“Il nostro obiettivo non è ovviamente quello di limitarci alla critica o alla sanzione, ma piuttosto capire quali sono i punti deboli dell’appalto che Pescara Energia ha affidato dal 2017 a Enel Sole, oggi Enel X“
PESCARA – “Troppi blackout della pubblica illuminazione a Pescara alle prime gocce di pioggia, la Commissione Statuto convoca Pescara Energia. Dopo il primo incontro odierno, abbiamo convocato per venerdì prossimo i vertici della società partecipata del Comune di Pescara per capire le ragioni per le quali ancora oggi, dopo gli ingenti investimenti fatti dall’amministrazione comunale sulla rete pubblica cittadina, interi quartieri continuino a restare al buio al primo temporale d’autunno, determinando un grave disagio ai cittadini oltre che problemi pratici e tangibili alla sicurezza stradale. Il nostro obiettivo non è ovviamente quello di limitarci alla critica o alla sanzione, ma piuttosto capire quali sono i punti deboli dell’appalto che Pescara Energia ha affidato dal 2017 a Enel Sole, oggi Enel X, che, proprio in virtù del contratto firmato, è responsabile della manutenzione ordinaria e straordinaria di tutti gli impianti, ma che continua a far registrare delle carenze evidenti”. Lo ha detto il Presidente della Commissione Statuto del Comune di Pescara Claudio Croce al termine dell’odierna seduta che ha visto la presenza del referente responsabile di Pescara Energia Antonio Matrone.
“L’ultimo caso registrato, solo in ordine di tempo, risale ad appena una settimana fa, quando, a fronte di due giorni di temporali, non certo nubifragi, alcune zone della città si sono ritrovate completamente al buio – ha ricordato il Presidente Croce – e sono stati necessari giorni prima di veder ripristinare il servizio, lasciando senza luce, in particolare, i cittadini della zona nord di Pescara, Zanni-Santa Filomena-piazza Duca degli Abruzzi che, stanchi dell’ennesimo disagio, hanno anche promosso una raccolta firme, alla quale hanno aderito circa un centinaio di famiglie, le quali oggi sono pronte a presentare anche un esposto contro la società che, appunto, gestisce, per conto di Pescara Energia, la società partecipata del Comune, l’intera rete della pubblica illuminazione.
Un contratto firmato nel 2017 della durata di dieci anni, dunque giungerà a scadenza solo nel 2027, che assegna all’ex Enel Sole la manutenzione ordinaria degli impianti, dunque la sostituzione delle lampadine spente, la riparazione puntuale degli impianti rotti, il ripristino di un quadro elettrico saltato, situazioni nelle quali la società deve intervenire tempestivamente per garantire la regolare erogazione della luce in tutti i quartieri di Pescara. In più, la stessa società deve anche svolgere attività di riqualificazione straordinaria ovvero, come previsto dal contratto e come illustrato dal responsabile Matrone, la sostituzione di tutte le vecchie lampade con impianti a Led, la sostituzione di 30 quadri elettrici, la revisione di altri 10 quadri elettrici, la riqualificazione di 2mila metri lineari di linee aeree esistenti, il rifacimento e la sostituzione di 3mila metri lineari di linee interrate, ovvero lavori su tutta la linea che è evidentemente vetusta, ma è altrettanto evidente che, se quegli interventi vengono fatti in maniera corretta e nei tempi previsti dal contratto, sono sufficienti a scongiurare blackout.
Ora, dall’audizione del referente Matrone, chiamato proprio per capire i termini del rapporto tra Pescara Energia e la società che si è aggiudicata l’appalto e se quest’ultima stia adempiendo al contratto di servizio stipulato, è emerso che alcuni interventi previsti vengono effettivamente realizzati in modo corretto, mentre altri non vengono ancora eseguiti nei tempi, si stanno verificando ritardi che hanno già determinato l’applicazione di penali a carico della società per un importo pari a 180mila euro, a sottolineare l’attenzione di Pescara Energia sui corretti adempimenti contrattuali. Tuttavia, pur apprezzando la puntuale attenzione di Pescara Energia, l’obiettivo della nostra amministrazione comunale non è applicare penali sui ritardi della società e fare cassa, ma di cancellare quei ritardi nell’esecuzione del contratto e pretendere la puntuale e corretta realizzazione delle opere previste che sono evidentemente indispensabili – ha ancora detto il Presidente Croce – al fine di offrire ai cittadini un servizio adeguato e idoneo. Non è più tollerabile che due gocce d’acqua facciano saltare gli impianti all’interno di interi quadrati densamente abitati del territorio, non sono più accettabili tali disservizi a fronte di in piano di investimenti pluriennale chiaro. Per venerdì prossimo ascolteremo i vertici di Pescara Energia per capire dove sta il gap e cosa occorre per colmare le lacune che ancora caratterizzano il servizio”.