Quindici minuti per trasformare una giornata di festa nella quarta sconfitta consecutiva
PESCARA – Tante emozioni e stati d’animo hanno attraversato lo stato Adriatico nei 90 minuti contro il Bologna. Una gara dai due volti per lo meno dal punto di vista del risultato. Delfino premiato per la volontà ed il coraggio nei primi 45 minuti, ma affondato nella prima parte della ripresa sotto i colpi di cecchini infallibili quali Gilardino e Kone.
Ai punti i rossolbù non hanno rubato nulla anche se resta il rammarico per non aver saputo gestire il punteggio per due volte in vantaggio. I nuovi acquisti potranno aggiungere qualcosa in termini di qualità e peso offensivo tuttavia il confronto con le dirette concorrenti, anche alla luce dei risultati maturati nella giornata di ieri, lasciano poco scampo all’ottimismo.
Dire brutto Pescara sarebbe come voler punire una squadra volenterosa e determinata per lo meno nella prima frazione di gioco quanto fragile nel subire il contraccolpo psicologico dopo il terribile uno-due rossoblù. Allora quanto la squadra di Bergodi può ancora offrire a questo campionato? Alcuni buoni numeri ci sono e la classifica è ancora aperta ad ogni risultato. I tifosi contestano ed in parte hanno ragione vista la campagna acquisti di gennaio che ha un pò deluso le attese.
Tuttavia adesso come non mai sarà fondamentale l’impegno di tutti, dalla società, alla squadra, ai tifosi per cercare di non buttare alle ortiche una serie A, tanto sperata, tanto sognata quanto brillanemente ottenuta.