PESCARA – Dopo la pesante sconfitta subita in casa contro il Bologna, negli spogliatoi del Pescara, si respira aria pesante. “É una brutta sconfitta, soprattutto perché nel primo tempo abbiamo fatto bene, poi, pero’ sono calati un po’ i nuovi arrivi, e mi riferisco a D’Agostino, Rizzo e qualcun altro. Si é fatta un po’ di fatica, ma non mi aspettavo questa sconfitta, perche’ non ho visto differenze con il Bologna”.
É un Daniele Sebastiani dal viso tirato quello che commenta a Stadio Sprint, su Rai2, il 2-3 casalingo della sua societa’. Un Pescara che inanella la quarta sconfitta di fila, ripetendo un po’ quello che aveva fatto ad inizio campionato.
«Una brutta sconfitta che non ci voleva». Cristiano Bergodi inizia così ad analizzare il 2-3 casalingo del suo Pescara contro il Bologna. «Anche perchè abbiamo giocato meglio delle ultime partite. La squadra conduceva con merito nel primo tempo, il 2-1 era meritato – aggiunge a Stadio Sprint su Rai2 -. Abbiamo sofferto il pareggio di Gilardino, nato da una palla persa dalla nostra difesa, poi la squadra si è disunita ed ha preso il terzo gol, anche lì su una nostra leggerezza. Dal punto di vista psicologico la squadra soffre un pò» afferma Bergodi che sulle proteste dei tifosi che, a quanto sembra, hanno chiesto ed ottenuto di incontrare la dirigenze, risponde: «È normale che la piazza sia dispiaciuta e non sia contenta delle ultime partite e non possiamo biasimarli».
Sugli acquisti: «sono stati mirati, Zauri e Sculli devono ancora lavorare prima di essere pronti. Sforzini, invece, ha giocato bene. Ora aspettiamo che questi ragazzi si integrino». Sulla fiducia riconfermata qualche minuto prima da parte del presidente Sebastiani, Bergodi, risponde: «Io lavoro a testa bassa e cerco di dare il massimo e penso a preparare la partita di domenica prossima a Palermo».
Soddisfatto a fine partita è l’allenatore del Bologna, Pioli così riferisce attraverso il televideo RAI : “ Siamo andati due volte sotto, ma abbiamo offerto una grande prova, complimenti alla mia squadra ma c’è ancora tantissimo da lavorare.”
[Si ringrazia Paolo Renzetti per la collaborazione]