Stamattina manifestazione di protesta contro i tagli sociali: associazioni e istituzioni uniti in piazza per rivendicare gli stessi diritti
PESCARA- “Figli di un Dio minore”,”Non fiori ma il ripristino dei diritti”,”olocausto silenzioso dei disabili”, “chi nega i diritti cancella le persone” questi gli slogan scritti sugli striscioni che hanno sfilato stamane nel capoluogo adriatico per rivendicare il diritto ad una vita dignitosa; una richiesta paradossale nel ventunesimo secolo eppure necessaria!
Il lungo corteo partito dalla chiesa Sant’Andrea per giungere alla Prefettura ha manifestato le proprie preoccupazioni sui tagli che la manovra finanziaria opera ai fondi destinati al sociale ripercuotendosi sull’assistenza destinata alle persone con disabilità e sull’abbattimento delle barriere architettoniche.
Coordinati dal Presidente dell’associazione Carrozzine Determinate Abruzzo, Claudio Ferrante 52 sedie a rotelle accompagnate dai familiari, ciechi, persone portatrici di handicap psichici con velette sulla testa, necrologi sulle maglie, un carro funebre con all’interno una carrozzina vuota, cartelli, carrozzine vuote con sopra i nomi di chi per la grave patologia di cui soffrono, non poteva esserci, la banda che intona un canto funebre, i gonfaloni delle città di Montesilvano e Francavilla al Mare hanno celebrato i “funerali di pensione di invalidità e indennità di accompagnamento” e hanno incontrato il Prefetto Vincenzo D’Antuono cui è stato chiesto aiuto e consegnato una lettera destinata al Presidente della Repubblica.
Nei loro occhi la paura di essere dimenticati e la forza di lottare perché questo non avvenga, sostenuti anche dalle altre associazioni che si occupano di disabilità e dalle rappresentanze politiche come il deputato abruzzese del Pd Vittoria D’Incecco vestita a lutto, il consigliere Regionale del Pdl Nicoletta Verì, l’assessore provinciale alle politiche sociali Valter Cozzi, il segretario regionale del Pd Silvio Paolucci, i consiglieri regionali Marinella Sclocco con tanto di cartello al collo e Valter Caporale, il segretario provinciale della Cgil, Paolo Castellucci e Marco Fars in rapresentanza di Rifondazione Comunista.
Il consigliere Verì, con tutta la V commissione Sanità della Regione Abruzzo, ha partecipato all’incontro con il Prefetto e ha comunicato che nei prossimi giorni sarà istituita una commissione ad hoc per affrontare il problema.
Il fatto che in piazza ci siano rappresentanti anche della maggioranza vuol dire che la sensibilità c’è. Quello che chiediamo è che la portino a Roma. In Abruzzo i tagli già ci sono stati e sono stati tolti 7 milioni di euro ai finanziamenti destinati al sociale. Non è una situazione tollerabile, non possono essere tolti i 400 euro di accompagnamento a chi già non riesce a farcela con il poco che gli viene dato.
afferma la Consigliera regionale Sclocco proseguendo che si intuiva la disattenzione del Governo nazionale verso il problema della disabilità:
Non si poteva pensare che passasse inosservata, una manovra che uccide i diritti delle categorie svantaggiate . Come spesso ho evidenziato, anche in tempi non sospetti in Regione non si è approvato un Piano Sociale capace di incontrare i veri bisogni delle famiglie che vivono il dramma della disabilità, della non autosufficienza e del disagio sociale. Al contrario, essendo stato , solo in parte, migliorato grazie agli emendamenti del PD, resta non efficace alla voce risorse. Pesanti tagli e mancati trasferimenti produrranno l’interruzione dei servizi sinora erogati.
Le cooperative si vedranno costrette a chiudere per mancanza di una dotazione finanziaria tale da consentire il pagamento degli stipendi degli operatori. In un momento di grande crisi economica un Paese civile, una Regione attenta ai suoi cittadini, dovrebbe investire e non tagliare sul sociale
La mobilitazione è contro la Manovra
scellerata del Governo che va a colpire chi già è al di sotto della povertà. Si chiede la compartecipazione a chi ha un Isee pari a zero e che deve, di contro, spendere 5 euro l’ora per l’assistenza domiciliare che è già sparita con i vecchi tagli regionali. Gli Ilea sono bloccati e solo il 3% dei disabili ha un lavoro. A fronte di una disoccupazione nel Paese dell’11%, il 97% di questo è costituito da persone portatrici di handicap.
afferma Ferrante
Secondo le notizie che fino ad ora sono arrivate la nuova Finanziaria infatti viola gli articoli 3 e 38 della Costituzione oltre che il trattato internazionale della disabilità legge nazionale dal 2009, come puntualizza Ferrante.
Con la manovra andrebbero tolti 25 dei 44 miliardi di euro destinati ai disabili, ma la notizia è il taglio del contributo di solidarietà ai calciatori .Togliere accompagnamenti e pensioni di invalidità significa ucciderci e con noi chi si ogni giorno lotta per noi.
sottolinea Camillo Gelsumini, disabile e presidente della Uildm di Pescara. Gelsumini si riferisce alle madri, alle mogli, alle figlie che spesso sono costrette a lasciare il lavoro per occuparsi dei cari non autonomi, quando verranno a mancare non avranno più nessuno che si occuperà di loro.
Anche l’amministrazione comunale di Pescara ha preso parte alla manifestazione indetta dalle Associazioni dei diversamente abili per solidarietà
a conferma dell’impegno che da due anni e mezzo stiamo dimostrando ogni giorno, concretamente, accanto a tutti i cittadini, ricordando che già nello scorso bilancio, a fronte di una netta riduzione dei trasferimenti dallo Stato, il nostro governo cittadino ha lasciato immutato il budget per il sociale, con investimenti per 10milioni di euro, aumentando la propria quota di partecipazione.
Non solo: a inizio estate con la Provincia e la Prefettura abbiamo anche stipulato una convenzione ad hoc per la rivisitazione dell’assetto urbanistico di piazza Italia, teso all’abbattimento delle barriere architettoniche, un progetto che i nostri uffici tecnici stanno predisponendo, contemperando le varie esigenze del territorio e che verrà concordato sempre con le organizzazioni dei diversamente abili.
come ha detto l’assessore Cerolini continuando a specificare che :
stiamo ancora spulciando tra le righe della finanziaria per individuare l’eventuale presenza di tali tagli, ma ovviamente comprendiamo i timori e le paure di quei cittadini che ogni giorno si trovano a fare i conti con mille difficoltà, anche solo per uscire di casa, a causa di una qualunque disabilità e che guardano con perplessità a un complesso strumento economico che potrebbe determinare anche solo la riduzione di qualche servizio a discapito degli utenti deboli.