Lo afferma Fiorilli di Azione Politica Pescara , sottolineando che le gravissime problematiche di inquinamento ambientale, esistenti nella zona, richiedono inevitabilmente il passaggio di autobus di linea su tale arteria
“La verità è che siamo dinanzi a una presa in giro collettiva, un gioco delle parti, in cui da un lato la giunta Alessandrini finge di voler adottare tutte le iniziative utili a restituire vivibilità all’ambiente, come il potenziamento del trasporto pubblico sugli assi principali, ma poi concretamente fa tutt’altro, e quindi riapre al doppio senso di marcia corso Vittorio Emanuele e, ora, non autorizza il passaggio dei mezzi pubblici a metano sulla strada parco – ha affermato il Coordinatore Fiorilli -.
E le proteste di questo o quel Comitato cittadino di lotta fanno parte del gioco: quattro o dieci persone che si autodichiarano portavoce di migliaia di cittadini che però mai nessuno ha visto né tanto meno interpellato. E forti di questa autonomina inviano lettere, organizzano pseudomanifestazioni, lanciano strali e offese a destra e manca. Poi però la realtà è ben diversa: basta fare un giro quotidiano sulla strada parco per vedere chi realmente la abita, ovvero molti senzatetto accampati sulle panchine, o anziani in carrozzina o col bastone accompagnati dalle badanti per brevi passeggiate. Tutto questo nei giorni di bel tempo, mentre il peggio viene d’inverno, quando la strada parco è desolatamente deserta, fatto salvo qualche ciclista che la percorre sfidando il freddo.
Ciclisti che, beninteso, avrebbero comunque a disposizione una pista loro riservata che corre parallela all’asse filoviario, ma che giustamente, per comodità, a fronte del deserto, preferiscono approfittare della larga carreggiata per transitare. A questo punto riteniamo che la misura sia colma – ha proseguito Fiorilli -: quattro cittadini residenti sulla strada parco hanno trasformato in una battaglia ideologica un’opera pubblica, ovvero la costruzione della filovia, costata milioni di euro e pagata con fondi pubblici vincolati, ovvero fondi destinati a quell’intervento specifico, e non certo a trasformare l’ex tracciato ferroviario in un boulevard pedonale a vantaggio di pochi residenti. Poi si sono opposti al transito dei mezzi elettrici; ora, ultima trovata, annunciano la guerra contro il passaggio dei bus a metano progettato dal Manager di Tua Tonelli, nominato dall’attuale maggioranza di sinistra della Regione Abruzzo.
E a supportare questa follia è sceso in campo l’ex e neo-assessore Diodati secondo il quale i bus non potrebbero transitare sull’asse a causa delle barriere architettoniche, che significa chiudere al traffico tutte le strade di Pescara, dove non solo le auto private, ma neanche i bus, a questo punto, possono transitare. Chiaramente si tratta di una sciocchezza, un pretesto e allora delle due l’una: se la governance di Tua ha individuato nel transito sulla strada parco dei bus a metano la soluzione ottimale, seppur temporanea, per calmierare il traffico privato lungo l’asse Pescara-Montesilvano, il Comune di Pescara ha il dovere di aderire alla proposta, tenendo conto delle gravissime problematiche di inquinamento ambientale esistenti nella zona.
Se ci sono delle barriere architettoniche da cancellare, tale intervento può essere fatto senza alcun problema e in tempi rapidi. Se invece il sindaco Alessandrini – ha aggiunto Fiorilli – intende negare tale opportunità, allora si assumesse la responsabilità di esprimere chiaramente la propria contrarietà al progetto, una posizione che inevitabilmente determinerà conseguenze contabili e politico-amministrative. Ma certamente ora è scaduto il tempo delle prese in giro nei confronti dei pescaresi”.
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