Pescara

Pescara, bando per servizio di soccorso: riunione Commissione comunale

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12 Organizzazioni di volontariato  contestano le procedure di gara per l’affidamento del servizio di soccorso.La Commissione comunale Controllo e Garanzia invierà una lettera al Direttore generale della Asl Armando Mancini chiedendone la sospensione 

PESCARA – La Commissione comunale Controllo e Garanzia,che  si è riunita oggi per discutere della problematica relativa al bando per servizio di soccorso, invierà una lettera al Direttore generale della Asl Armando Mancini chiedendo di sospendere le procedure di gara per l’affidamento di tale  servizio contestato da 12 Organizzazioni di volontariato e di soccorso in emergenza o meno, e di convocare un incontro congiunto, da svolgere direttamente in ospedale, con le stesse Organizzazioni per discutere insieme delle criticità del bando e individuare le ipotesi migliorative nell’interesse esclusivo dell’utenza . Inoltre nel corso della prossima seduta del Consiglio comunale verrà presentato un ordine del giorno urgente, sottoscritto da maggioranza e opposizione, per chiedere al Manager di rivedere l’avviso pubblico.

Le associazioni che hanno sottoscritto e presentato le Osservazioni all’avviso pubblico, ossia la Misericordia di Pescara, la Croce Rossa di Pescara, di Penne, Spoltore e Cepagatti, di Bussi Soccorso, della Misericordia di Scafa e di Alanno, Manoppello Soccorso, il Corpo Protezione Civile Montesilvano Onlus, Asso Onlus e Croce Verde Onlus hanno preso parte al vertice in Comune.

“In Commissione – ha spiegato il Governatore della Misericordia Berardino Fiorilli – abbiamo esposto le criticità dell’avviso pubblico, che pure poteva rappresentare una boccata d’ossigeno per quelle Organizzazioni di volontariato che anche da dieci o vent’anni si prodigano nel garantire la propria presenza nei servizi di emergenza o meno, peraltro con i rimborsi delle tariffe ferme al 2010 e convenzioni scadute nel 2012, dunque convenzioni che noi per primi vogliamo vengano rinnovate.

Tuttavia non possiamo accettare i termini di quel bando che, in primo luogo, ha inserito tariffe dei rimborsi che sono state addirittura ulteriormente ridotte di ben oltre il 40 per cento rispetto a quelle attualmente applicate. Tariffe, dunque, inaccettabili che impediscono alle nostre Organizzazioni di sostenere i costi ordinari del servizio, e dobbiamo denunciarlo per rispetto della legge, dei circa 2mila volontari che rappresentiamo e della collettività.

Ora, è vero che quelle tariffe sono previste in un Decreto della Regione Abruzzo del 2010, ma quello è un decreto che, non a caso, è rimasto dal 2010 inattuato, quelle tariffe non sono mai state applicate. In più proprio con la Regione abbiamo avuto un’interlocuzione e la stessa si è impegnata a rivedere quelle tariffe. Per questo abbiamo chiesto alla Asl un riallineamento dei tempi affinchè la Asl faccia le procedure di rinnovo delle convenzioni, ma che le faccia con le tariffe nuove che la Regione predisporrà, del resto abbiamo atteso 8 anni noi Organizzazioni per il rinnovo delle convenzioni, non crediamo che la Asl non possa attendere 3 o 4 mesi. Peraltro l’applicazione di quelle tariffe rischiano di favorire in modo concreto il lavoro nero con un decadimento qualitativo del servizio reso che, non va dimenticato, è destinato a un’utenza fragile, ovvero persone affette da una patologia comunque seria, quindi bisognose di un surplus di assistenza e tutela.

Ma non è finita, perché quel bando prevede anche un criterio inerente l’assegnazione delle postazioni che per noi Associazioni è inaccettabile, ovvero il sorteggio, ossia se la Asl dovesse ricevere due o più candidature per il servizio d’emergenza per una stessa postazione con il relativo servizio di dialisi e trasporto, l’Azienda sanitaria assegnerà quella postazione estraendo a sorte tra i vari candidati. Ciò significa che magari alcune Associazioni di 10 persone, iscritte all’Albo regionale da due anni, parteciperanno al bando e potrebbero aggiudicarsi una postazione per gestire il servizio del trasporto senza però avere l’esperienza, le capacità, il background di chi ha effettuato lo stesso servizio anche per vent’anni, a discapito degli utenti, e parliamo di associazioni storiche che investono ogni anno per il rinnovo dei mezzi, delle attrezzature, delle autoambulanze, che vanno cambiate almeno ogni 3 anni, e nella formazione del personale.

In realtà il sorteggio in tali situazioni si può anche prevedere, ma solo dopo aver fatto una prima selezione tra le associazioni concorrenti verificando il possesso dei requisiti necessari. A quel punto, se restassero in gara due Associazioni di pari livello, è ammissibile il criterio dell’estrazione a sorte quale strumento di imparzialità. Ora, mentre siamo riusciti ad aprire un dialogo con la Regione per la revisione delle tariffe, non abbiamo avuto risposta dalla Asl, cui abbiamo chiesto di fermare la procedura dell’avviso pubblico, scaduto lo scorso 10 maggio e al quale, peraltro, abbiamo anche dovuto partecipare per non rischiare di restare fuori, e di sederci a un tavolo per studiare le soluzioni. Il risultato è stato, intanto, che ciascuna organizzazione ha già presentato domanda anche per due o tre postazioni andando a sovrapporci l’una con l’altra”.

“Oggi noi chiediamo l’intervento dell’amministrazione comunale proprio per manifestare alla Asl che le tariffe previste nel bando hanno superato il limite minimo di sostenibilità – ha aggiunto il Presidente della Croce Rossa di Pescara Fabio Nieddu – e che i criteri utilizzati nell’avviso non garantiscono più l’interesse pubblico. La logica avrebbe voluto che, proprio nel bando, venisse previsto il numero minimo di almeno 50 volontari per le Associazioni che intendevano prendere parte alla gara, e soprattutto che venisse certificata la preparazione del personale impiegato per fare emergenza”.

“La Commissione – ha aggiunto il Governatore Fiorilli – ha compreso le ragioni delle 12 Organizzazioni di volontariato che hanno sottoscritto le osservazioni e che, complessivamente, rappresentano il 90 per cento del servizio d’emergenza sul territorio e, accogliendo le proposte dei consiglieri Vincenzo D’Incecco, Carlo Masci e Leila Kechoud, hanno deciso di inviare una lettera, con allegato il verbale della riunione odierna, al manager Mancini, per chiedergli di sospendere la procedura di apertura delle buste per il vaglio delle offerte, a oggi non ancora convocata, per sederci tutti attorno a un tavolo, nel corso di una riunione da tenere nella sede della Asl, e rivedere il bando.

Nel frattempo verrà predisposto un ordine del giorno urgente da portare in Consiglio comunale la prossima settimana per chiedere la revisione delle tariffe dei rimborsi, oggi insostenibili per tutte le Associazioni, e di rivedere i criteri di assegnazione delle postazioni, sostituendo il sorteggio con la valutazione dell’efficienza, della qualità, e della storicità e, nel caso, reintroducendo l’estrazione solo dopo la verifica dei requisiti e nel caso di più offerte da parte di Organizzazioni di pari livello esperienziale e professionale. Ora attendiamo la convocazione della Asl e del manager Armando Mancini”.

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