Pescara-Bologna: nuovo scontro salvezza all’Adriatico

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PESCARA – All’Adriatico domenica 3 febbraio arriva il Bologna. Nuovo test, salvezza per gli uomini di Bergodi, il secondo dei quattro ravvicinati. Nei primi due con Torino e Samp da un mezzo disastro si è trasformato in una vera e propria disfatta e non solo per la sonora sconfitta. C’è da preoccuparsi? Per fortuna ogni gara ha una storia a se e questo è stato ampiamente dimostrato sfogliando il calendario dei biancoazzurri, tuttavia restano molti punti interrogativi per il futuro. Sorvolando il discorso mercato visto che sono in dirittura d’arrivo gli ultimi colpi, prima di poter tirar su un bilancio, parliamo dell’attuale rosa e delle maggiori lacune.

Difesa o attacco? Non è  facile parlare numeri alla mano perchè se la difesa si è dimostrata a Genova praticamente allo sbando per tutto il secondo tempo, in attacco le cose non vanno meglio visto che se togliamo una punizione di D’Agostino la squadra non ha mai calciato in porta.

La verità è che nonostante si sia fatto molto per compattare l’ambiente e anche tatticamente per dare una maggiore quadratura, l’11 biancoazzurro non può permettersi di avere nemmeno un giocatore fuori forma o ruolo: la qualità dell’organico non permette questo lusso e quando manca qualche meccanismo la squadra sbanda paurosamente. Allora come interpretare al meglio la prossima gara contro il Bologna?

DAL RITIRO ALL’ADRIATICO – La decisione di portare la squadra in ritiro a Colli del Tronto, nelle Marche, sembra la prima scelta logica da fare dopo Genova. La voce grossa fatta dal presidente al termine della partita dovrà scuotere l’ambiente per tornare a lottare contro un avversario sulla carta non facile ,ma alla portata. Rientrano Weiss e Modesto dalla squalifica mentre Cosic dovrebbe avere la meglio su Capuano e  al posto di Terlizzi dovrebbe avere una nuova chance Arce. Con il rientro a centrocampo di Bjarnason dopo una giornata inserito come trequartista, il centrocampo dovrebbe essere per 2/3 quello di Genova con Cascione e D’Agostino, preferiti a Nielsen e Togni (comunque non al 100%). In avanti nuova gara da titolare per l’argentino Caraglio a far coppia con Celik. Sulla carta la formazione ideale tra le scelte che può avere a disposizione il tecnico anche se c’è da valutare la posizione di D’Agostino e Weiss ai fini di una corretta impostazione tattica. Infatti abbiamo l’impressione che l’ex Siena anche in casacca biancoazzurra prediliga una posizione più avanzata di regista rispetto a quella più da mediano di Togni, allo stesso tempo Weiss che di certo preferisce avere più libertà in mezzo al campo sembra più votato a partire come esterno di sinistra che come trequartista. Questo potrebbe rendere più vulnerabile la difesa se Cascione e Bjarnason non dovessero sacrificarsi maggiormente in fase di copertura mentre in avanti il 4-3-1-2 sembrerebbe celare un 4-3-3 visto che anche Celik rende meglio da esterno. Che sia la novità di domenica? Lasciamo al tecnico Bergodi l’ardua sentenza.

SPAZIO A PASQUATO, RIENTRA CHERUBIN – In pieno fermento il mercato rossoblù tra cessioni e qualche interessante innesto. La squadra tuttavia non dovrebbe cambiare di molto nel prosieguo di stagione. 22 punti in classifica ma squadra con diversi elementi di spicco, la squadra di Pioli si è distinta soprattutto nelle gare contro club più quotati: dalla Roma, al Napoli giusto per citarne un paio. 4-3-1-2 speculare con qualche novità a partire dalla difesa dove la partenza di Portanova al Genoa porterà la squadra a giocare con Sorensen ed Antonsson centrali con Motta e Cherubin terzini. A centrocampo ci saranno Kone, Perez e Taider mentre in avanti Diamanti sarà pronto ad innescare Gilardino e Pasquato , che dovrebbe rimpiazzare l’infortunato Gabbiadini con Acquafresca trasferito al Levente. Nella gara di andata leggero predominio dei rossoblù soprattutto nel finale dove tuttavia il forcing si è trasformato in un nulla di fatto. Di certo la vena di Diamanti e Gilardino potranno fare la differenza , ma nel complesso il Bologna appare una squadra con una precisa quadratura e idee ben chiare. Per certi versi sembra anche strano vederla ancora lottare nelle zone basse della classifica, ma se solo due punti dividono le contendenti un motivo ci sarà … Staremo a vedere se il Delfino sarà abile a mettere a nudo i difetti dell’avversario in una gara che precede la delicata trasferta di Palermo. Conquistare tre punti permetterebbe di andare a giocare in Sicilia con due risultati su tre a disposizione e senza l’affanno di dover “fare la partita”.

PROBABILI FORMAZIONI:

PESCARA (4-3-1-2): Perin; Balzano, Arce, Cosic, Modesto; Bjarnason, D’Agostino, Cascione; Weiss; Caraglio, Celik.
BOLOGNA (4-3-1-2): Agliardi; Motta, Sorensen, Antonsson, Cherubin; Kone, Perez, Taider; Diamanti; Pasquato, Gilardino.
[Le foto della gara di andata Bologna-Pescara di Massimo Mucciante per gentile concessione]
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