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Pescara, cerimonia presso la stele per Caduti del Bagno Borbonico

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PESCARA – Il  sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia e il Presidente del Consiglio comunale Licio Di Biase hanno preso parte,ieri, alla  cerimonia conclusiva della Settimana Studentesca dell’Unità Nazionale promossa dal Presidente del Consiglio comunale. Presso la stele di piazza Unione con la deposizione della corona sono stati commemorati i Caduti del Bagno Borbonico. Si è chiusa così una settimana ricca di avvenimenti che, con gli studenti degli Istituti superiori pescaresi, ci  ha permesso di riscoprire una parte della nostra storia risorgimentale e di tributare il giusto onore ai caduti del Bagno penale che oggi ospita il Museo delle Genti d’Abruzzo, ma dove pure, durante i lavori di ristrutturazione, furono ritrovate le tracce degli ergastolani rinchiusi all’interno del cosiddetto ‘Sepolcro dei Vivi’.

Ha ricordato il Presidente Di Biase:

per una settimana abbiamo coinvolto gli studenti nella riscoperta del Risorgimento, degli eventi che ci hanno condotto verso l’unità d’Italia, soprattutto per individuare il ruolo svolto da Pescara e dalla sua Piazzaforte . Seguendo l’invisibile e sottile fil rouge delle lotte condotte dal popolo italiano per trasformare la penisola in una sola nazione, i ragazzi hanno riproposto in forma teatrale, musicale o elaborando degli autentici strumenti di ricerca, il periodo del brigantaggio, i canti e le feste popolari che hanno accompagnato quel momento storico che si è poi rivelato cruciale per la storia e il futuro di noi tutti, mostrando un attento spirito critico, capacità di analisi e anche la voglia di confrontare la società che 150 anni fa lavorava e si impegnava per scrivere la storia e la società odierna, quando addirittura qualcuno continua a parlare di ‘scissione’ del paese.

Ha sottolineato il sindaco Albore Mascia:

e tra gli eroi delle conquiste risorgimentali che ci hanno condotto sino all’Unità del paese ci sono stati i tanti patrioti abruzzesi rinchiusi all’interno del Bagno penale, costruito nella Fortezza nel 1500. Uomini che sulle sue mura ci hanno lasciato tracce, testimonianze, date, ritrovate durante i lavori di ristrutturazione del manufatto, oggi sede del Museo delle Genti d’Abruzzo. Non solo: anche la scelta delle date conclusive dell’evento, il 16 e 17 ottobre, non è stata casuale. In questi giorni cade infatti il 150° anniversario della presenza di re Vittorio Emanuele a Castellamare: il 16 ottobre del 1860 Vittorio Emanuele pernottò a Castellamare-Villa Sabucchi e la mattina successiva, ossia esattamente 150 anni fa, entrò nella piazzaforte e pronunciò la famosa frase ‘Oh che bel sito per una grande città’.

Il sindaco Albore Mascia e il Presidente Di Biase hanno deposto una corona ai piedi della Stele in piazza Unione, sulla quale sono riportati i nomi di tutti i caduti e gli ergastolani del Bagno Penale, per

rendere omaggio al loro sacrificio che ha contribuito a costruire l’Italia odierna

Pubblicato da
Donatella Di Biase

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