Parlano Baroni e Nicola
PESCARA – Al termine dell’atteso incontro di serie B, terminato a reti inviolate, che ha visto affrontarsi Pescara e Bari, i due tecnici hanno analizzato l’andamento dell’incontro.
Marco Baroni (allenatore Pescara): “Il rigore? Quando un difensore entra in area a 200 all’ora, è difficile dare la simulazione. Dispiace perché comunque era una partita difficile, lo sapevamo, occorreva un episodio. Sicuramente devo dire che siamo partiti molto bene, poi abbiamo trovato qualche difficoltà, abbiamo cercato di rimetterci a posto per cercare di avere un po’ di palleggio, ma tante volte siamo stati un po’ frettolosi per cercare di trovare le punte. È stata una partita equilibrata, giocata in maniera intensa dalle due squadre, dove prevale l’episodio. Devo dire che noi siamo partiti forte, abbiamo cercato di tenere il ritmo alto; è chiaro che poi come abbassi il ritmo vai in difficoltà perché il Bari ha un organico importante in tutti i reparti.
È diventata lì una partita un po’ contratta perché le due squadre volevano vincerla però volevano anche non perderla. Ci sta nel vedere una gara del genere in cui la giocata del singolo può spostare i valori. Abbiamo cercato di fare gioco, abbiamo creato delle occasioni da gol, poi ci sono partite come queste in cui ci sono giocatori non al meglio, si è costretti a cambiare schema di gioco perché mancava tutta la catena di destra. Però penso che la squadra abbia fatto di tutto per vincere la gara, ma è stata una di quelle partite in cui non trovava la stoccata giusta. Se fa il gol una delle due squadre poi magari la partita prende un’altra piega”.
Davide Nicola (allenatore Bari): “Sicuramente è stata una partita molto tattica. Per quanto riguarda gli allenatori la partita perfetta è quella che termina 0-0, ma ovviamente il pubblico sugli spalti vuole vedere i gol. Cerco di fare tanto turn over per fare in modo che la squadra si senta tutta partecipe, poi le scelte le fa il campo, gioca chi risulta decisivo. Ci siamo posti l’obiettivo di cambiare l’atteggiamento del primo tempo della partita con l’Avellino. I primi 20’ secondo me sono stati il frutto di una contrazione generale, dove loro erano un po’ più fisici di noi, quindi abbiamo dovuto supportare dei duelli sulle palle inattive a nostro svantaggio.
Però poi secondo me rispetto alla partita con l’Avellino abbiamo mostrato più coraggio e più voglia di fare la partita e secondo me ci siamo riusciti anche per lunghi tratti. La qualità del Pescara non la scopro io, a me piace poco parlare dell’avversario, però secondo me è tra le prima quattro squadre per la qualità del campionato, ma per arrivare tra le prime quattro ci vogliono anche altre componenti. Queste partite di solito o le vinciamo o le perdiamo, capire che se non si può vincere si deve cercare di non perdere secondo me sotto questo aspetto abbiamo fatto un passo in avanti. È vero che non ci siamo avvicinati al Pescara in classifica ma non ci siamo neanche allontanati, quindi nelle ultime dieci partite dobbiamo cercare di capitalizzare il più possibile questo pareggio. Il nostro obiettivo è quello di raggiungere l’obiettivo più alto possibile, io ho parlato molto con i miei giocatori per trasmettere questo tipo di atteggiamento mentale ambizioso, com’è giusto che sia. Prima di pensare ai play off bisogna porsi degli obiettivi intermedi per evitare di guardare troppo in là senza pensare a quello che si sta facendo adesso. Dobbiamo pensare di partita in partita pensando all’importanza di ogni singola gara”.
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