L’attività investigativa non si è fermata ed ha permesso di ricondurre al B. la responsabilità di altri tre episodi di furto aggravato su auto e di due episodi di indebito utilizzo di carte di credito con prelievo fraudolento di denaro contante. Nei confronti del predetto, pertanto, la locale Procura della Repubblica (P.M. d.ssa Barbara Del Bono), sulla base delle risultanze prospettate dagli investigatori, ha inoltrato richiesta di misura cautelare. Il G.I.P. del Tribunale (dr. Nicola Colantonio), condividendo l’impostazione accusatoria, ritenendo sussistente la pericolosità sociale dell’indagato, e per evitare ulteriore reiterazione delle condotte delittuose, ha disposto nei suoi confronti l’applicazione della misura della custodia cautelare in carcere.
Prima di portarlo in carcere, tuttavia, gli investigatori hanno nuovamente perquisito il B., trovandogli addosso tre frammenti di ceramica provenienti da candele di accensione per motori a scoppio. Tali frammenti sono solitamente usati dagli scassinatori per rompere i vetri delle autovetture; un chiaro indizio del mancato “ravvedimento” del B. Anche in auto e presso la sua abitazione, è stata recuperata altra refurtiva. Infatti, sono stati sequestrati 28 tra borselli e portafogli; 14 borse da donna di varie marche; uno zaino di colore nero; quindici cover per telefoni cellulari; dieci paia di occhiali da solo; un registratore vocale; un lettore MP3 marca; sei calcolatrici; un telecomando per cancelli; una cuffia stereo; due Power Bank; diciassette chiavi USB; sei SD CARD; una chiave per distributori automatici; un portachiavi; una chiave di autovettura. Anche in questo caso, come avvenuto dopo il sequestro del 16 luglio u.s., la Squadra Mobile si attiverà per restituire la refurtiva ai legittimi proprietari.
Gli investigatori hanno anche sequestrato diversi grimaldelli ed arnesi atti allo scasso, tra cui una tronchesi, una forbice da elettricista e undici così detti “spadini”. Trattasi di arnesi idonei allo scasso meno “tecnologici”, ma non meno efficaci dei due disturbatori di frequenza che erano stato sequestrati a luglio.
A conclusione dell’attività investigativa, oltre all’esecuzione della custodia cautelare in carcere, il B. è stato denunciato e dovrà rispondere per l’ennesima volta di ricettazione e possesso ingiustificato di arnesi da scasso.
Le persone che negli ultimi mesi hanno subito furti sulle proprie autovetture possono recarsi in Questura, negli uffici della Squadra Mobile, per il riconoscimento e la restituzione degli oggetti.
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