I consiglieri comunali di Forza Italia commentano l’annuncio dell’assessore Albore Mascia
PESCARA – “Le opere pubbliche si fanno nell’interesse e a tutela del territorio, non contro la città. L’attuale progetto di realizzazione della pista ciclabile di via della Pineta è semplicemente sbagliato: è impensabile oggi cancellare 45 posti auto proprio nell’unico tratto su cui insistono 25 attività commerciali che sono la linfa vitale del quartiere e della sua economia. Apprezziamo l’impegno dell’assessore Albore Mascia, ma riteniamo che su quell’opera occorra un supplemento di riflessione amministrativa e politica, dunque lo invitiamo a evitare infruttuose fughe in avanti, peraltro non condivise, e ad attendere la riunione politica di maggioranza già fissata per il 6 febbraio fermando l’annunciata ripresa del cantiere prevista per lunedì”.
Lo hanno detto i consiglieri comunali di Forza Italia Ivo Petrelli, Alessio Di Pasquale e Claudio Croce in riferimento alla nota con cui l’assessore Albore Mascia ha annunciato la ripresa dei lavori di realizzazione dell’ultimo tratto della pista ciclabile in via della Pineta, nel tratto compreso tra via Pantini e via Plauto.
“Se le opere pubbliche non portano benefici al territorio semplicemente non si fanno e se i finanziamenti erogati puntano a progetti che rischiano di danneggiare il già fragile tessuto economico della città, si possono anche rifiutare, senza che questo determini alcun danno erariale – hanno sottolineato i consiglieri Petrelli, Di Pasquale e Croce -. Ricordiamo che a Pescara abbiamo fior fiori di esempi in tal senso, non per ultimo il ‘caso’ della riqualificazione e semipedonalizzazione di corso Vittorio Emanuele, costata alla città oltre 1milione di euro, intervento che la giunta Alessandrini ha cancellato in 6 mesi, riaprendo la strada al traffico e distruggendo la costosa pavimentazione. Eppure non ci risulta che tale iniziativa abbia avuto conseguenze dinanzi alla Corte dei Conti. Non solo: i fondi pubblici non si perdono solo per un ritardo o una modifica del cantiere, sarà piuttosto impegno dell’assessore delegato intervenire a Roma per difendere le eventuali modifiche decise.
Il ‘caso’ della pista ciclabile di via della Pineta è emblematico: è un progetto che non appartiene alla maggioranza di centrodestra, ma che abbiamo ereditato, e che è oggettivamente sbagliato, come abbiamo dimostrato nel corso di ripetuti sopralluoghi sul posto con la Commissione Mobilità e nei colloqui con i residenti. Nessuno è contrario alle piste ciclabili, ma è evidente che le opere, per rappresentare un arricchimento del patrimonio cittadino, devono determinare benefici e non svantaggi come in questo caso, in cui la realizzazione di una corsia ciclabile priverà il rione Pineta di 45 posti auto, strategici d’inverno vista la vicinanza con l’Università e con 25 attività commerciali, e vitali d’estate, vista la prossimità con la spiaggia. Si tolgono 45 parcheggi, ma non se ne individua uno solo nuovo, e questo solo perché non si vuole pensare di cambiare il percorso della pista ciclabile allungandola di 900 metri in via della Bonifica e individuando altri 70mila euro che serviranno a coprire la spesa aggiuntiva.
È evidente che non possiamo condividere tale ostinazione, specie dopo la lunga e importante battaglia condotta, negli anni dell’amministrazione Alessandrini, contro la pista ciclabile di via Leopoldo Muzii, altro errore madornale ereditato che dovremo correggere. A questo punto, invitiamo l’assessore ai Lavori pubblici a evitare fughe in avanti: non riteniamo ci siano le condizioni per riavviare lunedì il cantiere, ma crediamo sia opportuno attendere la riunione politica di maggioranza già convocata sul tema per giovedì 6 febbraio, un incontro opportuno per discutere anche del progetto inerente via Marconi. Non solo – hanno aggiunto i consiglieri Petrelli, Di Pasquale e Croce -: semmai fosse necessario, potremmo anche pensare di portare il dibattito in una seduta straordinaria aperta del Consiglio comunale per dare voce ai cittadini e alle Associazioni di categoria, la cui interlocuzione riteniamo sarà sicuramente dirimente in merito alla bontà o meno del progetto”.