L’ultima sfida è stata vinta, i biancoazzurri tornano a scrivere la storia del calcio abruzzese
GENOVA – 20 anni dopo il Pescara torna nella massima serie e scrive un’altra importante pagina della storia dopo i grandi successi dell’era Galeone. Due allenatori, due filosofie del calcio tutto giocato all’attacco. Inevitabili i paragoni, i ricordi recenti che si mischiano a quelli che sono entrati nei cuori dei tifosi pescaresi e dell’Abruzzo intero. Sul carro dei vincitori in primis Zeman che ha creato un gruppo ed uno spirito vincente. Da questo è nato molto più di un gioco ma l’applicazione che sfiora quasi la perfezione dei suoi dettami tattici. I risultati sono stati chiari ed ammirati in campo nazionale.
Una stagione trionfale conclusa al meglio con la promozione diretta assieme al Toro, grazie all’ennesima prova maiuscola a Genova. Tre gol e finale in discesa con gli oltre 700 tifosi a pregustare la storia impresa. Per la città una interminabile carovana di biancoazzurri, tra cori festosi e lacrime di gioia per un risultato che da troppo tempo mancava in una piazza così importante come quella adriatica.
IL MATCH – Samp senza Eder acciaccato. Pozzi affiancato ancora una volta dal giovane Icardi. Pescara con Balzano preferito a Zanon e Brosco al posto di Romagnoli fermo per squalifica. L’avvio di partita non è dei più facili per gli uomini di Zeman che subiscono gli assalti dei doriani, senza tuttavia rischiare più del dovuto. Al 4′ Pozzi non arriva su un bel cross dalla destra e all’8′ Capuano con classe ferma con un intervento di tacco Foggia, abile al limite dell’area a superare due avversari. Ancora la punta di casa a mettere i brivi prima all’11’ con una conclusione da posizione defilata deviata in angolo ed un attimo dopo Anania con la complicità della schiena di Verratti devia in angolo lo stacco da due passi.
Il Pescara prende le misure e in due minuti prima al 18′ conclude sopra la traversa con Cascione quindi passa con Caprari abile nell’inserimento sulla destra su perfetta apertura di Verratti e a concludere in diagonale per il vantaggio del Pescara. La Samp non ci sta ed al 25′ con Icardi si divora una rete: in un primo tempo il giocatore è bravo ad anticipare in uscita Anania, ma la sua conclusione da buona posizione è errata. Gol mangiato e gol subito con Immobile che al 29′ è svelto nel rubar palla ad un incerto Romero : il pallone viene comodamente infilato in rete. Padroni di casa che davanti al suo ex giocatore Mancini (presente in tribuna) rischiano il tracollo al 42′ con contropiede non concretizzato da Insigne che prima colpisce troppo sul portiere quindi conclude da fuori area con pallone di poco a lato. Un minuto dopo Immobile lo imita con una conclusione a lato da fuori area. Prima dello scadere di tempo Pozzi in area viene ben pescato e su Anania in uscita cerca il contatto che l’arbitro segnala con il rigore che lo stesso attaccante fallisce calciando malamente sull’esterno del palo alla destra di Anania.
Nella ripresa parte forte la Samp che colleziona ben 4 angoli e che al 52′ ha una buona chance con Gastaldello che libero in area calcia debolmente. Al 58′ numero di Insigne che supera due avversari e si vede negare il gol da un ottimo intervento di Romero, quindi due minuti dopo arriva il terzo gol con un’invenzione di Caprari, oggi in giornata di grazia. Il giocatore romano supera prima Costa con un tunnel poi Gastaldello con un dribbling stretto ed in area piccola fredda di piatto Romero in uscita. Festa grande nella curva dei tifosi del Pescara e partita che non ha più nulla da dire. Juan Antonio rileva Foggia mentre Caprari fa spazio a capitan Sansovini. Girandola di cambi al 71′ con la Samp che inserisce anche Fornaroli e Kristic mentre Zeman mette in campo Kone. C’è tempo solo per ammirare l’azione di Fornaroli in area che resiste alla marcatura . Il pallone carambola sui piedi di Juan Antonio che è freddo a colpire in porta per il gol della bandiera.
SAMPDORIA (4-3-1-2): Romero; Rispoli, Gastaldello, Rossini, Costa (dal 19′ st Fornaroli); Munari, Obiang, Renan; Foggia (dal 20′ st Juan Antonio); Pozzi (dal 27′ st Krsticic), Icardi. In panchina: Da Costa, Volta, Gentsoglou, Laczko. All.: Iachini
PESCARA (4-3-3): Anania; Balzano, Brosco, Capuano, Bocchetti; Nielsen, Verratti, Cascione; Caprari (dal 24′ st Sansovini), Immobile, Insigne (dal 40′ st Kone). In panchina: Ragni, Zanon, Gessa, Maniero, Perrotta. All.: Zeman
Arbitro: Tommasi diBassno del Grappa (Meli e Longo, IV Uomo Merchiori)
Reti: 19′ pt Caprari, 29′ pt Immobile, 15′ st Caprari, 37′ st Juan Antonio
Ammoniti: Caprari, Nielsen, Anania, Cascione
Recupero: 1 minuto nel primo tempo, 3 minuti nella ripresa.