Gara sottotono, ora la sosta per ricaricare le pile e lavorare. Il presidente Di Censo: “deluso e arrabbiato per questo arbitraggio”
PESCARA – Brutta partita del Pescara Basket che incassa il secondo ko consecutivo, questa volta contro il Mosciano. Si tratta di una sconfitta che deve far riflettere al di là del risultato. I ragazzi, infatti, hanno pagato un atteggiamento molle e senza nerbo che ha permesso agli ospiti di fare il bello e il cattivo tempo.
La gara è stata contrassegnata da un inizio di match imbarazzante. Dopo 7 minuti di gioco il parziale recitava 1-7 per gli ospiti. Troppi gli errori di Capitanelli e compagni che non riuscivano ad arginare il veloce giropalla di Mosciano. Guidati da un Scafidi superbo, la squadra ospite si portava sul 14-3. Il Pescara assomigliava tanto ad una squadra assemblata in fretta e furia dieci minuti prima del match: non vi era la minima intesa e la difesa faceva acqua da tutte le parti. Alla fine erano 9 i punti totali nel primo quarto, ma ben 24 quelli di Mosciano. Un -15 che rendeva l’idea di assistere ad un’autentica Caporetto.
Il secondo quarto non mutava le sorti del match. Mosciano allungava fino al 32-9 prima che Saprykinas e Adonide, con 6 punti complessivi interrompessero il dominio ospite. Si trattava, però di un fuoco di paglia. La squadra veniva a mancare dei suoi giocatori cardine, come Capitanelli e Kuntic e il gioco latitava. Così si andava all’intervallo lungo sul 41-23.
Il terzo quarto vedeva un Pescara che, evidentemente sconcio di quanto non fatto nei primi due parziali, provava a rialzare la testa. Fasciocco, Capitanelli e Saprykinas provano a dare la scossa. Quella vera, però, arriva dopo la metà del terzo periodo ed è un vero elettroshock. Coach Fabbri viene espulso dopo alcune decisioni arbitrali controverse.A questo punto, con l’assistant coach Di Nicola a guidare i ragazzi, arriva quella reazione di “pancia” a lungo attesa. Saprykinas, Fasciocco e Nardi provano a rimettere in carreggiata la squadra, sospinta da un pubblico fantastico che inizia ad incitare i suoi beniamini con forza. Il terzo quarto si chiude sul 38-55. E’ il preludio a ciò che accadrà nell’ultimo periodo.
L’ultimo quarto è una battaglia all’arma bianca. Il Pescara è carico a pallettoni, il pubblico incita a gran voce i suoi beniamini e la squadra è galvanizza. Comincia la vera partita. Kuntic, Capitanelli e Saprykinas, quest’ultimo con cinque liberi di fila, sospingono i biancazzurri. La squadra a due minuti e mezzo dalla fine, riesce ad arrivare a -4. Qui, però, vengono fuori i difetti. Troppi gli errori in fase conclusiva. Così, invece di risalire, Mosciano piazza un altro allungo (+8). Lì la gara si può dire finita. Gli ultimi canestri di Nardi servono solo a rendere meno pesante il punteggio. Rimane il rammarico e la rabbia per ciò che poteva essere e non è stato.
A fine gara, il coach Fabbri ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: “Stiamo attraversando un brutto momento. Stiamo giocando con poco cuore in questo momento. Finchè abbiamo questa poca voglia sarà difficile fare risultato. Sono stati commessi errori inammissibili. Una squadra come la nostra non può fare prestazioni simili. Abbiamo avuto anche la possibilità di ribaltarla quando ci siamo trovati a -4,ma abbiamo sbagliato ancora in modo clamoroso. Sono molto deluso”.
Anche l’assistant coach Di Nicola, che ha guidato la squadra nel finale, è deluso: “Sono dispiaciuto perchè l’ultimo quarto ha dimostrato che potevamo fare un’altra partita. È mancata la voglia di vincere e di difendere”.
Il presidente Luca di Censo si dice “deluso e arrabbiato per questo arbitraggio, che ci ha davvero penalizzato. Prima di parlare dei fischietti, però, voglio ringraziare il meraviglioso pubblico di stasera, che ha letteralmente spinto i nostri verso l’incredibile rimonta. Mi dispiace che i tifosi non abbiano potuto gioire alla fine, ma io li ringrazio davvero e sono convinto che torneremo presto a farli esultare. Abbiamo giocato un primo tempo bruttissimo e mi aspetto di più dalla squadra: credo sia evidente che dobbiamo migliorare; con la sosta abbiamo un po’ di tempo per lavorare per tornare a comandare il campionato ma TUTTI devono dare di più: le nostre stelle DEVONO elevare il rendimento, che al momento è fortemente deficitario e questo non è accettabile. Bisogna cominciare a dare il 110%. TUTTI. Il rammarico più grande, però, arriva da un arbitraggio punitivo: una gestione di basso livello, che ci ha nettamente penalizzato e non è la prima volta che nelle partite importanti qualche arbitro fischi qualsiasi cosa contro la Pescara Basket. Complimenti agli avversari, ma nella serata in cui sono stati espulsi il nostro coach e il nostro capitano, devo sottolineare che gli arbitri hanno fatto letteralmente il bello e il cattivo tempo e hanno influito troppo sul match. Questo non è accettabile e non è la prima volta che avviene in questa stagione. Non può accadere. Come possono susseguirsi arbitraggi del genere in una stagione?”.
TABELLINO
Pescara Basket – Olimpia Mosciano 62-67 (9-26; 23-41; 38-55)
Pescara Basket: Nardi 13, Najafi, Masciopinto, Saprykinas 13, Kuntic 9, Di Giorgio ne, Capitanelli 9, Adonide 11, Pucci ne, Fasciocco 7, Policari, Cocco. Coach Fabbri.
Capitanelli e Fabbri espulsi per doppio fallo tecnico.
Olimpia Mosciano: Pucci 2, Listwon 13, Ferroni ne, Moretti 13, Cutolo ne, Palmucci ne, Assogna 8, Medori, Scafidi 23, Micciulla, Purplevics 7. Coach Verrigni