Dopo la rimonta ed un primo tempo da “marziani” i ragazzi di Zeman si spengono nella ripresa e si innervosiscono per la direzione arbitrale
PESCARA – Delfino dai due volti quello sceso in campo questa sera nel posticipo della 31esima giornata di campionato. Arrembante e troppo bello da vedere per quasi tutto il primo tempo, nervoso ed affaticato nella ripresa. Un match che, come anticipato nella presentazione dell’incontro ricalca quello con la Reggina dove i biancoazzurri incapparono in una clamorosa sconfitta casalinga. Al di là dei valori degli avversari ha mostrato più di una difficoltà il centrocampo a fronteggiare il 3-5-2 o 3-5-1-1 compatto nella zona centrale e pronto a fermare gli esterni.
La conduzione arbitrale poi ha favorito il nervosismo tra i biancoazzurri che si sono visti sventolare contro diversi cartellini gialli “gratuiti” oltre ai grandi dubbi che restano sull’assegnazione del calcio di rigore sull’1-1 agli ospiti, poco dopo il pari di Immobile. In classifica recuperano terreno Verona e Sassuolo che si portano rispettivamente a -2 e -3 mentre il Toro mantiene il primato conservando il punto di vantaggio frutto dei 3 punti incamerati in settimana a tavolino in quel Padova-Torino che ha già fatto molto discutere.
COSÌ IN CAMPO – Zeman conferma gli 11 della trasferta con il Cittadella con Anania che recupera dell’acciacco patito nella scorsa gara e con Nielsen ancora una volta preferito a Kone. Indisponibili: Brosco, Caprari, Bacchetti, Perrotta. In casa Brescia assente dell’ultimo momento, Jonathas fermato da una fastidiosa emicrania, e modulo più coperto con una sola punta di ruolo Piovaccari supportato da El Kaddouri. Tra gli altri indisponibilli: Accardi, Budel, Mandorlini.
PIOVACCARI OTTIMO ALLA PRIMA OCCASIONE – Pronti e via e pochi si accorgono che il Pescara va subito sotto: al 3′ Piovaccari riceve una verticalizzazione di El Kaddouri in area, supera Romagnoli e fredda Anania in uscita con un preciso rasoterra. I biancoazzurri devono rodare una decina di minuti ma quando lo fanno, per gli avversari sono dolori. Al 12′ dopo un batti e ribatti in area del Brescia, Cascione si ritrova a tu per tu con il portiere e calcia con il piede sbagliato colpendo a lato debolmente. Quindi al 16′ cross di Nielsen per Immobile .Di testa sfiora la marcatura con Salomon che respinge alla meno peggio e due minuti dopo lo stesso danese conclude a colpo sicuro, ma è provvidenziale in scivolata De Maio a deviare in angolo.
DECOLLO DELFINO, CHE EFFETTO IMMOBILE – Azioni a raffica, si fatica persino a star dietro al pressing alto portato in modo compatto dal Delfino. Al 20′ taglio di Immobile per Insigne che per un soffio non arriva sul pallone in area piccola, un minuto dopo arriva il pari: Immobile riceve un perfettto assist di Verratti e con un “chirurgico” diagonale a fin di palo non dà scampo ad Arcari. Azione da manuale tutta in velocità.
DUBBI SUL RIGORE, IL PALO RENDE GIUSTIZIA – Ali spezzate dopo 2 minuti con una decisione che lascia un pò tutti perplessi. Una serie di abbracci in area e l’arbitro Massa vede gli estremi per l’assegnazione del calcio di rigore. Sul dischetto El Kaddouri centra il palo con Anania che era sulla traiettoria. Un’azione di Piovaccari con mira sballata è l’unica nota offensiva ad un Brescia che continua a difendere il risultato, rinunciando spesso a giocare e tenendo basso il baricentro di gioco. Il Pescara gioca bene ma crea le occasioni più grazie ad individualità che al gioco corale dei primi minuti.
