PESCARA – Si è svolta ieri a Pescara la celebrazione della Giornata della Memoria alla presenza delle massime autorità cittadine, tra cui il sindaco Albore Mascia, il Prefetto di Pescara Vincenzo D’Antuono, il Presidente del Consiglio regionale Nazario Pagano, il Presidente della Provincia di Pescara Guerino Testa, lo storico Marco Patricelli, autore del volume ‘Mio padre volontario ad Auschwitz’ ,che per primo ha consentito di riscoprire la figura dell’eroe polacco Pilecki, il viceambasciatore della Repubblica di Polonia Wojciek Unolt, il dottor Krzysztof Olszewski dell’Università ‘Copernico’ di Torun, il professor Piotr Gajewski dell’Istituto Nazionale della Memoria di Varsavia, il professor Giordano Bruno Guerri, promotore della manifestazione, e l’abate generale di Pescara Don Giuseppe Natoli. Presenti anche gli studenti del liceo ‘Marconi’, del Liceo ‘D’Annunzio’ con la preside Luciana Vecchi, il liceo scientifico ‘Da Vinci’, l’Istituto Industriale ‘Volta’, la dirigente del secondo circolo Maria Grazia Santilli e la dirigente della scuola media Antonelli Grillantini.
Pescara ha scelto di dedicare la celebrazione della Giornata della Memoria alla figura speciale di un eroe, Witold Pilecki, l’unico ‘volontario’ di Auschwitz, l’uomo che si fece internare per scoprire cosa accadeva in quel ‘campo’ e che per primo rivelò al mondo la ‘fabbrica della morte’. Un uomo che per tanto tempo il mondo ha ignorato e che invece è stato il ‘più coraggioso dei coraggiosi’, meritando anche la Medaglia dei Giusti e grazie al quale si potrà continuare a tramandare la storia di quegli uomini e quelle donne, vittime della follia umana, che pure sino all’ultimo hanno difeso i valori che la Shoah ha tentato, senza riuscirci, di soffocare.
Ha ricordato il sindaco Albore Mascia:
la ‘Giornata della memoria’ è stata istituita dal nostro Parlamento nel 2000, aderendo in tal modo alla proposta internazionale di dichiarare il 27 gennaio, data che ricorda il giorno del lontano 1945 quando furono aperti i cancelli di Auschwitz, come momento di commemorazione delle vittime dell’Olocausto e di tutti coloro che si sono strenuamente opposti al progetto di sterminio e, a rischio della propria vita, hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati .
Quest’anno la città di Pescara ha deciso di celebrare il Giorno della Memoria con un evento di grandissimo rilievo, che ha ricevuto l’Alto patrocinio del Presidente della Repubblica, dei Ministeri degli Affari Esteri e per i Beni e le Attività culturali, delle Ambasciate di Polonia e della Repubblica Federale di Germania, nonché il riconoscimento del Museo di Auschwitz. Per la prima volta in Italia, e quasi sicuramente in Europa, oggi abbiamo deciso di ricordare la figura del capitano di cavalleria polacco Witold Pilecki, l’uomo che per primo ha rivelato al mondo gli orrori di Auschwitz. E’ stato infatti Pilecki che, nel novembre del 1940, riuscì a far filtrare dal lager un dettagliato rapporto che, via Stoccolma, arrivò a Londra nel marzo del 1941 e informò gli Alleati su quanto accadeva nella ‘fabbrica dello sterminio’. E per raggiungere il suo fine, Pilecki addirittura si fece arrestare di proposito dai tedeschi nel settembre del 1940, secondo una missione segreta da lui studiata a tavolino. E’ stato l’unico ‘volontario’ ad Auschwitz della storia, ha rischiato la vita ogni ora, per quasi mille giorni, prima della sua avventurosa evasione dal lager.
