnati per un totale di almeno 25 ore già nel corso di questo anno scolastico, altri saranno coinvolti da settembre. Per ora contiamo di iniziare a marzo, una volta che la Camera di commercio avrà pubblicato l’avviso e le imprese cosiddette “ospitanti” avranno dato la propria disponibilità. Voglio in particolare ringraziare la Camera di Commercio, il presidente Strever e il Segretario generale per il supporto fondamentale per la riuscita di questa iniziativa”.
Nicoletta Di Nisio ha poi rivolto un pensiero commosso ad Andrea Silvestrone, atleta e animatore del mondo paralimpico tragicamente scomparso, e con lui due dei suoi figli, in un grave incidente lungo l’autostrada A/14, ricordandone il profondo attaccamento alla famiglia e alla vita e ringraziandolo per i tanti consigli e suggerimenti riguardo al modo di supportare le persone diversamente abili.
Il sindaco Carlo Masci, intervenuto per un breve saluto, ha rimarcato come “un altro progetto di rete vede la luce grazie alle istituzioni del territorio, guardando direttamente a chi ha più bisogno di aiuto. Un supporto che si realizza grazie a una rete di solidarietà, con il Comune protagonista con gli operatori dei Servizi sociali che sono sempre molto attivi. È una di quelle iniziative che caratterizza il livello di civiltà di una città perché evidentemente i partner coinvolti parlano una sola lingua. Iniziative che funzionano spesso grazie a un sistema di associazioni che attraverso quella parola magica che è “sussidiarietà” ottiene risultati straordinari. Mi piace sottolineare come mi capiti di frequente di trovare ragazzi diversamente abili che svolgono attività lavorative con grande soddisfazione per loro e per i loro genitori. Quando c’è un problema legato alla disabilità o al disagio, quel problema non è infatti solo di una persona ma di tutte le persone che gravitano intorno a quella persona. Se questa condizione diventa un’opportunità, allora questo percorso diventa esemplare. Io cito sempre l’esempio dell’eco-spiaggia di Pescara dove non solo i frequentatori sono portatori di disabilità ma anche quelli che vi lavorano. Oggi aggiungiamo un altro tassello perché Pescara è una città generosa, che ascolta chi ha delle difficoltà”.
Ai lavori di questa mattina sono intervenuti anche Michele De Vita, Segretario generale della Camera di Commercio di Pescara, Gianluca De Santis, Responsabile della Digitalizzazione sviluppo delle imprese e orientamento lavoro presso lo stesso ente, il professor Renato Cerbo, Direttore del Dipartimento di Salute Mentale della Asl di Pescara, Chiara Rossi del Sigad e lo staff delle Politiche sociali del Comune di Pescara.
“Come scuola abbiamo subito colto questa occasione offertaci – ha detto la dirigente scolastica Raffaella Cocco – perché crediamo che il nostro percorso di studi necessariamente debba avere anche uno sbocco futuro in un’ottica all-care, vale a dire prendersi cura dell’alunno non solo durante gli anni liceali ma anche dopo per avvicinarlo al mondo del lavoro. In questo senso voglio rassicurare i genitori riguardo al fatto che l’impiego dei loro figli avverrà tenendo conto di quelle che sono le caratteristiche relazionali e i talenti del ragazzo o della ragazza, così come valutate dal Sigad, e quindi della compatibilità con l’attività che andrà a essere svolta. Sono davvero grata all’assessore Di Nisio e all’Amministrazione guidata dal sindaco Masci per la sensibilità verso queste tematiche alle quali qui al Mibe dedichiamo una particolare attenzione. Ringrazio anche gli altri partner del progetto, vale a dire la Camera di Commercio e la Asl, che con noi perseguono il traguardo del successo formativo dell’allievo”. Per Michele De Vita, segretario della Camera di Commercio Chieti-Pescara, si tratta “dell’affermazione di un modello virtuoso di collaborazione territoriale tra più soggetti istituzionali, condotto nell’interesse dei giovani. La Camera di Commercio infatti si occupa in particolare di servizi alle imprese ma da diversi anni è stata anche segnata da questa funzione di orientamento al lavoro rivolta sia ai ragazzi delle scuole superiori che dell’università, ai quali offriremo un contributo personalizzato per un concreto collegamento con le imprese. La Camera di commercio certamente metterà a disposizione le proprie risorse e le proprie competenze perché gli obiettivi condivisi possano essere raggiunti. È una prima esperienza che certamente affineremo negli anni successivi”.
Da parte sua il professor Renato Cerbo, Direttore dell’Unità operativa di Neuropsichiatra infantile di Pescara, ha concentrato le sue considerazioni “sul valore di un progetto che è sperimentale, e coinvolge quindi in questa prima fase un numero limitato di ragazzi con disabilità, ma che credo possa essere estensibile e adattato ad altre scuole. Mi auguro che questa visione non sia rivolta solo alla disabilità ma all’età giovanile in generale, tenuto conto che il 50% dei ragazzi che si iscrive all’università abbandona già al primo anno, a conferma del fatto che l’Italia è uno dei paesi con il più basso numero di laureati. Il sistema oggi non è adeguato a supportare l’accesso al mondo del lavoro, perché vi è una scarsa capacità di riconoscere, valutare e valorizzare competenze, interessi e motivazioni dei ragazzi, che necessitano di un accompagnamento. Per superare questo limite diventano fondamentali anche altri ruoli, oltre a quello del docente, come quello del neuropsichiatra infantile, dello psicologo, dell’assistente sociale. Ma anche e soprattutto dei genitori, perché questa valutazione va fatta insieme, soprattutto quando l’handicap non è solo fisico ma riguarda ad esempio i ragazzi con spettro autistico. Quando ci rivolgiamo a ragazzi con disabilità, dove questa carenza di conoscenza spesso determina limiti molto importanti, la valutazione non può che essere traversale a più figure per avere più soluzioni utili al superamento di pregiudizi e limiti culturali. Credo che non si possa più guardare a scopi di breve e medio termine ma si debba andare oltre; e questa iniziativa di Alternanza Scuola-lavoro può essere davvero molto importante”.