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Pescara, il caso artigiani piazza Muzii in Consiglio comunale

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Il consigliere comunale D’Incecco ricorda il ‘caso’  dei 23 box del primo piano del mercato coperto di piazza Muzii .Le assegnazioni ,che risalgono al 2010  e sono state confermate per  tre volte,potrebbero essere revocate

PESCARA – Il Vicecapogruppo di Forza Italia Vincenzo D’Incecco rende note le ultime determinazioni della giunta Alessandrini in merito alla vicenda dei 23 artigiani legittimi assegnatari dei box al primo piano del mercato coperto di piazza Muzii.  Infatti la giunta ha approvato una delibera con cui ha scaricato sul Consiglio la responsabilità di un provvedimento di revoca di tali assegnazioni che, inevitabilmente, verrà impugnato aprendo un contenzioso per il Comune i cui costi ricadranno sulla città.

“Dopo l’ultima seduta della Commissione Commercio, lo scorso 20 febbraio, pensavamo di essere giunti a una definizione della vicenda – ha ricordato il Vicecapogruppo D’Incecco -. L’assessore Cuzzi, presente alla riunione, dinanzi a una delegazione dei 23 legittimi assegnatari dei box, ha ribadito la volontà di revocare le assegnazioni, seppur legittime. Una decisione dettata, a suo dire, da un mutare del mercato che oggi nella zona richiede attività di food and beverage anziché box per la vendita di prodotti artigianali.

A tal proposito l’assessore Cuzzi e il Presidente Giampietro si sono pure ‘rimangiati’ la conferenza stampa in cui avevano annunciato lo stop al rilascio di nuove autorizzazioni per food and beverage in tutta la zona del mercato, sino a corso Umberto, per calmierare i problemi di ordine pubblico che già oggi si verificano: il Presidente Giampietro, nel merito, ha corretto il tiro affermando che lo stop si riferiva solo ai ‘cicchettari’ ossia ai locali che si occupano del dopocena vendendo cicchetti a uno o due euro, ma non alle attività di ristorazione.

E per farsi forza delle sue ragioni, l’assessore Cuzzi si è fatto sostenere dall’avvocatura comunale la quale, in Commissione, ha affermato che effettivamente la giunta può revocare la precedente legittima assegnazione dei box, purchè dia contezza nella delibera ‘delle motivazioni sopraggiunte in merito all’interesse pubblico che giustifichino quella revoca’, ma in questo caso l’interesse pubblico deve poggiare su solide fondamenta giuridiche inoppugnabili e dimostrabili, non si possono revocare quelle assegnazioni solo sulla base di chiacchiere od opinioni personali. La nostra tesi, in quella sede, è stata che se l’assessore Cuzzi stava ritardando in maniera tanto plateale lo sfratto degli artigiani era perché non sapeva come giustificare il provvedimento di revoca di assegnazioni avvenute addirittura nel 2010 e confermate per ben tre volte, l’ultima delle quali nel 2016.

E oggi la nostra tesi è stata pienamente confermata: la giunta Alessandrini ha infatti approvato una delibera inerente la vicenda dei 23 box del primo piano del mercato coperto di piazza Muzii nella quale, per l’ennesima volta, fornisce delle ‘linee di indirizzo’. Ovvero, in una lunga premessa, la giunta, sposando la relazione firmata non dal dirigente effettivo Gaetano Silverii, ma dal suo vicario Marco Molisani, ricorda che i lavori di pedonalizzazione della piazza del Mercato, hanno ridefinito il ruolo e la vocazione della stessa, evidenziando ‘la possibile inadeguatezza delle precedenti scelte inerenti la destinazione del primo piano del mercato ad attività esclusivamente artigianali per il rischio di consegnare quella quota di struttura a un sostanziale insuccesso, esponendo gli operatori privati a un impegno finanziario di rilevante impatto e di dubbio risultato’, in altre parole la giunta Alessandrini impedisce agli imprenditori di assumersi l’onere del ‘rischio di impresa’.

E secondo la stessa giunta, tutto ciò ‘impone una riflessione e una rimeditazione delle scelte nel nome dell’interesse pubblico’, considerando anche che, a detta loro, ‘agli operatori utilmente collocati in graduatoria, in quanto non titolari di concessione, non dovrebbe riconoscersi neanche l’interesse legittimo all’esercizio dell’attività in altra zona’. A fronte di queste forti convinzioni, ci saremmo aspettati l’atto finale, ossia la delibera di revoca delle concessioni, e invece no.

Evidentemente quelle ragioni non sono poi così forti se la giunta Alessandrini ha deciso di lavarsi le mani della vicenda e infatti nell’atto approvato ha impartito alle strutture comunali, ovvero ai dirigenti, ‘linee di indirizzo volte a valutare la possibilità di elaborare un percorso per l’utilizzo alternativo del primo piano del mercato di piazza Muzii, previa sclassificazione di quella parte della struttura e suo mutamento in patrimonio disponibile’. Tradotto: i dirigenti ora dovranno redigere una nuova delibera per sclassificare i 23 box e farli tornare nel patrimonio disponibile del Comune, togliendoli ai 23 legittimi assegnatari. Tuttavia tale delibera diventa competenza del Consiglio comunale, non della giunta né tantomeno dei dirigenti. Solo dopo il voto del Consiglio, che quindi si assumerà la responsabilità personale di una delibera che determinerà sicuramente conseguenze giuridiche, i dirigenti predisporranno un nuovo bando per adibire quei box alla vendita e somministrazione di food and beverage con affidamento a ‘soggetto imprenditoriale idoneo’.

Dinanzi a questo machiavellico capolavoro pilatesco – ha aggiunto il Vicecapogruppo D’Incecco – ora aspettiamo che la delibera arrivi in Consiglio comunale e su essa chiederemo il voto palese per appello nominale in modo che gli artigiani possano ben individuare chi ha deciso di togliere loro una postazione di lavoro cui avevano legittimo diritto avendo partecipato a un regolare bando che si erano legalmente aggiudicati ben otto anni fa”.

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