Sul posto confluivano tutti gli equipaggi presenti.
All’interno dell’area di un distributore di carburante ubicato proprio in Via Raiale in prossimità del civico di cui alla segnalazione, si rilevava la presenza di quattro uomini.
Nella circostanza uno dei quattro, successivamente identificato per T.D., pescarese, classe ’89, tentava di allontanarsi in direzione dell’asse attrezzato. I poliziotti si ponevano al suo inseguimento, raggiungendolo e bloccandolo. Durante la fuga il T. tentava di disfarsi di una pistola – Beretta mod. 70 calibro 7,65 – con matricola abrasa.
Il vetro del portone condominiale del segnalato civico di Via Raiale, risultava danneggiato dall’esplosione di un colpo di arma da fuoco.
A pochi metri di distanza dal portone i poliziotti rinvenivano un proiettile inesploso calibro 7,65, marca G.F.L., ed un bossolo dello stesso calibro e marca.
Inoltre, nell’area del distributore di carburante, veniva rinvenuto a terra un coltello a scatto.
Nella medesima area di servizio era parcheggiata l’autovettura di proprietà di uno dei residenti al civico predetto, danneggiata da una scritta dal contenuto offensivo, incisa sul cofano.
Tra i quattro soggetti fermati dal personale operante vi era anche B.D., pescarese, classe ‘60.
Le altre due persone erano invece due residenti del citato condominio, padre e figlio, già noti in virtù dei loro precedenti – tra questi vi era anche il proprietario dell’auto danneggiata–.
Al B. veniva sequestrato un coltello a serramanico che egli portava nella tasca dei pantaloni.
Le quattro persone identificate venivano accompagnate in Questura, ma nessuno chiariva le circostanze di quanto accaduto.
I due residenti del condominio di Via Raiale riferivano solo di aver udito un forte boato e di essere quindi usciti per comprendere cosa fosse accaduto.
Avevano di lì notato il danneggiamento del portone e incontrato presso il distributore di carburante, il T. ed il B., a loro noti.
Il personale della Squadra Volanti e della Squadra Mobile poneva in essere una serie di perquisizioni, ed a casa del B.D. venivano rinvenute sul tavolo della sala da pranzo, nr. 3 cartucce calibro 7.65 marca G.F.L. e altre nr. 3 cartucce di pari calibro e marca venivano rinvenute sul ripiano di un mobile ivi collocato. Queste munizioni apparivano del tutto identiche alle due cartucce per pistola rinvenute poco prima lungo la via Raiale.
Pertanto si procedeva all’arresto del T. e del B., per il concorso nel reato di porto in luogo pubblico di un’arma clandestina.
I medesimi venivano altresì denunciati rispettivamente all’A.G. in stato di libertà per i seguenti reati:
il T.D. per:
concorso nei reati di: ricettazione dell’arma clandestina di cui sopra, porto di munizionamento di arma comune da sparo, danneggiamento aggravato (in riferimento al portone dell’abitazione del condominio di Via Raiale;
danneggiamento aggravato (di beni e locali della cella della camera di sicurezza ubicata nella Questura di Pescara);
il B.D. per:
concorso nei reati di: ricettazione dell’arma clandestina di cui sopra, porto di munizionamento di arma comune da sparo, danneggiamento aggravato (in riferimento al portone dell’abitazione del condominio di Via Raiale);
detenzione di munizionamento per arma comune da sparo ( in riferimento alle nr.6 cartucce cal.7.65 marca G.F.L., sequestrate in seguito alla perquisizione del suo domicilio), porto di oggetti atti ad offendere (nr. 1 coltello a serramanico con lama di cm.5)
Gli arrestati venivano associati presso la locale Casa Circondariale a disposizione del P.M. titolare delle indagini, Sost. Proc. della Repubblica Dott.ssa Rosangela Di Stefano.
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