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Pescara, Carrozzine Determinate: “il sindaco risponda agli alunni della Antonelli”

da Redazione

Claudio Ferrante ricorda il percorso svolto dai ragazzi su  barriere culturali e architettoniche e sottolinea che le loro richieste per migliorare l’accessibilità della città non hanno avuto risposta

PESCARA – La III G e la II H della scuola Media Luigi Antonelli di Pescara hanno svolto nel mese di novembre 2018 un importante percorso di accrescimento culturale con l’associazione Carrozzine Determinate, parlando di felicità, barriere culturali, barriere architettoniche, provando a vivere, la discriminazione e la violazione dei diritti umani sulla propria pelle.

Hanno affrontato la prova empatica sfidando freddo e pioggia in sedia a rotelle e non è stato necessario allontanarsi troppo dalla sede scolastica per scovare un coacervo di barriere architettoniche.

Marciapiedi stretti, scivoli inesistenti, cassonetti per l’immondizia posizionati in modo irregolare hanno determinato i ragazzi a scrivere una lettera raccomandata al Sindaco Alessandrini chiedendo delle risposte.

I ragazzi hanno chiesto che vengano spostati i cassonetti dell’immondizia posti sopra il marciapiede di via Virgilio perché impediscono il passaggio delle persone in carrozzina e che sia reso accessibile l’ingresso al Parco Ex Caserma Cocco posto di fronte alla loro scuola.

Oggi ci chiediamo che politica è quella che non risponde ai giovanissimi della propria città, a coloro che sono il futuro della società, che smorza gli entusiasmi e delude le aspettative dei prossimi cittadini di Pescara.

L’associazione Carrozzine Determinate chiede fermamente al Sindaco di dimostrare a questi ragazzi che una civiltà esiste, che insieme si può migliorare attraverso il confronto e il dialogo. Questi ragazzi meritano una risposta.

 Al Sindaco Alessandrini chiediamo quale rettitudine, quale empatia, quale sentinella della civiltà si cela dietro il suo silenzio. Il primo cittadino dovrebbe sentirsi onorato di fronte alla sensibilità dimostrata da questi ragazzi che lui stesso ha invitato in Comune due anni prima per parlare di una città per tutti nel progetto LA SOLIDARIETÀ FA SPORT. Lo stesso sindaco si è seduto in carrozzina il 14 gennaio 2015 provando l’esperienza empatica sulla propria pelle.

E allora rispondere a questi ragazzi, confrontarsi con loro dovrebbe essere una priorità, un onore nonché un obbligo!!

 

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