Pescara-Bari 0-0: pari giusto ma rigore negato a Melchiorri

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Gara bloccata e con poche emozioni, nella ripresa Fabbri non punisce un intervento falloso di Contini

PESCARA – Pareggio a reti bianche tra Pescara e Bari al termine di una partita tanto combattuta quanto avara di emozioni. Delfino apprezzabile sotto il punto di vista dell’impegno, meno sotto quello della precisione nella gestione del pallone cosa che è riuscita meglio alla squadra pugliese, che soprattutto nella ripresa ha provato di più a fare la partita. Pareggio sostanzialmente giusto per quanto visto in campo con Baroni, che nel finale si cautela abbassando il baricentro del gioco. Resta tuttavia il rammarico per il rigore non concesso al 10′ della ripresa quando Contini stende Melchiorri in area, ma nè l’arbitro nè il guardalinee segnalano l’intervento.

COSÍ IN CAMPO – Baroni deve fare a meno di Gessa, Politano e Zampano per squalifica e conferma tra i pali Fiorillo. Difesa con Pucino e Rossi esterni e Salomon-Zuparic coppia centrale; a centrocampo la novità è Pasquato ala con Bjarnason mentre in mezzo troviamo Memushaj e Brugman; in avanti la coppia Melchiorri-Sansovini. La risposta della squadra di Nicola con il 4-3-3: Sabelli, Rinaudo, Contini e Calderoni davanti a Guarna; sulla linea mediana Schiattaarella, Romizi e Bellomo mentre di punta troviamo Galano, Caputo e Boateng.

PROMETTENTE AVVIO DELFINO – Buon approccio alla partita dei ragazzi di Baroni, che partono con il piglio giusto e che con Bjarnason provano a perforare l’attenta retroguardia barese. Al 2′ conclusione da fuori area di Memushaj con palla, che termina a lato di un paio di metri. Quattro minuti dopo lo stesso giocatore albanese, sugli sviluppi di una punizione dalla trequarti campo in area, spalle alla porta in rovesciata colpisce alto sopra la traversa. Al 10′ punizione dal limite in posizione centrale per il Pescara, ma Pasquato alza troppo la mira.

CAPUTO FA TREMARE LA DIFESA BIANCAZZURRA – Dopo una buon predominio territoriale della squadra abruzzese nella prima parte di gioco è il Bari a iniziare a macinare gioco e far correre le maglie biancazzurre. Precise geometrie a centrocampo e un Caputo ispirato hanno fatto la differenza. Al 35′ qualche momento di apprensione in area biancazzurra con Caputo, che ha due buone chance per il diagonale in area, ma viene chiuso dalla difesa avversaria. Nell’occasione proteste dei giocatori baresi, che contestano un tocco di mano di Zuparic in area, ma il giocatore aveva le braccia attaccate al corpo. Due minuti dopo ancora la punta centrale ospite con una conclusione a giro in area, che si spegne di poco a lato alla destra di Fiorillo. Dall’altra parte al 38′ bello spunto sulla destra di Melchiorri, che si beve il suo marcatore, ma il suo cross in area non trova nessuna maglia biancazzurra pronta a ribadire in rete. Un minuto dopo Fiorillo si esibisce in un elegante quanto provvidenziale dribbling al limite dell’area del portiere del Pescara, che evita guai allontanando la sfera.

GALANO BUON AVVIO, BARONI SI CAUTELA – Al 3′ conclusione dai 30 metri di Galano da posizione centrale e nessun problema per Fiorillo, che blocca a terra. Passano quattro minuti e ancora il giocatore barese converge al centro area e di sinistro calcia con palla, che passa vicino alla traversa. Episodio da moviola al 10′ minuto: proteste dei giocatori biancazzurri per un intervento plateale di Contini su Melchiorri, che lo dribbla secco ma Fabbri lascia correre. Al 17′ prima mossa di Baroni, che toglie Pasquato per Caprari. Qualche piccola variazione tattica con Melchiorri, che arretra la sua posizione di partenza passando così ad un 4-4-1-1. Dall’altra parte Nicola inserisce De Luca per Boateng. Problemi muscolari per Calderoli, che deve abbandonare il terreno di gioco, al suo posto Defendi.

CHANCE PER BJARNASON, ATTENTO GUARNA – Finale di sofferenza per il Pescara, che con il passare dei minuti abbassa il proprio baricentro di gioco favorendo l’ordinata manovra della squadra pugliese. Ultimo cambio ordinato da Nicola con Ebagua per Caputo. Dall’altra parte esce uno stanco Sansovini per Pettinari. Al 41′ break del Pescara, che dopo uno spunto di Bjarnason per Caprari si vede carambolare la sfera sul fondo. Due minuti dopo bella intuizione di Pettinari per Bjarnason, che in area da posizione molto defilata impegna severamente Guarna e qualche istante dopo ci prova da fuori area Caprari con una conclusione telefonata per il portiere avversario che blocca a terra.

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