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Pescara, avviate 8mila alienazioni per diritto di superficie

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PESCARA – Sarà venduto il diritto di superficie per 8mila unità abitative del Comune di Pescara. Si tratta degli alloggi realizzati su aree Peep e solo il riscatto di tali diritti darà la possibilità ai proprietari di procedere eventualmente anche alla vendita o al trasferimento a un erede dell’appartamento stesso. Per ogni cittadino di tratta di sostenere un esborso oscillante tra i 2mila e i 2mila 500 euro, dunque somme minime per ogni singolo utente, ma che per le casse comunali potrebbero tradursi in un incasso complessivo tra i 16 e i 20 milioni di euro, un’iniezione fresca di risorse per il capitolo degli investimenti.

L’assessore alle Finanze Eugenio Seccia, ufficializzando il provvedimento già partito, ha spiegato:

nei giorni scorsi sono già state recapitate le prime 600 lettere inviate dal Comune di Pescara a tutti i cittadini interessati, e nei prossimi dieci giorni verrà spedito un altro blocco di circa 800 lettere e in molti casi stanno già arrivando i primi contatti da parte dei cittadini interessati vista anche la convenienza della proposta e i vantaggi per gli stessi utenti. In sostanza l’amministrazione comunale di Pescara ha deciso di procedere con l’alienazione dei diritti di superficie conservati sugli alloggi realizzati all’interno delle aree ricomprese nei Piani di Edilizia economica popolare: in sostanza dieci o anche vent’anni fa il Comune cedeva le aree per la realizzazione di abitazioni, ma ne conservava il diritto di superficie. Il singolo cittadino acquistava la casa, ma non essendo titolare del diritto di superficie, doveva poi avviare la pratica di acquisto per poter procedere, ad esempio, alla vendita successiva dello stesso appartamento o anche al suo trasferimento a un erede. L’Ufficio Patrimonio del Comune ha effettuato una sorta di censimento di tali pratiche e abbiamo scoperto che a Pescara ci sono circa 8mila ‘casi’ aperti, ovvero 8mila potenziali alienazioni da eseguire a stretto giro e con una procedura semplice. Per ogni pratica il cittadino dovrebbe sborsare una somma pari a circa 2mila, massimo 2mila 500 euro, dunque una somma comunque esigua, che però per il Comune potrebbe tradursi in un’iniezione di denaro fresco per 16-20milioni di euro da riversare sul capitolo degli investimenti. A questo punto  conclusa la fase dell’accertamento, abbiamo deciso di rivolgerci direttamente ai cittadini interessati per verificare eventuali manifestazioni di interesse da parte dei singoli utenti che stanno ricevendo in questi giorni le lettere. Ben 600 quelle già recapitate, 800 quelle che partiranno lunedì prossimo 2 luglio.

Nella lettera, a firma dell’assessore al Patrimonio Seccia, si legge che ‘L’Assessorato al Patrimonio rappresenta che è intenzione dell’Amministrazione procedere alla alienazione del diritto di superficie in capo agli attuali detentori al fine di trasformarlo in diritto di piena proprietà. Finalmente, attraverso questa alienazione del diritto di superficie, ogni singolo utente diverrà proprietario anche delle superfici e potrà decidere, eventualmente, di trasferire il proprio appartamento a un discendente o addirittura ad alienarlo a terzi senza vincoli di sorta. A tal fine si è provveduto a interessare il Consiglio Notarile dei Distretti Riuniti di Teramo e Pescara sull’opportunità di uniformare, tra i vari Notai Roganti, gli onorari e le competenze oltre la possibilità di scontare ulteriormente la prestazione professionale per atti con la partecipazione di più acquirenti. E’ intendimento della nostra Amministrazione agevolare la procedura di riscatto, mettendo a disposizione di ogni cittadino interessato il nostro staff tecnico per fornire chiarimenti e informazioni’.

Ha proseguito Seccia:

va infatti ricordato che l’amministrazione comunale di Pescara  ha anche aperto un dialogo con il Consiglio Notarile per ottenere una riduzione sui costi di stipula degli atti a vantaggio dei cittadini che devono sopportare tale spesa, proprio per incentivare quanto più possibile le alienazioni. Le prime 600 lettere spedite riguardano tutto il quartiere di Colle Breccia; le 800 che partiranno lunedì interessano invece San Donato-Fontanelle e mano a mano arriveremo a coprire tutta la città. Ovviamente l’Ufficio Patrimonio individua i nominativi cui indirizzare le lettere dalla banca dati del Catasto per cui in alcuni casi potrà capitare che moglie e marito, comproprietari di un appartamento, ricevano entrambi una lettera. In questo caso ci scusiamo del disguido, ma il nucleo familiare, titolare ovviamente di un’unica pratica, potrà tenere conto di un’unica lettera.

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