Lo afferma il Coordinatore cittadino di Forza Italia che rende noti gli accorgimenti adottati in Comune per la sicurezza del sindaco
PESCARA – “Il sindaco Alessandrini blinda i suoi uffici e costruisce barriere invalicabili per rendersi inaccessibile: dopo aver ripristinato il controllo e la consegna dei documenti per chi entra nel Palazzo comunale, dopo aver spostato gli uscieri a lui assegnati sul corridoio del Comune, dopo essersi assegnato due agenti della Polizia municipale che, distratti da altri compiti sulla strada, devono occuparsi della sua protezione nel Palazzo, ecco che installa un sofisticato impianto di videosorveglianza ad alta definizione a protezione della sua Segreteria e del suo Gabinetto. L’obiettivo è impedire che chiunque possa avvicinarsi alla sua persona. Poi fa nulla se potenziali malintenzionati o cittadini in condizioni di disagio si riversano negli altri uffici completamente sguarniti e non protetti da alcuna barriera, a partire dall’Ufficio Politiche sociali dove assistenti sociali, per lo più donne, sono abbandonate al loro destino con porte sempre aperte prive di qualsivoglia guardiania. Forza Italia ovviamente esprime la propria condanna per l’atteggiamento del sindaco Alessandrini, sempre più isolato nella sua bella torre d’avorio e lontano dai bisogni dei cittadini, che oggi sono veramente respinti dal Palazzo sempre più oscuro e buio”. Lo ha rivelato il Coordinatore cittadino di Forza Italia Guido Cerolini.
“Dopo i cinque anni di proclami dai banchi dell’opposizione il sindaco Alessandrini e tutto il Pd svelano il loro vero volto, ovvero quello di una coalizione distante anni luce dalla città e dalle sue esigenze – ha sottolineato il Coordinatore di Forza Italia Cerolini -. Le prime avvisaglie le avevamo già viste nei mesi scorsi, quando il sindaco Alessandrini ha iniziato a mostrare il proprio fastidio nei confronti del popolo e delle sue richieste, a partire da quelle di trasparenza nella gestione del territorio, come nella vicenda della balneazione. E così, una ad una, sono spuntate le novità: prima è apparso sul portone d’ingresso del Comune l’obbligo, per gli utenti che entravano, di consegnare il proprio documento in portineria e di farsi identificare, in modo da sapere sempre chi entrava, usciva o era presente tra gli uffici. Peraltro bisognava anche ‘farsi annunciare’ se si era attesi o meno nei piani superiori, altrimenti non si poteva salire. Poi il sindaco Alessandrini ha iniziato la fase dell’autoisolamento: di punto in bianco ha fatto traslocare gli uscieri assegnati ai suoi servizi, e quella scrivania di accoglienza, da sempre posta all’ingresso della segreteria del sindaco, è stata spostata in quattro e quattr’otto lungo il corridoio centrale, crocevia di correnti, a due passi dai bagni, e costringendo i dipendenti a lavorare per tutto l’inverno indossando i piumini, in barba al rispetto delle norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. In questo modo chi voleva o vuole oggi parlare con il sindaco deve fermarsi sul corridoio centrale, peraltro senza alcuna tutela della privacy, e senza alcuna possibilità di superare la barriera della porta di vetro, il tutto giustificato da una presunta necessità di tutelare la sicurezza del sindaco, la quale però non risulta essere stata minacciata da alcuno. Poi sono arrivati i vigili urbani: due agenti in divisa ogni giorno sono assegnati alla protezione della sicurezza del sindaco e trascorrono la giornata appollaiati lungo il corridoio centrale, per fermare i presunti cittadini scalmanati che tentassero di scavalcare la barriera degli uscieri, vigili ovviamente sottratti alle loro specifiche mansioni di tutela della città. Ma tali forme di protezione non devono essere sembrate sufficienti al sindaco Alessandrini che ora ha deciso di blindare ulteriormente le proprie stanze e con una determina firmata dal dirigente Fabio Zuccarini ha autorizzato e finanziato l’installazione di telecamere a protezione degli Uffici della sua Segreteria e del Gabinetto del sindaco, area in realtà già isolata dal resto del Palazzo e attualmente inaccessibile ai cittadini. Un’opera dal costo di 1.198 euro complessivi che è inconcepibile e ingiustificabile: le telecamere saranno collegate al Ced del Comune, da dove dunque sarà sempre visibile chi entra e chi esce dalla ‘zona rossa’, il tutto, come scrive il Capo di Gabinetto Guido Dezio, ‘in considerazione degli ultimi eventi verificatisi all’interno del Palazzo di Città che hanno minacciato la sicurezza degli Uffici di Segreteria e di Gabinetto del Sindaco’. Ora, in tutta onestà, nessuno ha idea a quali eventi si riferisca il Capo di Gabinetto, a meno che non parli della civilissima protesta degli operatori della Attiva che, in tre mesi di presidio sotto il Comune, una sola volta si sono permessi di far finta di occupare non la stanza del sindaco, ma la sala consiliare, posta dall’altra parte del corridoio, e comunque quei civili cittadini non hanno mai rappresentato una minaccia. È dunque chiaro il messaggio lanciato dal sindaco che si auto-blinda: i cittadini devono stare lontano dal Palazzo comunale e non devono dare fastidio anche solo con la propria presenza. Non solo: suscita amarezza – ha aggiunto il Coordinatore di Forza Italia Cerolini – vedere come il sindaco Alessandrini non badi a spese per la protezione sua personale, mentre in due anni, tolti i tornelli, non si sia preoccupato di adottare una sola forma di tutela per i propri dipendenti, a partire da quelli delle Politiche sociali o della Politica della Casa, che sono i più esposti e a rischio sicurezza avendo a che fare ogni giorno con la parte più fragile e disagiata della popolazione, dipendenti che negli anni hanno realmente subito aggressioni tanto da indurre la precedente amministrazione a installare i tornelli. Ma quei tornelli erano anti-democratici per il sindaco Alessandrini, mentre ora vanno bene vigili urbani e telecamere per tutelare esclusivamente se stesso”.