Al 34′ spunto di Balzano che dopo aver vinto due rimpalli effettua un tiro-cross che per poco non scende sotto al sette con Arcari leggermente fuori dai pali. Quindi Insigne al 38′ dalla trequarti campo passa in mezzo a due giocatori avversari, ne aggira un terzo e conclude da fuori area ad effetto con pallone che esce di poco alto sopra la traversa e tre minuti dopo conclude sul primo palo con pallone di poco a lato. Allo scadere ancora l’attaccante napoletano scarica il pallone per Balzano che la rimette al centro per Immobile .Quest’ultimo forse ostacolato dalla presenza di Sansovini non riesce ad impattare bene di testa con pallone che termina a lato.
BRIVIDI IN AVVIO RIPRESA – La ripresa è la brutta copia del Pescara che ci si attendeva. Merito anche delle Rondinelle che decidono di giocarsela a viso aperto e salgono di più con il centrocampo dove va in cattedra Salomon. Bene anche il capitano Zamboni a destra che prende le contro misure ad Insigne e Balzano. L’avvio è da brividi per la difesa del Pescara.
Al 3′ azione sulla sinistra di Daprelà che pesca in area El Kaddouri che da posizione ottimale calcia alto sopra la traversa, un minuto dopo ancora El Kaddouri conclude in area alzando troppo la mira. Due minuti dopo retropassaggio errato del Pescara che favorisce l’uno contro uno di Piovaccari, che da posizione leggermente defilata conclude alto sul primo palo.
NERVOSISMO, ARBRITRAGGIO PENALIZZANTE – Dopo l’occasione al 10′ con lo scambio in verticale Immobile per Sansovini che centralmente buca la difesa ospite e da fuori area conclude a lato, il Pescara non riesce più ad essere incisivo anche a causa di una conduzione arbitrale che ha finito per fare innervosire i ragazzi di Zeman che si vedevano fischiare molti falli contro come quello che al 15′ è costato il giallo ad Immobile e Vass. Al 17′ conclusione rabbiosa di Immobile da fuori area e pallone rimpallato in corner.
Al 28′ gol annullato al Pescara per un fallo su Martinez di Cascione che aveva rimesso il pallone al centro , ma l’arbitro aveva fischiato prima del tocco sotto porta a correggere in rete. Un minuto dopo contropiede del Brescia sulla destra con El Kaddouri che a tu per tu con Anania conclude troppo sul portiere ,comunque bravo a deviare in angolo. Nemmeno i cambi sortiscono gli effetti desiderati con Soddimo che non riesce ad entrare in partita e Kone buttato troppo tardi nella mischia al posto di Nielsen che non riusciva più a coprire Verratti nella ripresa. Così fioccano cartellini da ambo le parti: ben 9 in un gara combattuta ma non particolarmente cattiva. Nei minuti di recupero un fallo di frustrazione di Verratti gli costa il doppio giallo. Sabato derby contro l’Ascoli, le battaglie da qui a fine campionato sono appena iniziate.
TABELLINO:
PESCARA (4-3-3): Anania; Zanon, Capuano, Romagnoli, Balzano; Verratti, Cascione, Nielsen (dal 41′ st Kone); Sansovini (dal 35′ st Soddimo), Immobile, Insigne. A disposizione: Ragni, Togni, Bocchetti, Maniero, Gessa. Allenatore Zdenek Zeman.
BRESCIA (3-5-1-1): Arcari: Martinez, De Maio, Caldirola; Zambelli, Vass (dal 34′ st Rossi), Salamon, Martina Rini, Daprelà; El Kaddouri, Piovaccari (dal 26′ st Feczesin). A disposizione: Leali, Zoboli, Dallamano, Cordova, Foti. All. Calori.
Arbitro: Massa Davide di Imperia; I Assistente: Costanzo di Orvieto; II Assistente: Marrazzo di Tivoli; IV Ufficiale: Pasqua di Tivoli
Reti: 3′ pt Piovaccari, 21′ pt Immobile
Ammoniti: Piovaccari, Martinez Vidal, Immobile, Vass, Zambelli, Nielsen, Verratti, Kone, De Maio
Espulso: Verratti al 47 ‘ st per doppia ammonizione
Recupero: un minuto nel primo tempo, quattro minuti nella ripresa.
Spettatori: 18.591.
[Foto di Massimo Mucciante per gentile concessione]