E proviamo a riflettere sul coraggio – ha detto ancora il sindaco Albore Mascia rivolgendosi agli studenti -, sulla sete di verità, sull’altruismo, ma forse è più giusto parlare di vero e proprio eroismo, di una persona che decide spontaneamente di entrare in un luogo in cui le probabilità di sopravvivere sono praticamente pari allo zero, un luogo di distruzione, di annientamento fisico e psicologico, per consentire al mondo di prendere coscienza delle atrocità perpetrate nei lager nazisti. Le vicende della sua vita e della sua fine tragica, hanno fatto sì che il fondamentale contributo di Pilecki, definito il ‘più coraggioso tra i coraggiosi’, fosse cancellato dalla storia di un regime che lo condannò a morte e tentò di farne sparire persino la memoria. Pilecki fu un tenace e strenuo combattente di ogni tipo di totalitarismo, sia di quello nazista che comunista, tanto che una volta finita la guerra tornò in Polonia, dove creò una rete di resistenza contro la sovietizzazione del suo paese e dove, una volta scoperto dalla polizia segreta, venne arrestato, torturato e processato come ‘nemico del popolo’.
E alla cerimonia odierna avrebbe dovuto prendere parte anche Andrzej Pilecki, figlio ottantenne dell’eroe polacco, bloccato all’ultimo momento da un problema di salute incompatibile con il viaggio in aereo.
Dopo i saluti istituzionali del prefetto D’Antuono e del Presidente Pagano, ha preso la parola il vice ambasciatore Unolt:
“La Giornata della Memoria è stata istituita per ricordare la tragedia della Shoah, la tragedia dello sterminio del 3° Reich e coloro che pure hanno avuto il coraggio di opporsi, spesso a rischio della propria vita. E la figura di Witold Pilecki è senza dubbio di assoluta eccezionalità per il coraggio e per quanto è riuscito a fare, una figura emblematica. Attraverso Pilecki oggi rendiamo giustizia al ricordo di tutti gli ebrei perseguitati dalla follia nazista, Pilecki rappresenta quei 6.250 cittadini polacchi insigniti della Medaglia dei Giusti e oggi Pilecki non è più solo un eroe nazionale polacco, ma se è stato scelto dal Comune di Pescara come figura emblematica è perché è visto come portatore e difensore di quei valori essenziali su cui si fonda la civiltà europea, come il rispetto dell’uomo, della libertà individuale, valori che nell’epoca dei due totalitarismi e con la Shoah sono stati cancellati.
Dopo l’intervento del Presidente della Provincia Guerino Testa è stato proiettato un filmato inviato dal giornalista Rai Roberto Olla, con interviste ai sopravvissuti al campo di Auschwitz, seguiti dall’intervento del giornalista e storico Marco Patricelli con la successiva proiezione di un filmato di sei minuti che solo con immagini e musiche ha ricostruito la vita di Pilecki. E dopo gli interventi del dottor Krzysztof Olszewski dell’Università ‘Copernico’ di Torun e del professor Piotr Gajewski dell’Istituto Nazionale della Memoria di Varsavia, che hanno portato il saluto dei figli di Pilecki, il sindaco Albore Mascia ha consegnato i riconoscimenti e le targhe commemorative.
La chiusura della manifestazione è stata affidata al professor Giordano Bruno Guerri:
la conoscenza del passato è fondamentale per capire il presente e per progettare e migliorare il futuro: per tale ragione è importante la ‘Giornata della Memoria’, per portare avanti la battaglia contro ogni forma di razzismo, un fenomeno orribile, difficile da estirpare, spesso all’origine di guerre e conflitti, e pensiamo che ancora oggi sono in corso ben 500 guerre quasi tutte generate da motivi razziali. Oggi Pescara ha ospitato una cerimonia eccezionale, scelta anche per la diretta satellitare dal TgSky News tra cento iniziative promosse in tutto il paese, segno dell’importanza della scelta dell’amministrazione che ha di fatto celebrato l’unione tra due popoli, quello italiano e quello polacco.