PESCARA – Viste le numerose defezioni nel reparto arretrato, il Pescara corre ai ripari acquistando lo svincolato Souleymane Diamoutene, che già aveva vestito la casacca biancazzurra nel 2011. Queste sono le prime parole del maliano appena tornato in riva all’Adriatico:
“Quando ho lasciato il Pescara non me ne sono mai andato con il cuore. Chi conosce la mia storia sa che io sono sempre stato tifoso della squadra con cui ho giocato, quindi dall’anno scorso mi sono sempre sentito con il mister e con il presidente e quindi quando mi è capitata questa offerta sono tornato volentieri qui a Pescara. la settimana scorsa stavo per firmare con un’altra squadra ed ho ricevuto l’offerta del presidente del Pescara, ho lasciato tutto ed ho accettato subito.
Ho tantissima voglia di rimettermi in gioco, di fare, ho avuto un po’ di problemi in passato ma non voglio tornare indietro, sono straconvinto che tornerò il giocatore che tutti avevano conosciuto. Ci sono alcune partite in cui il rischio è molto alto, sono stato anche all’estero, ho avuto anche dei problemi ma ringrazio Dio che poi ho avuto la cittadinanza. Questa possibilità me la voglio tenere stretta e me la voglio sudare. Fisicamente sto bene, in questi ultimi mesi non mi sono mai fermato. Sono un difensore che preferisce molto la squadra, facciamo un calcio offensivo, se prendiamo gol la colpa è di tutti. Si gioca in undici, quindi cerco sempre di dare una mano alla squadra sia dentro che fuori.
Ho giocato insieme ad Oddo a Lecce e si vedeva che aveva delle idee tattiche, sapeva sempre come mettersi in campo. Il lavoro paga sempre, ci vuole fortuna, ma se si lavora i risultati si vedono sempre in campo. Speriamo di salire in serie A anche perché il mister è di Pescara e sarebbe una cosa bellissima. Ultimamente non gira bene, ma noi non ci dobbiamo abbattere, dobbiamo continuare a lavorare e vediamo che cosa succede domenica. Sono arrivato in una squadra organizzata, una squadra già fatta, quindi cerco di inserirmi pian piano. Sono sereno, cerco sempre di dare una mano alla squadra anche se dovessi andare in panchina o in tribuna. Pescara è una città molto bella, si mangia bene, le persone sono molto calorose, ci tengono alla squadra, si vive bene. Mi sono trovato bene e spero che continui ad essere così”.