Foschi: “4.887 persone controllate sulla strada per le autocertificazioni, 68 cittadini deferiti, 129 sanzionati per violazione dei Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri, altri 19 cittadini per aver violato le ordinanze sindacali”
PESCARA – “Ben 4.887 persone controllate sulla strada per le autocertificazioni da Covid-19, 68 cittadini deferiti all’Autorità giudiziaria, 129 sanzionati per violazione dei Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri, altri 19 cittadini per aver violato le ordinanze sindacali. Sono questi i primi numeri che ci rendono la fotografia dell’intensa attività svolta dalla Polizia municipale di Pescara dall’inizio dell’emergenza coronavirus a oggi, che ha visto un Comando pienamente operativo, che ha saputo riorganizzare le proprie forze e il proprio lavoro, e che ora, mentre ancora non siamo assolutamente fuori dall’emergenza, sta già predisponendo le misure per l’ipotetica Fase II, quando l’attenzione sul territorio dovrà essere ulteriormente moltiplicata anche per fronteggiare da un lato la stanchezza della popolazione che è sempre più refrattaria all’obbligo di restare a casa, ma soprattutto su quegli imprenditori del turismo che fremono per riprendere il lavoro e che, in assenza di regole, già oggi rischiano sanzioni”. Lo ha detto il Presidente della Commissione Sicurezza del Territorio Armando Foschi al termine della seduta odierna che ha sentito in audizione virtuale il Comandante della Polizia municipale Danilo Palestini.
“Dopo un mese e mezzo di intensa attività ritengo sia possibile tracciare un bilancio delle iniziative intraprese – ha detto il Presidente Foschi – ricordando che la Polizia municipale è di fatto il braccio operativo dell’amministrazione comunale, ovvero l’Organismo poi chiamato a dare sostanza e concretezza alle ordinanze sindacali, applicandole sul territorio. E forse mai come in questo momento, far rispettare i provvedimenti legati all’emergenza coronavirus è stato fondamentale, se non vitale, ovvero l’elemento dirimente tra il successo o meno delle restrizioni adottate per contenere la trasmissione del virus”.
“La Polizia municipale di Pescara si è messa, sin dal primo istante dell’emergenza Covid-19, a disposizione completa della città – ha spiegato il Comandante Palestini –, ci siamo rimodulati sulla base della situazione di criticità e dei controlli che avremmo dovuto eseguire in ottemperanza dei vari Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri, delle Ordinanza regionali e comunali. Dal primo giorno ci siamo schierati con il 60 per cento delle nostre Forze, riducendo al minimo le attività ordinarie, razionalizzando il rapporto con l’utenza, incrementando il lavoro di back office e riducendo il front office, che di fatto è rimasto operativo solo su appuntamento con l’utenza. Ovviamente abbiamo consentito i riposi al personale a rotazione e abbiamo messo in sicurezza quel personale più fragile, non idoneo al servizio esterno e ridondante per un eventuale servizio interno e che non poteva essere destinato ad altre mansioni all’interno del Comune.
Su questa base veniamo ai numeri: sino a oggi abbiamo eseguito 2.337 attività di controllo sulle attività commerciali; controllate 4.887 persone con il seguito di autodichiarazioni; inizialmente le sanzioni avevano una rilevanza penale e quindi abbiamo deferito 68 persone all’Autorità giudiziaria; 129 le sanzioni per la violazione dei decreti legislativi successivi; 19 i cittadini multati per la violazione delle ordinanze sindacali. Complessivamente – ha proseguito il Comandante Palestini – abbiamo impegnato 1.221 risorse umane in relazione alla rotazione oraria, ovvero 548 nel mese di marzo, e 673 dal primo al 17 aprile.
Ovviamente l’emergenza Covid-19 non ha esonerato la Polizia municipale dallo svolgere le attività ordinarie, ovvero il contrasto alle occupazioni abusive degli alloggi Erp, avvenute anche a Pasqua e pasquetta, o di notte, su 15 occupazioni ne abbiamo sventate 3; 5 cittadini sono stati denunciati per occupazione abusive, 3 per danneggiamenti, e 65 persone per reati vari. Senza dimenticare la lotta ai bivacchi, all’accattonaggio, ai parcheggiatori abusivi, allo spaccio di droga, e le notifiche dei ‘casi’ Covid in affiancamento alla Asl. Una mole di lavoro che comunque, a oggi, non ha determinato una sofferenza in termini di personale, anche perché da un mese e mezzo la movida è ridotta a zero, gli incidenti stradali sono ridotti al minimo, tranne a Pasqua con 5 sinistri”.
Ora però a preoccupare è l’eventuale ingresso nella Fase II, “per giugno dovrebbe esserci un nuovo ricorso ai vigili stagionali, 30 o 45 unità in tutto, arrivo necessario visto lo stop alle procedure concorsuali per assunzioni a tempo indeterminato avvenuto a causa dei ricorsi – ha ricordato il Comandante Palestini -, e sicuramente i prossimi mesi ci imporranno di alzare l’attenzione e la guardia, per evitare che qualcuno possa pensare di interpretare le norme che sono invece chiarissime, puntando soprattutto sulla videosorveglianza in riferimento alla ripresa di attività che, gioco forza, dovranno essere disciplinate in modo diverso. Appena stamane abbiamo ricevuto, ad esempio, la segnalazione sull’attività di un balneatore che ha già montato sul proprio arenile di competenza decine e decine di palme, attività non consentita nel novero della ‘manutenzione dell’arenile’ offerta come opportunità dalle ultime ordinanze regionali. Sul posto sono già andate tre pattuglie della Polizia municipale, con una unità della Guardia Costiera e una volante dei Carabinieri per la sanzione e per la diffida all’immediato ripristino dei luoghi. E tale attività sarà ulteriormente intensificata”.