Lo denuncia il dott. Guido Cerolini a cui si sono rivolti i residenti,per altro inascoltati dal sindaco
PESCARA – Il Coordinatore cittadino di Forza Italia Guido Cerolini interviene con un comunicato sullo stato di degrado di Via Venezia a Pescara dove domani, domenica 9 agosto ci saranno le bancarelle della tradizionale Fiera ‘Commerciando nel cuore della città’. Cespugli trasformati in boschi, con rovi e arbusti selvatici alti anche un metro e mezzo, divenuti, inevitabilmente, una discarica a cielo aperto, hanno preso il posto delle tradizionali aiuole. Rovi che addirittura hanno letteralmente ricoperto la storica edicola di via Venezia, segno dell’incuria dell’amministrazione comunale e del sindaco Alessandrini, che, informato dai cittadini già da settimane del forte disagio, ha ignorato la richiesta di manutenzione. Un esordio di certo non positivo anche per il neo-assessore al verde Laura Di Pietro.
“Domani Pescara vivrà senza dubbio difficile sotto il profilo della viabilità – ha osservato Cerolini – per ospitare la tradizionale Fiera. Per scongiurare problemi sarebbe stato sufficiente concentrare le bancarelle su corso Vittorio Emanuele, corso Umberto e via Firenze, comunque chiuse al traffico, e lasciare percorribile via Venezia, quale via di sfogo sull’asse mare-monti, esattamente come accadeva negli anni passati. Ma tant’è, ormai la frittata è fatta, i pescaresi si sveglieranno con transenne e divieti di transito e sosta e dovranno fare buon viso a cattivo gioco. Ma paradossalmente domani lo scandalo più grande non saranno le eventuali file sulle strade, ma le condizioni vergognose, pietose, indecorose in cui si presenteranno le strade destinate a ospitare gli ambulanti e, si spera, le migliaia di visitatori che visiteranno la Fiera: in via Venezia i marciapiedi sono letteralmente impercorribili, completamente ricoperti dalla fitta vegetazione di quelle che, sino a un anno fa, erano aiuole con primule e fiorellini di stagione, e che oggi sono delle giungle ricoperte da gramigna e arbusti selvatici. Dinanzi al Liceo Classico ‘D’Annunzio’ e all’incrocio con via Firenze la situazione più incredibile: quegli arbusti, alti anche un metro e mezzo, hanno letteralmente ricoperto la retrostante edicola di giornali, ormai invisibile dalla strada. Impossibile vedere il chiosco dei giornali, impossibile attraversare la strada, impossibile camminare sul marciapiedi. E, ancora una volta, il sindaco Alessandrini non ha giustificazioni per tale disattenzione: nei giorni scorsi, infatti, è stato informato del grave disagio proprio dai cittadini residenti e dagli operatori commerciali che gli hanno mandato puntuali messaggi, anche sul numero di cellulare personale, oltre ad essersi rivolti alla segreteria sua e del neo-assessore Di Pietro, proprio per chiedere un intervento ordinario di potatura, mai fatto dall’estate 2014, almeno in vista della Fiera. L’amministrazione ha però ignorato quei messaggi, lasciando non una strada di periferia, comunque meritevole di attenzione, ma una via del centro cittadino, una delle vie dello shopping per eccellenza, in completo degrado, una sorta di bosco selvaggio. Non solo: ovviamente la presenza di quegli arbusti ha trasformato le aiuole sottostanti in discariche abusive, ricoperte di cartacce, rifiuti trasportati anche dal vento, che gli operatori della Attiva non riescono a rimuovere senza correre il rischio di ferirsi, e infatti il pattume resta al suo posto, cominciando a emanare un cattivo odore. Peraltro – ha aggiunto il Coordinatore Cerolini – la situazione è stata segnalata anche agli operai del Comune addetti alla viabilità che, nei giorni scorsi, sono intervenuti in via Venezia per installare la segnaletica mobile inerente la chiusura alla strada causa fiera e i nastri bianco e rossi per delimitare gli spazi assegnati alle bancarelle, nastri che paradossalmente oggi sono coperti dagli stessi arbusti. Domani dunque via Venezia si presenterà in condizioni disastrose, specchio del governo Alessandrini completamente inadeguato. Poi lunedì ci aspettiamo l’ormai tradizionale sopralluogo-passerella del neo-assessore Di Pietro, che forse non ha ancora ben compreso il suo ruolo, che richiede operatività e non passeggiate sulla città, per poi chiedere ai cittadini di pulirsi le aiuole al posto del Comune. A questo punto è chiaro che le operazioni di bonifica verranno effettuate, almeno speriamo, a ridosso della riapertura della scuola, condannando residenti e commercianti a un altro mese di giungla, tra zanzare e insetti, dopo che, ovviamente, hanno anche pagato salata la tassa sui servizi, ossia la Tasi, alzata al massimo dal sindaco Alessandrini”.