Attualità

Pescara, aumenti acqua: le critiche del centrosinistra e la replica di FdI

Condividi

A chi parla di assalto alle tasche dei cittadini FdI risponde che non si tratta di un capriccio del Comune ma di un provvedimento nazionale

PESCARA – Forti critiche dal Movimento 5 Stelle dopo quanto si è appreso dall’assemblea dei soci ACA, riguardo l’annunciato aumento delle bollette dell’acqua, insieme all’applicazione di un nuovo sistema tariffario, il TICSI (Testo Integrato Corrispettivi Servizi Idrici) che entrerà in vigore dal 2021 ma che ha già sollevato molte perplessità. “Quello che sta per andare in scena è un vero e proprio assalto alle tasche dei cittadini organizzato dall’ACA con il benestare della politica locale – commenta il vice capogruppo M5S Pescara Paolo Solaquesto è il quadro che emerge dall’assemblea dei soci ACA in cui, alla presenza dei Sindaci dei Comuni interessati, si è deciso di recuperare ben 16 milioni di euro di somme non riscosse negli anni 2018 e 2019, spalmandoli sulle bollette di tutti gli altri utenti. Una decisione del tutto irrazionale che la maggior parte dei Sindaci presenti all’assemblea, tra cui Carlo Masci, ha condiviso con il proprio voto favorevole. Un piano di rientro scellerato che fa solo gli interessi dell’ACA e condanna i cittadini onesti e rispettosi delle regole ad un salasso in un periodo di crisi come questo, che già di per sé ha messo in ginocchio le economie di molte famiglie”.

Com’è possibile che un’azienda partecipata riesca nell’impresa di accumulare in così poco tempo ben 16 milioni di mancati incassi? – prosegue il capogruppo M5S Pescara Erika Alessandrinie quali azioni concrete sono state messe in campo dall’ACA per provare a recuperare queste somme dagli utenti morosi? Troppo facile svegliarsi dopo 2 anni e scegliere di non assumersi nessuna responsabilità, decidendo di tappare i buchi del bilancio facendo pagare di nuovo chi l’acqua l’ha sempre pagata”. Scarsa anche la disponibilità dell’ACA, denunciata dai consiglieri pentastellati, nei confronti delle proposte avanzate in passato dalle associazioni di amministratori condominiali e di consumatori e utenti, riguardo piani di rientro più sostenibili a favore dei condomìni, spesso tra le utenze con maggiori arretrati, e riguardo la possibilità di consentire la sottoscrizione di contratti di utenza per singolo inquilino, in modo da consentire a chiunque, anche all’interno di fabbricati con tante utenze, di poter ricevere una propria bolletta e pagare direttamente per i propri consumi. La proposta, inoltre, è quella di istituire un Osservatorio ACA, una commissione permanente con rappresentanti delle associazioni di consumatori e rappresentanti politici, che possa vigilare sulla gestione contabile e amministrativa dell’azienda, con l’obiettivo di condividere per tempo e prevenire eventuali situazioni di criticità. Perplessità anche sul nuovo metodo di tariffazione che entrerà in vigore dal 2021 in applicazione di una delibera nazionale dell’ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) che, dall’analisi della documentazione da parte dei consiglieri M5S, prevede l’inserimento di un parametro che terrà conto del numero di componenti del nucleo familiare, rischiando così di danneggiare molte famiglie”.

Ma non quelle più numerose, come superficialmente denunciato da qualcuno – proseguono i consiglieri Erika Alessandrini, Paolo Sola e Massimo Di Renzo (nella foto)– bensì quelle fino a 3 componenti che ricadranno in una fascia di tariffazione più sconveniente, che tiene conto di un parametro di consumo di acqua pro capite di soli 50 litri al giorno. A questo c’è da aggiungere che, all’interno della quota fissa, comparirà anche un fantomatico fondo di morosità che saremo costretti a pagare indipendentemente dal fatto che una effettiva morosità ci sia oppure no. In altre parole i cittadini pagano sempre!”. Le bollette, inoltre, arriveranno già tarate su un nucleo familiare di 3 persone, e sarà poi onere dell’utente inviare all’ACA un’autocertificazione per comunicare eventuali differenze. Un altro onere a carico dei consumatori che complicherà ulteriormente la gestione delle utenze e dei pagamenti.

“Di tutto questo è la politica locale a doversi assumere responsabilità – concludono i consiglieri pentastellati – primo fra tutti il Sindaco Carlo Masci, che con il suo atteggiamento ha condiviso una gestione totalmente iniqua di un bene primario come l’acqua, e che in questo modo difende l’interesse di tutti tranne che dei cittadini. Fa poi sorridere, infatti, leggere sulla stampa le dichiarazioni di alcuni esponenti di maggioranza che si dicono pronti a scendere in piazza al fianco dei cittadini per protestare contro gli aumenti, quando per prima cosa dovrebbero rivolgere questa indignazione al Sindaco al fianco del quale siedono in Consiglio Comunale”

La risposta di Fratelli d’Italia

La consigliera di Fratelli d’Italia Zaira Zamparelli ha dichiarato che «Il consigliere del PD Francesco Pagnanelli pone continuamente domande sulla questione degli aumenti della bolletta dell’acqua dell’ACA, quando invece dovrebbe fornire lui le risposte. Dovrebbe infatti sapere che non si tratta di un capriccio iniquo da ricondurre chissà perché al Comune, come parrebbe voler far credere, ma di un provvedimento di portata nazionale, e quindi dovrebbe rivolgersi al Governo, peraltro a lui affine per militanza politica, che ha imposto questa forma di ripianamento. La TICSI doveva essere applicata da gennaio 2018 e quindi l’adeguamento andava operato sotto la precedente gestione. I ricavi servono peraltro a finanziare gli investimenti, che debbono essere attivati secondo priorità tecniche e non politiche. Nonostante le criticità ACA Spa è riuscita con impegno e lavoro a coprire oltre il 65% del debito concordatario, grazie anche ai ricavi conseguiti, a fare circa 13 milioni di investimenti, e ad approvare il bilancio entro il 29 luglio con 29 voti favorevoli sui 37 presenti (6 astenuti, 2 contrari). Le perdite da extra morosità, poi, stimate in un valore tra il 7 e l’8%, vanno ripianate in applicazione di regole stabilite a livello nazionale.

Sono sicura della buona fede del consigliere Pagnanelli, che quindi non sarà a conoscenza di come stanno le cose, e proprio per questa ragione sono certa che vorrà approfondire l’argomento riportandolo sui giusti binari. -ha concluso-  Far ricadere sui contribuenti onesti l’onere di ricoprire i buchi di bilancio aperti da disonesti e furbetti, stia pur tranquillo il consigliere Pagnanelli, non piace a nessuno e men che meno all’amministrazione, così come non può certamente piacere ai pescaresi che onorano con puntualità le bollette per la fornitura idrica. Ma far ricadere sul Comune una sorta di responsabilità morale sugli aumenti disposti dall’ACA non fa onore alla verità».

Pubblicato da
Marina Denegri

L'Opinionista © 2008 - 2024 - Abruzzonews supplemento a L'Opinionista Giornale Online
reg. tribunale Pescara n.08/2008 - iscrizione al ROC n°17982 - P.iva 01873660680
Informazione Abruzzo: chi siamo, contatta la Redazione, pubblicità, archivio notizie, privacy e policy cookie
SOCIAL: Facebook - Twitter