PESCARA – Dopo il successo a suon di gol del Pescara sul Lecce, i due tecnici, Bepi Pillon e Fabio Liverani, hanno analizzato l’incontro vinto dal Delfino per 4-2.
“Avevo detto che dobbiamo migliorare, siamo una squadra che nella gestione della partita delle volte siamo carenti. Devo dire però che secondo me abbiamo fatto un primo tempo ad altissimo livello dove siamo andati meritatamente sul doppio vantaggio, abbiamo rischiato di segnare anche il terzo, quel gol alla fine ci è costato tanto a livello psicologico, poi siamo rientrati in campo un po’ timorosi, è stato bravo il Lecce che ha fatto un buon secondo tempo, hanno anche dei giocatori di grande forza fisica davanti, sul gioco aereo purtroppo noi qualche carenza ce l’abbiamo per struttura fisica perché non abbiamo fisicità, abbiamo sofferto i loro traversoni e abbiamo pareggiato. È normale che loro hanno tirato fuori la giocata dal cilindro, ma noi dopo abbiamo fatto il terzo e il quarto gol. Devo dire che è stata una bella partita con due squadre che amano giocare a calcio, sapevo che era una partita da gol e che ne potevamo prendere qualcuno, però penso che alla fine abbiamo anche meritato di vincere, soprattutto per quello che si è visto nel primo tempo.
La mia espulsione? Ero andato dal quarto uomo a dirgli che c’era un fallo per noi e lui mi ha cacciato dicendomi che ero andato fuori dall’area tecnica. Abbiamo bisogno di tutti chi entra fa gol, a Cosenza ha segnato Crecco, oggi Del Sole, tutti devono sentirsi dentro al di la delle scelte che io faccio, si gioca sempre in quattordici, perciò chi entra deve sempre aiutare la squadra e fare la differenza in modo positivo, vedo sempre dei ragazzi che entrano e ci aiutano. Del Sole? È un giocatore che ha queste giocate, già a Cosenza è stato messo dentro, ha avuto un percorso giusto: pian piano si è inserito nella squadra, pian piano sta prendendo il suo spazio, il percorso è quello giusto, non bisogna aver fretta, ha i colpi, però con calma.
È un campionato molto difficile questo, le partite sono difficili, anche a Cosenza è stata una partita molto tosta, molto dura, perciò non ci sono partite facili, tutte le partite sono delle guerre, le squadre sono attrezzate, giocano bene, sono allenate, quindi tutte le partite sono difficili. Per Palermo prepareremo la partita come abbiamo sempre fatto fino ad adesso, dal mio punto di vista non dobbiamo guardare la partita, dobbiamo giocare bene come abbiamo fatto nel primo tempo, essere sbarazzini, giocare la palla perché solo così si può arrivare al risultato, quando dobbiamo difenderci non sappiamo gestire la situazione, invece dobbiamo giocare come sappiamo fare e dobbiamo essere contenti di giocare. Ad esempio sul primo gol che abbiamo preso, al posto di uscire con la palla, bisognava darla in verticale, ci sono dei momenti in cui bisogna anche spazzare e non sempre uscire”.
“Sono sempre propenso a ragionare sulla prestazione globale, raramente mi fermo sugli episodi. Oggi è stata una partita dove il Pescara è partito molto forte, noi abbiamo concesso il primo gol un po’ da spettatori, nel secondo abbiamo perso la marcatura, dopodichè in un campo come questo, con la qualità di questa squadra, si poteva andare in difficoltà sul 2-0 nella terza partita in otto giorni, invece la squadra mi dà grandissima gioia, anche dal portiere continua a ricostruire, facciamo calcio, abbiamo fatto il 2-1, abbiamo avuto l’incrocio dei pali, in dieci abbiamo recuperato una partita e poi in nove avevamo concesso pochissimo. Sappiamo che dobbiamo crescere un po’ più sulla malizia, sul particolare e abbiamo invece concesso il 3-2 con poca malizia, con poca esperienza in chiusura sul piede del giocatore al quale per tutta la partita gli avevamo detto che è mancino. Ma questo noi lo mettiamo in preventivo perché noi abbiamo una squadra che ha delle cose positive, deve crescere su tante altre perché in serie B, a differenza della serie C, determinati errori puoi pagarli, ma è qualcosa che dobbiamo pagare per la nostra crescita. Però io esco con molte più certezze da questa partita che incertezze.
Il Pescara ha dei valori tecnici, di qualità, la classifica lo dimostra, ed è normale poter soffrire, si può soffrire ma non si possono prendere i gol da spettatori, su questo noi dobbiamo migliorare. Però nei 90 minuti io faccio fatica a trovare delle cose negative per la mia squadra: venire a Pescara, subire un’espulsione, rimanere comunque con due attaccanti, andarla a riprendere su questo campo, dopo il 2-2 in dieci credo che non abbiamo sofferto, in nove fino alla magia, ma penso che ci sia stato un errore nostro, abbiamo mantenuto.
Se vediamo la qualità del Pescara è preventivabile andare in difficoltà, ma prendiamo gol troppo facilmente, qui c’è una medicina sola che è il lavoro. Ci si scorda da dove veniamo ed il cammino che si vuole fare per dove si vuole arrivare. Però abbiamo 16 punti, abbiamo incontrato tutte le squadre della parte alta della classifica, abbiamo fatto un percorso, alla fine del girone di andata vedremo cosa abbiamo fatto di punti e cosa abbiamo fatto di prestazioni, oggi sappiamo che come prestazione non abbiamo sbagliato mai in maniera totale. Se partiamo sapendo che siamo una neopromossa abbiamo grandi margini di miglioramento”.
L'Opinionista © 2008 - 2024 - Abruzzonews supplemento a L'Opinionista Giornale Online
reg. tribunale Pescara n.08/2008 - iscrizione al ROC n°17982 - P.iva 01873660680
Informazione Abruzzo: chi siamo, contatta la Redazione, pubblicità, archivio notizie, privacy e policy cookie
SOCIAL: Facebook - Twitter