PESCARA – L’assessore alle Politiche sociali Cerolini,dopo aver avuto un briefing con l’ingegner Salvati, ha reso noto che sono iniziate ieri mattina le operazioni di riparazione della parete sfondata all’interno del Centro sociale di via Arapietra, situata in alcuni locali all’interno del cantiere della Casa di riposo chiusa dal 2004. Gli operai del Comune, dopo il furto del computer registrato nella struttura, sono intervenuti sul posto prendendo le misure necessarie per la realizzazione di sbarre di ferro e per l’installazione di una paretina blindata, capace di scongiurare ulteriori incursioni e proteggere utenti e famiglie nell’attesa di riavviare, entro pochi mesi i lavori di riqualificazione della stessa Casa di riposo.Cerolini ha ricordato :
il Centro sociale ha sempre condiviso degli spazi con la Casa di riposo di via Arapietra, dove sino al 2004 esisteva addirittura una porta che consentiva il passaggio diretto degli anziani dalla struttura d’accoglienza al Centro gestito dalla cooperativa Il Germoglio. Con l’avvio del cantiere quel passaggio diretto è stato momentaneamente chiuso con la realizzazione di una parete leggera in cartongesso, in attesa della sua riattivazione, che avrebbe dovuto coincidere con la riapertura agli ospiti della Casa stessa, in teoria entro un anno dall’inizio dei lavori, oggi divenuti già sei anni.
E dal quel momento, come più volte ci hanno riferito e hanno denunciato i responsabili della cooperativa, è iniziato l’inferno per il Centro sociale: il cantiere, a detta degli operatori e come ritroviamo in numerosi verbali di sopralluoghi effettuati dalle Forze dell’Ordine, è sempre stato ‘penetrabile’ da extracomunitari e utenti che vivono in condizioni di disagio perché fanno uso di sostanze stupefacenti, cittadini senzatetto che hanno trasformato quel cantiere nella propria dimora. E già più volte il Centro ha subito piccoli furti, compresa l’asportazione di un televisore, oltre che atti vandalici, grazie alla possibilità di scavalcare una piccola recinzione che dava accesso nei locali della struttura frequentata da tanti anziani.
Visto il ripetersi dei furti e degli atti vandalici il Comune ha deciso di tamponare la situazione. Ha detto ancora l’assessore:
stamane gli operai sono tornati in via Arapietra per prendere le misure della parete sfondata e dove ora, entro pochi giorni, posizioneremo le sbarre e una doppia porta di ferro per ‘blindare’ i locali del centro sociale, nell’attesa di definire la gara per il terzo lotto delle opere di riqualificazione della Casa di riposo, definizione attesa per fine anno. Il nostro obiettivo ora dev’essere quello di garantire la massima sicurezza degli anziani che frequentano il Centro sociale e tutelare la stessa area di cantiere impedendo l’ingresso di quegli estranei che in sei anni ne hanno fatto il proprio bivacco.