Antonelli ,D’Incecco e Testa porteranno avanti 850 emendamenti alla delibera istitutiva del mercato per extracomunitari sotto il tunnel della stazione ferroviaria
PESCARA – Il Capogruppo e il Vicecapogruppo di Forza Italia al Comune di Pescara Marcello Antonelli e Vincenzo D’Incecco, e il Capogruppo della lista Pescara in Testa, Guerino Testa, sono intervenuti oggi in Consiglio comunale nel dibattito sulla delibera di variante al Piano regolatore, necessaria per consentire l’installazione del mercatino etnico sotto il tunnel della stazione ferroviaria.
Gli esponenti di centrodestra hanno ribadito alcune considerazioni
si intende spendere 250mila euro di soldi pubblici per un mercatino etnico in cui, per vent’anni, si è venduta merce considerata ‘corpo del reato’, come si ricorda nella stessa delibera portata oggi in aula
la gestione del mercatino verrà affidata a un’associazione facendo riferimento a una norma regionale che però regolamenta non mercatini etnici permanenti, ma mercatini temporanei dell’antiquariato e del collezionismo
l’opera mira non a dare una possibilità di lavoro ad ambulanti stranieri, ma piuttosto a ricreare un ghetto nel cuore della città dove a breve ricomincerà il commercio di merce contraffatta
la delibera istitutiva di quel mercato per extracomunitari è una presa in giro per tutti i pescaresi
“La lettura approfondita della delibera – ha detto in aula il Vicecapogruppo D’Incecco – ci ha permesso di far emergere ulteriori assurdità contenute nel documento che confermano il nostro parere assolutamente contrario rispetto al provvedimento. Partiamo dalle premesse, nelle quali si ricorda che nel mercato smantellato erano posti in vendita oggetti che ‘costituivano corpo del reato’, ammettendo la presenza, in quella struttura, di un mercato illegale di merce contraffatta.
Quindi il sindaco Alessandrini, da un lato conferma la bontà e la necessità di smantellare un mercato abusivo, dall’altro però dice di voler spendere 250mila euro per ricostituire quello stesso mercato, semplicemente spostato di qualche metro e, addirittura, riservandogli uno spazio al coperto, in modo da poter lavorare ‘meglio’.
Non basta: sempre nella delibera il sindaco annuncia di voler affidare la gestione del mercato a un’Associazione ‘come previsto nella normativa regionale’. La norma cui fa riferimento è l’articolo 32 della legge 30 del 30 agosto 2016, la quale consente l’affidamento a soggetti pubblici e ad associazioni della gestione di mercatini d’antiquariato, collezionismo e artigianato.
E qui la nostra sorpresa, perché non sapevamo che sotto il tunnel della ferrovia sarebbe stato localizzato un mercato dell’antiquariato dove trovare tavoli Luigi XIV. A questo punto è evidente che il sindaco Alessandrini, al solo fine di garantirsi un precario equilibrio politico in seno alla sua maggioranza, sta portando avanti una delibera che non ha le gambe per camminare, e soprattutto lede la dignità di tutti gli ambulanti muniti di licenza che ogni giorno lottano, pagando le tasse, per riportare il pane a casa”.
“Ribadiamo la nostra contrarietà al provvedimento, specie dopo aver sentito esponenti della maggioranza sostenere in aula che quel mercatino va sostenuto per spirito di solidarietà e di accoglienza nei confronti degli extracomunitari – hanno affermato i Capigruppo Antonelli e Testa -.
A questo punto facciamo una proposta provocatoria: anziché spendere inutilmente 250mila euro per attrezzare il tunnel ferroviario, devolviamo quei soldi alla comunità straniera come reddito di cittadinanza. In questo caso solidarietà e accoglienza non c’entrano nulla: creare un ghetto sotto il tunnel ferroviario non significa ‘dare un’opportunità di lavoro’.
La localizzazione è sbagliata, se il provvedimento dovesse passare ci accorgeremo tra pochi mesi di aver buttato alle ortiche 250mila euro pubblici perché è chiaro che 130 famiglie non riusciranno a campare vendendo elefantini e maschere etniche e subito quel sito tornerà a essere il luogo della merce contraffatta. Se vogliamo dare veramente un’occasione di lavoro agli ambulanti extracomunitari muniti di licenza, integriamoli nei nostri mercati rionali.
È chiaro che il sindaco Alessandrini si assumerà una grave responsabilità anche in termini di sicurezza ponendo quel mercato in un tunnel ferroviario, responsabilità di cui sarà chiamato a rispondere. Avevamo proposto una sospensiva alla delibera, che peraltro impegnando somme del 2016 a nostro giudizio non poteva essere approvata prima della ratifica del consuntivo.
Ovviamente la maggioranza ha bocciato quella sospensiva, che invece poteva essere anche l’occasione per un’ulteriore riflessione all’insegna del buon senso. E non essendo noi convinti delle motivazioni addotte dalla maggioranza scriveremo ai Revisori dei Conti perché a nostro giudizio quelle somme in questa fase non sono spendibili. Giovedì torneremo in aula con i nostri 850 emendamenti contro un provvedimento scellerato”.