“Puntuale come un orologio e mentre la Regione sta per inviare l’autorizzazione alla rimozione del divieto temporaneo di balneazione su via Balilla, arriva l’allarme dell’associazione Pescara Mi Piace che, senza alcuna competenza e cognizione, mette in discussione l’operato di enti tecnici riconosciuti ed una realtà che è completamente diversa da quella descritta.
E’ davvero difficile capire perché un ex vicesindaco e un ex consigliere comunale, che dovrebbero avere a cuore le sorti dell’economia cittadina, si facciano promotori di questa attività così distruttiva nei confronti della stessa città che dicono di amare.
Di certo l’unica cosa che “inquina” di quest’ultima vicenda sono le bugie ed il veleno gettato su un comparto che è storico e che sta facendo di tutto per riprendersi, lavorando insieme a tutti i soggetti competenti e riconosciuti che possono risolvere il problema, agendo concretamente come non è mai accaduto fino ad oggi sul sistema della depurazione e sul disinquinamento del fiume.
E’ un sistema vecchio quello di seminare paure non avendo nient’altro da raccontare sulle soluzioni, che forse serve ad ottenere davanti alle telecamere una visibilità politica persa, ma a quale prezzo per la comunità?
La realtà dice cose diverse, le acque del litorale sono ad oggi quasi tutte balneabili e questo allarme lanciato è destinato ad essere l’ennesimo flop per l’associazione, che dopo i numeri sparati a caso sull’oxistrong, ora ulula notizie false e fuori dal mondo su sversamenti e sfiori, condanne e complotti che non riescono più nemmeno a disorientare la gente.
Affermazioni che producono un procurato allarme nella comunità, contro cui la categoria intende difendersi per vie legali; vogliamo essere risarciti dai danni provocati dalle bugie che minano il lavoro e la dignità di un comparto turistico balneare cittadino che deve andare avanti e non può avere ogni mattina il terrore di leggere sul giornale assurdità che tengono la gente lontana dal mare senza una ragione!
Pensare che avvelenare l’estate cittadina senza una ragione significhi fare politica a vantaggio della città, è difficile almeno quanto credere all’ennesimo allarme lanciato dall’associazione di Foschi e Fiorilli”.
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