Calcio

Pescara: botta e risposta tra il presidente Sebastiani e Iannascoli

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Dopo la conferenza convocata ieri dal presidente per ribadire le sue intenzioni di non vendere, oggi è arrivata la risposta di Iannascoli

PESCARA – Il Pescara sta viaggiando sempre di più verso la Serie B anche per via della sconfitta di ieri con l’Udinese ma, a tener banco, sono le vicende societarie che stanno animando la piazza da alcune settimane. Non molto tempo fa si era fatto avanti Danilo Iannascoli per rilevare il 70% delle azioni ma il presidente Sebastiani ha rifiutato e, visti i rapporti tra i due, non è stata una sorpresa. I due non se le sono mandate certo a dire visto che ieri Sebastiani ha convocato una conferenza per spiegare in maniera approfondita ciò che è successo nelle ultime settimane mentre nella mattinata di oggi è arrivata la pronta risposta di Iannascoli. Ma andando con ordine vediamo le parole del presidente biancazzurro.

LE PAROLE DEL PRESIDENTE SEBASTIANI

“Ho convocato questa conferenza stampa per fare chiarezza e spiegare una aspetto che mi sta dando fastidio, rispetto all’offerta del socio Iannascoli. Io vorrei cristallizzare  la questione e dire che l’offerta di Iannascoli, che riguarda il 70% è di fatto di tre milioni di euro. I bonus (con cui si arriverebbe ad un totale di 9 milioni) evidenziati da Iannascoli non attengono a quello che è stato fatto ma ad uno sviluppo futuro e a condizioni potestative. Le condizioni dei bonus sono riferite al lavoro che lui dovrebbe fare e noi subire. Parliamo di una cosa irrealizzabile su cui nemmeno ragionare”.
Il presidente Sebastiani aggiunge poi che “La cosa che mi ha dato fastidio è anche quella relativa a voci sulla situazione debitoria della società. Il Pescara non ha dieci milioni di debiti. Bisogna evitare di far girare voci non vere e che questa maggioranza sta rifiutando 19 milioni di euro, ovvero i 9 milioni che Iannascoli dice di aver offerto, ma  in caso di permanenza in serie A e i 10 milioni di presunti debiti che lui si accollerebbe, ma che non ci sono. Il valore di una società di calcio è aleatorio perché oggi può essere di dieci e domani di cento. Siamo arrivati a questo punto dopo la partita con la Lazio, quando al novantunesimo dissi che se c’era qualcuno ero disposto a vendere e non svendere. Io non voglio che venga svilito il lavoro fatto. Non si può gettare fango sul Pescara. Se c’è una società in regola con gli stipendi, con le banche e con i procuratori, questa è il Pescara. Noi abbiamo solo un debito tributario, come molte società, che stiamo pagando trimestralmente, e che contiamo di estinguere al più presto”.

LA RISPOSTA DI DANILO IANNASCOLI

“In riferimento alla trattativa intercorsa per l’acquisto del 70% delle quote del Capitale Sociale della Delfino Pescara 1936 SpA, sono a precisare, mio malgrado, stante la riservatezza che avrei voluto mantenere in merito, che la proposta presentata prevedeva il riconoscimento di €. 9 milioni in caso di permanenza al Campionato di serie A ed €. 6 milioni in caso di partecipazione al Campionato di Serie B; entrambi i casi risultavano comprensivi di €. 3 milioni da corrispondere al verificarsi di alcune diverse eventualità (ovvero risultati sportivi futuri, auspicabili anche se incerti, cui erano collegati i bonus, come è di prassi nelle valutazioni legate al mondo dello sport), oltre all’accollo di tutti i debiti della società ed all’immediata sostituzione di tutte le garanzie eventualmente prestate dai componenti del CdA presso gli Istituti di Credito, previa verifica da effettuare mediante una corretta procedura di due diligence, che non è stata tuttavia consentita.

Prendo atto della non accettazione e della chiara volontà di netta chiusura ad intavolare qualsiasi ulteriore trattativa esternata dal sig. Sebastiani nel corso di un poco affollato “comizio”, frettolosamente organizzato poche ore prima di una fondamentale gara di campionato e delle molteplici dichiarazioni piene di inesattezze, che, tuttavia, ho deciso di ignorare per non alimentare ulteriori polemiche, inutili e dannose anche per la squadra che ritengo possa ancora competere per la salvezza, a differenza di quanto evidentemente ritenuto da altri”, dichiara Iannasscoli.

“Non posso però esimermi dal ricordare che il Sig. Sebastiani, quale Presidente della nostra società, ha potuto beneficiare dei continui e puntuali versamenti effettuati dalla mie società in conto capitale, delle ripetute ricapitalizzazioni ed anticipazioni anche personali effettuate e delle pesanti garanzie prestate che, alla data odierna, non sono state ancora né restituite né tanto meno sostituite, visto che, malgrado le richieste, sono ancora in essere finanziamenti importanti erogati a favore della società e garanzie a favore di questa prestate su posizioni debitorie assunte nei confronti di enti diversi dagli Istituti bancari.

Come socio di minoranza, continuerò ad esercitare i diritti a me riconosciuti dalla legge ed a vivere lo sport con la stessa visione e con lo stesso amore e rispetto dei suoi valori, cercando, nel mio piccolo, di portare sempre più in alto il nome della mia città. Sempre fiero ed orgoglioso di essere tifoso del mio Pescara”.

Fonte foto: Pescara calcio

Pubblicato da
Alessio Evangelista

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