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Pescara, Cerimonia per Festa della Repubblica

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PESCARA – Si è svolta ieri   a piazza Salotto la Festa della Repubblica, una festa in tono minore come suggerito dal Capo dello Stato, per rispetto alle vittime del terremoto dell’Emilia e di coloro che nel sisma hanno perso casa e lavoro, ma caratterizzata da momenti istituzionali, rivolti soprattutto ai più giovani.Alla cerimonia hanno preso parte oltre al sindaco Albore Mascia anche il Presidente della Provincia di Pescara Guerino Testa, il Prefetto Vincenzo D’Antuono, il Presidente della Camera di Commercio Daniele Becci, il vicario generale Padre Giuseppe Comerlati, gli assessori comunali Vincenzo Serraiocco, Giovanna Porcaro, Massimo Filippello, Guido Cerolini e Nicola Ricotta, il consigliere regionale Alessandra Petri, i consiglieri comunali Vincenzo Dogali, Massimo Pastore, Armando Foschi e Alfredo Cremonese, oltre alle Autorità Militari, con in testa il questore Paolo Passamonti, i rappresentanti delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma, le scolaresche e centinaia di cittadini. La Cerimonia si è aperta con l’ingresso in piazza Salotto delle Autorità e il Prefetto che ha passato in rassegna i Corpi militari.

Alle 11  la Cerimonia dell’Alzabandiera eseguito da due studenti di Pescara sulle note dell’Inno Nazionale, quindi la lettura della Preghiera della Patria, l’Onore ai Caduti e la Lettura dei Messaggi istituzionali del Presidente Napolitano e del Ministro della Difesa. Lo spettacolo istituzionale è stato affidato ai Vigili del Fuoco che, sospesi tra due scale antincendio, hanno dispiegato un Tricolore lungo oltre 20 metri. Al termine della Cerimonia il sindaco Albore Mascia ha consegnato alle scolaresche presenti una targa per la partecipazione, mentre il Reparto Cinofilo della Guardia di Finanza e le unità della Croce Rossa Italiana hanno svolto delle esercitazioni circa la ricerca di sostanze stupefacenti con l’ausilio dei cani e prove di soccorso di cittadini vittime di incidenti.

Ha detto il sindaco:

i valori della patria, della libertà, della democrazia, strettamente connessi a quelli della Repubblica italiana che dobbiamo celebrare quale baluardo di quei principi che hanno dato vita e ossatura alla nostra Costituzione. Principi ribaditi dal Presidente della Repubblica Napolitano nel proprio messaggio odierno, in occasione della Festa della Repubblica, e che oggi più che mai facciamo nostri, in un momento storico in cui l’Italia ha bisogno di ritrovare la propria unità per superare le difficoltà che stiamo vivendo, dalla crisi economica sino alle tragedie del terremoto, tre anni fa quello de L’Aquila, oggi quello dell’Emilia. E solo dall’unità l’Italia potrà trarre la forza più autentica per risorgere e riprendere il proprio cammino di crescita e sviluppo.La partecipazione della città alla Cerimonia  è stata la prova concreta del bisogno degli utenti di ritrovarsi attorno ai propri simboli istituzionali, che sono quelli della democrazia, della patria, del sentirsi uniti per affrontare quelle difficoltà che sono comuni a tutti. E lo Stato oggi ha fatto sentire la propria presenza schierando il proprio volto migliore, ossia il volto di quegli uomini e quelle donne che, in difesa della nostra stessa Repubblica, sono ogni giorno in campo a tutela nostra e del territorio.

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