Pescara, avviati provvedimenti disciplinari per ‘caso’ Stadio ‘Cornacchia’

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PESCARA – Il  sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia, nel corso della conferenza stampa convocata  nella tarda mattinata di ieri ,  ha annunciato l’avvio dei procedimenti disciplinari a carico del vigile urbano che,sabato scorso,  durante lo svolgimento della partita Pescara-Livorno, era alla guida dell’auto di servizio che ha ostruito l’accesso di sicurezza dello Stadio ‘Cornacchia’.  Tale agente di Polizia municipale si è assunto le proprie responsabilità  nella relazione stilata sull’accaduto che  il sindaco ha ricevuto ieri mattina  e nella quale ha raccontato come si sono svolti i fatti. Nei suoi confronti la Commissione Disciplinare del Comune ha già avviato un procedimento, ipotizzando una sospensione dal servizio dagli 11 giorni ai 6 mesi sino al licenziamento, e il Presidente della Commissione, il Direttore generale Stefano Ilari, ha già fissato per il prossimo 7 maggio il contraddittorio con il graduato che, nel frattempo, ha ufficializzato la propria astensione dal servizio.

Ha spiegato il sindaco:

si è assunto le proprie responsabilità nella relazione di servizio redatta il 15 aprile e giunta nelle mie mani e nel documento il graduato ha anche raccontato di aver lasciato l’auto in quella posizione perché il piazzale era occupato da molte altre auto di servizio delle Forze dell’Ordine. Il graduato, un uomo che indossa con molta dignità e rigore la divisa, guidava personalmente l’auto e in quel giorno aveva il compito di raggiungere la sede operativa del Gos al secondo piano dello Stadio, nel punto più alto dell’impianto, e ricordiamo che il Gos presiede alla vigilanza e alla sicurezza dello Stadio. Il graduato stava svolgendo adempimenti per l’incontro in corso e stava lavorando per organizzare la partita prevista l’indomani, quella del Giulianova, dunque non è vero che stava in Tribuna a guardare la partita, ma stava lavorando. E’ evidente che quando ha percepito la gravità dei fatti in campo, ha subito cercato di raggiungere il piazzale: l’ascensore era occupato, le gradinate erano intralciate dal pubblico ed è arrivato pochi istanti dopo che era stato rotto il finestrino per la rimozione dell’auto. E’ chiara la responsabilità dell’agente e l’amministrazione comunale ha già annunciato un atteggiamento di fermezza perché è giusto che chi sbaglia paghi, se lo aspetta Pescara, se l’aspetta l’Abruzzo e se l’aspetta l’Italia intera e la leggerezza è stata imperdonabile. Per tale ragione  abbiamo avviato un procedimento disciplinare che è amministrativo, ossia non è in capo all’esecutivo, ma dell’ordine Dirigenziale. Si è costituito il Collegio disciplinare, presieduto dal livello apicale dell’Ente pubblico, ossia il Direttore generale Ilari, con il Dirigente della Polizia municipale Carlo Maggitti e il Dirigente al Personale Gabriella Pollio. Il Direttore generale ha già avviato le procedure per ‘la violazione dei doveri comportamentali prevista dall’articolo 18, 1° comma, lettera i del Regolamento di Disciplina dell’Ente’ e ciò porterà a un contraddittorio fissato per il prossimo 7 maggio. Il tempo intercorrente da oggi al 7 maggio è necessario per effettuare le opportune valutazioni, considerando che siamo dinanzi a una situazione in divenire, dunque fermo restando l’atteggiamento censurabile dell’aver parcheggiato l’auto in modo errato, siamo comunque in attesa dei risultati dell’esame autoptico sul corpo del povero Morosini. Il procedimento disciplinare avviato prevede la sospensione dal servizio da 11 giorni sino a 6 mesi; se poi dovessero emergere profili diversi, che per ora mi sembrano però già scongiurati dalle prime dichiarazioni del Sostituto Procuratore, ma comunque se dovesse emergere un nesso di causalità tra l’auto della Polizia municipale e un ritardo nei soccorsi, allora si potrebbe arrivare sino al licenziamento. Nel frattempo la persona interessata ha già comunicato la propria astensione dal servizio, una sorta di autosospensione, fino alle determinazioni del prossimo 7 maggio e in attesa che si definiscano anche gli aspetti penali. Noi rinnoviamo la nostra massima disponibilità a collaborare con la Magistratura per fornire i primi documenti, la relazione, e il Direttore Ilari ha già preso contatti con l’Autorità Inquirente per fornire i chiarimenti necessari e utili alla vicenda. I contenuti del ‘caso’ vanno ancora delineati, se dovesse emergere che i soccorsi sono stati tempestivi come credo, e che a Morosini è stata fornita l’assistenza necessaria, non possiamo aggravare il peso della responsabilità su chi, comunque, sta vivendo questo momento in modo drammatico, parliamo di un giovane, che ha due bambini piccoli, un padre di famiglia, un uomo delle Istituzioni. In questi giorni ho assistito ad atteggiamenti poco piacevoli, ho anche ricevuto mail sopra le righe, mentre l’appello odierno è anche quello di recuperare la credibilità per i 160 agenti del nostro Corpo della Polizia municipale che non può essere criminalizzato perché parliamo di persone che lavorano ogni giorno con serietà e correttezza. Personalmente non ho avuto modo di parlare con il graduato, mi riprometto di farlo quando sarà nelle condizioni migliori, anche in un luogo riservato per farmi un’idea personale. Io sono convinto che si sia trattato di una leggerezza, di una superficialità, perché conosco il graduato ed è una delle persone che indossa con grande dignità la divisa e che sabato stava lavorando. Sicuramente dopo quanto accaduto ho sentito il Prefetto e a breve ci sarà una riunione, alla presenza anche dei responsabili del Gos, per fare il punto circa l’organizzazione dei servizi prima, durante e dopo le partite di calcio e per capire cosa sabato non ha funzionato. Sicuramente c’è stata una catena di superficialità da parte di vari soggetti.

 

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