PESCARA –
La cerimonia si è aperta con lo schieramento del Reparto di Formazione e dei Labari delle Asso
Ha sottolineato il sindaco Albore Mascia:
la ricorrenza odierna
rinnova ogni anno il dolore per la ferita inferta alla nostra nazione il 12 novembre del 2003 quando sono stati uccisi in Iraq 12 Carabinieri, 5 militari dell’Esercito e due civili, oltre ai venti Carabinieri feriti. L’appuntamento odierno rappresenta per noi tutti l’occasione per tributare ai coraggiosi uomini del nostro contingente in Iraq e ai loro familiari il doveroso riconoscimento delle Istituzioni e della collettività, in termini di gratitudine per il servizio reso alla Patria e di cordoglio per la tragica scomparsa. Come ogni anno, al cospetto del monumento che l’amministrazione comunale ha dedicato agli eroi di Nassiriya per mantenerne vivido il ricordo nelle generazioni future, con un forte coinvolgimento emotivo, confermiamo ancora una volta l’affetto e la fiducia che la nostra città nutre per i suoi giovani in uniforme, chiamati a garantire i valori fondamentali sanciti dalla Costituzione repubblicana, anche lontano dai confini nazionali. Giovani provenienti dalle nostre città, animati dai forti ideali dell’attaccamento alla Patria, che con coraggio, passione e senso di umanità, hanno messo al servizio dell’intera comunità la propria capacità professionale fino all’estremo sacrificio. Ed è oggi ancor più significativo tributare tale riconoscimento ai nostri eroi davanti ai nostri studenti che in questo periodo staranno sicuramente approfondendo i temi dell’Unità d’Italia nell’anno del 150° Anniversario. L’occasione odierna dev’essere un momento per i nostri ragazzi per riflettere sui principi morali che hanno animato i nostri giovani eroi in missione di pace, di farli propri nella vita di ogni giorno, di viverli pienamente nei rapporti familiari e professionali, perché solo in questo modo potremo perpetuare in modo adeguato il ricordo di tutti loro, dando un significato autentico al loro sacrificio, offerto per ripristinare le condizioni di pacifica convivenza in terre lontane distrutte dalla guerra.
La cerimonia si è conclusa con la recita della Preghiera ai Caduti.
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