Il Consigliere Regionale M5S Barbara Stella chiede di istituire il divieto di balneazione permanente;l’Assessore Nicoletta Di Nisio ricorda che vengono effettuati dagli enti deputati controlli cadenzati e annuncia un Tavolo Tecnico
PESCARA- Sulle condizioni in cui versano le acque del mare all’altezza di Via Leopardi a Pescara riportiamo gli interventi del Consigliere Regionale M5S Barbara Stella e dell’Assessore del Comune di Pescara,Nicoletta Di Nisio.
Stella sottolinea che la situazione è tutt’altro che incoraggiante in quanto le ultime analisi del 22 luglio confermano la scarsa qualità delle acque e sollecita la Regione perché dia risposte concrete ai cittadini
Afferma Stella: “I dati oltre il limite di legge, rilevati sia in data 17 luglio che nelle ultime analisi del 22 luglio, confermano quanto il problema della scarsa qualità dell’acqua, nella porzione situata all’altezza di Via Leopardi, sia reale e concreto. Il divieto di balneazione rimane e deve essere permanente per tutta la stagione. La Giunta ora non ha più alibi, deve smettere di tergiversare e dare risposte concrete a tutela della salute dei cittadini”.
“Per questo-prosegue- depositerò un’interpellanza urgente affinché il governo regionale di centro destra spieghi agli abruzzesi, una volta per tutte, cosa hanno realmente intenzione di fare per salvaguardare il nostro mare. Finalmente avremo l’occasione di ascoltare cosa vuole fare l’Assessore Febbo, che aveva annunciato che a tre analisi buone consecutive avrebbe riaperto la balneabilità. Ma oggi che addirittura abbiamo due analisi consecutive negative, che vanno a confermare l’insalubrità del tratto di costa, cosa intende fare? Chiediamo che l’assessore entri nel merito delle cose invece di nascondersi dietro a false accuse di allarmismo ingiustificato. I dati dell’Arta confermano la bontà dell’azione che portiamo avanti da mesi, insieme ai consiglieri comunali di Pescara e alla Deputata Daniela Torto. Sono mesi, infatti, che sosteniamo che con la salute dei cittadini non si può fare il gioco delle tre carte, cambiare nome al punto di prelevamento non ha migliorato la qualità delle acque.
“Questa stagione balneare per il tratto di acqua di Via Leopardi – conclude Stella – è di fatto compromessa a causa dei rilevamenti fin qui fatti. Ora il dovere della Giunta, da qui ai prossimi mesi, è quello di promuovere azioni concrete per salvare le stagioni future e per garantire alla nostra Regione, e agli imprenditori che lavorano ogni giorno nel settore del turismo promuovendo le bellezze dell’Abruzzo, un numero sempre maggiore di arrivi. Finora abbiamo visto solo qualche stratagemma burocratico, nella peggiore delle tradizioni di un’Italia che non ci piace. Chi governa una regione non deve essere furbo ma deve essere bravo, il tempo da perdere è finito”.
“E’ dovere delle istituzioni dare corrette informazioni ai cittadini, soprattutto se a rischio c’è la salute dei bambini. Proprio per questo ritengo imbarazzante e ingiustificabile l’atteggiamento con cui l’assessore Febbo sta affrontando il problema della balneabilità a Pescara” aggiunge la Deputata del M5S Daniela Torto. “Non è il presunto allarmismo ad essere dannoso per il turismo, bensì la poca credibilità dei rappresentanti delle istituzioni che affermano che non ci sono problemi sulla qualità delle acque per poi essere smentiti puntualmente.”
L’Assessore Nicoletta Di Nisio sulle richieste di istituire il divieto di balneazione permanente replica:
Vengono riportate dalla stampa dichiarazioni ed iniziative che tendono a voler far dichiarare un tratto di mare, nelle vicinanze della “Madonnina”, non balneabile in modo permanente.
Debbo innanzitutto rilevare che per quanto riguarda la balneabilità sono attivi controlli permanenti e cadenzati che vengono svolti da enti a tale scopo deputati.
Esiste, inoltre, tutta una procedura sia per far emettere una Ordinanza di non balneabilità che di ripristino della stessa.
Ho motivo di ritenere che tutti stanno ben operando per il controllo della salubrità delle acque di balneazione e sono altrettanto certa che, nella ipotesi che vi siano zone che non siano sicure saranno, così come prevede la legge, interdette.
Ma proprio per svolgere un ruolo di controllo e salvaguardia sia della salute dei cittadini che a tutela delle attività commerciali che operano sulla spiaggia, anticipo che all’inizio della prossima settimana convocherò un “tavolo tecnico” con ARTA Abruzzo (Agenzia Regionale per la Tutela dell’Ambiente) e ASL di Pescara, Dipartimento Prevenzione e Igiene Ambientale.
Sarà immediatamente dopo, in base a quanto mi sarà relazionato, coinvolgere l’Assessore regionale Mauro Febo per poter – in ogni caso – aprire una serie di iniziative che portino a migliorare la qualità delle acque.
Come si può facilmente comprendere valori inquinanti eventualmente riscontrati nel mare nel tratto di spiaggia vicino alla foce del fiume sono dovuti a “problematiche” che partono da lontano e che coinvolgono tutti i territori ed i comuni che sono sul percorso che il fiume Pescara compie.
Andare quindi a potenziare e/o a realizzare depuratori; vigilare per contrastare gli sversamenti abusivi; attivare politiche di salvaguardia delle acque è un percorso che deve vedere coinvolti più soggetti. Sarà questo il compito che andrò a sollecitare che la regione compia.