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Pescara – Brescia, parola ai due tecnici

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Parlano Zeman e Marino

PESCARA – Dopo la pesante sconfitta interna del Pescara per mano del Brescia, i due tecnici, Zdenek Zeman e Pasquale Marino (tra l’altro ex di turno), hanno analizzato l’incontro.

Zdenek Zeman (allenatore Pescara): “A parte che abbiamo giocato quasi sempre noi, ma dobbiamo giocare per l’aggressività verso la porta avversaria, prendiamo gol perché facciamo errori e ne abbiamo fatti sia sul primo, sia sul secondo che sul terzo, è chiaro che se giochiamo solo con il possesso facendo girare la palla giochiamo con le squadre schierate e non riusciamo ad andare in contropiede, anche se qualche occasione l’abbiamo sfruttata, ma loro hanno avuto delle occasioni ed hanno fatto tre gol.

Abbiamo fatto degli errori, il ritmo è stato basso e poi il 60% del possesso palla è troppo loro hanno giocato poco e niente e quando gli sono capitate le occasioni ci hanno puniti, bisogna imparare. Continuo a dire che la squadra ha giocato ,ma ha fatto troppo possesso non giocando per far gol, così non si arriva, bisogna essere più veloci ed andare più in verticale, oggi è mancata la verticalizzazione, insieme alla velocità.

Coulibaly? Non ha giocato per tanto tempo per un problema al ginocchio ed oggi ha avuto anche degli altri problemi nel senso che ha sbagliato troppo e ci ha creato dei problemi. Una squadra che è sotto deve cercare di rimontare, sul secondo gol Perrotta si è fatto puntare, nella partita prima ha fatto un fallo da rigore e siccome ha poca esperienza oggi ha fatto puntare in porta, sono peccati di gioventù. Io penso che gli attaccanti vadano sulla palla, ma purtroppo non sono riuscite alcune occasioni come il colpo di testa e Pettinari giocava troppo fuori”.

Pasquale Marino (allenatore Brescia): “Si vorrebbe sempre attaccare e sempre giocare ma poi è ovvio che ci si deve confrontare con il valore degli avversari come il Pescara con cui si deve cercare di essere bravi a stare bene in campo e le opportunità per vincere, oggi c’è stato qualche episodio di pericolo nel primo tempo e ci ha detto bene perché abbiamo concesso qualche occasione a Mazzotta e qualche altra occasione all’inizio del secondo tempo per pareggiare.

Complessivamente abbiamo lasciato poche occasioni al Pescara che è una squadra che produce gioco e che anche nel primo tempo a sprazzi ha giocato molto bene con il calcio che fa il Pescara che è un calcio propositivo.

Oggi non è stato facile perché c’è stato molto equilibrio fino a quei 5’ in cui abbiamo fatto il 2-0 ed il 3-0, ci difendevamo con ordine concedendo pochi spazi e diciamo che il Pescara faceva la partita più di noi. È chiaro che il Pescara ha un gioco molto bello e se riesci a chiudere le corsie esterne ti ritrovi degli spazi centrali tra le linee si sanno muovere bene, fanno sempre giocate imprevedibili, hanno molta varietà con giocatori importanti. Devo fare i complimenti ai ragazzi che si sono applicati per limitare le giocate offensive di questa squadra che è una squadra forte che con il tempo riuscirà ad arrivare ad applicare il credo di Zeman.

Il gioco di Zeman è sempre fantasioso, se ti copri la testa ti scopri i piedi, per cui devi concedere sempre qualcosa, il calcio è fatto anche di episodi ed è chiaro che se subisci gol nei primi minuti la partita nasce in maniera diversa, però noi a parte di quello che abbiamo visto a Pescara dobbiamo guardare in casa nostra, io alleno il Brescia e devo guardare le situazioni positive che abbiamo creato e gli errori che abbiamo commesso”.

Pubblicato da
Francesco Rapino

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