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Pescara-Cittadella 1-0: Sansovini illumina il cielo del Pescara

da Davide Luciani

Una prodezza della punta permette agli abruzzesi di installarsi a ridosso dei playoff

Un Pescara compatto ha la meglio su un buon Cittadella, che recrmina per alcune occasioni sciupate che avrebbero potuto indirizzare diversamente la gara.

GLI SCHIERAMENTI – Di Francesco presenta un Pescara offensivo schierato con un 4-3-1-2. Davanti a Pinna, Del Prete sostituisce lo squalificato Zanon. Per il resto confermato il terzetto Olivi-Mengoni-Petterini. A centrocampo, causa assenza di Cascione all’ultimo minuto, Nicco funge da vertice basso del rombo con Ariatti interno destro e Bonanni interno sinistro. In avanti Verratti ha il compito di illuminare la manovra e lanciare Sansovini e Maniero.

Foscarini dal canto suo deve far fronte ad assenze pesanti, soprattutto in attacco, dove sono indisponibili Bellazzini, Gabbiadini e Nassi e a centrocampo, dove non può disporre di Dalla Bona e Magallanes. Il mister con più lunga longevità su una panchina di serie B presenta un 4-3-2-1, che in fase di non possesso palla si rivela un abbottonato 4-5-1. Davanti a Villanova i quattro di difesa sono, da destra, Manucci, Scardina, Nocentini e Marchesan. A centrocampo Musso davanti alla difesa viene affiancato da Carteri, nel ruolo di interno sinistro e da Volpe in quello di interno destro. In attacco De Gasperi e Perna affiancano Piovaccari.

NEBBIA, FUMOGENI E INFORTUNI – Primo tempo giocato a ritmi blandi. Entrambe le squadre infatti mancano del giocatore in grado di dare il cambio di ritmo: Gessa per il Pescara, Bellazzini per il Cittadella. Gli unici pericoli vengono quindi da tiri da fuori come ad esempio la conclusione su punizione citofonata di Bonanni al 12′. Il primo vero brivido della gara è invece un violento tiro da 30 metri di Musso che chiama Pinna ad una parata non facile. Due minuti prima Foscarini aveva perso anche Carteri per un problema muscolare: al suo posto era entrato Di Roberto.

BATTI, RIBATTI, GOL – Al 37′ una bella azione del Pescara: Bonanni crossa per Maniero che fa da sponda per Verratti, la cui conclusione è ribattuta. Al 40′ è Sansovini a rendersi pericoloso con un pallonetto che finisce alto.

Nel secondo tempo le due squadre si fanno più intraprendenti. Dopo un minuto di gioco, Di Francesco butta subito nella mischia il neoacquisto Bucchi per uno spento Maniero. Il Cittadella prova a rendersi pericoloso soprattutto grazie alle incursioni di Di Roberto, il migliore dei suoi, ma i biancazzurri reggono bene.

Al 57′ arriva la più ghiotta palla gol per i veneti: Piovaccari in rovesciata trova Perna da solo a tre metri dalla porta. L’attaccante calcia in maniera poco convinta e Pinna in tuffo, può respingere col corpo.

Tre minuti d’oro, per la legge del “gol mangiato, gol subito”, il Pescara passa in vantaggio. Bucchi fa da sponda per Sansovini che, controlla la palla, dribbla un avversario e, di sinistro, fulmina Villanova.

TRE PUNTI PER SOGNARE – Dopo il gol succede poco altro. Foscarini si gioca le carte Carra e Job per De Gasperi e Perna, nella speranza di riaciuffare il risultato. Di Francesco risponde con Stoian e Ganci per Bonanni e Sansovini. Gli unici due brividi vengono dal Cittadella. All’82’ Piovaccari mette fuori di testa dopo essere stato servito su punizione da Di Roberto mentre al 90′ Carra fa tutto da solo arrivando in area, ma alla fine si impappina e viene recuperato.

Il Pescara quindi può festeggiare una vittoria che lo proietta a quota 31 punti (non accadeva dal 1998/99), a ridosso della zona dei playoff. Per il Cittadella una sconfitta che però non demoralizza: la squadra ha tenuto bene il campo, ha avuto l’opportunità per vincere ed è stata condannata da una prodezza. Con il ritorno degli infortunati, la salvezza pare alla portata degli uomini di Foscarini. Prossimo turno per i biancoazzurri a Siena, nell’anticipo della 22esima giornata, venerdì 14 gennaio.

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