Il documento finanziario, più rigoroso rispetto agli anni precedenti, prevede contenimento delle spese relative al personale e riduzione di quelle di investimento e correnti
PESCARA -E’ stato approvato questa mattina dalla Commissione consiliare Finanze con i 19 voti a favore della maggioranza di centro-destra e i 14 voti contrari del centro-sinistra il bilancio 2010 che il prossimo 12 aprile potrà iniziare il proprio iter in Consiglio comunale. Il Presidente della Commissione consiliare Finanze Renato Ranieri, dopo il voto della Commissione, ha illustrato le caratteristiche del documento finanziario .
Secondo Ranieri il bilancio è rigoroso, ma soprattutto più restrittivo rispetto agli anni passati; infatti come previsto dalla nuova finanziaria, si impone un maggior contenimento delle spese relative al personale, un limite ancor più rigido per il rispetto del patto di stabilità con conseguente riduzione di spese di investimento e spese correnti. Inoltre soprattutto è contemplata la possibilità di impegnare solo quelle spese che effettivamente potranno essere pagate nel corso dell’anno, fissando un chiaro cronoprogramma degli stessi versamenti. L’obiettivo è evidentemente quello di evitare lo sperpero dei soldi pubblici in opere spesso al di sopra delle possibilità dell’Ente, con pagamenti che si trascinano per anni negli esercizi finanziari, con inevitabili difficoltà per le varie amministrazioni.
Ha spiegato il presidente Ranieri:
il bilancio 2010, sviscerato ed esaminato in ogni suo aspetto per tre settimane in Commissione è pronto per essere sottoposto al vaglio del Consiglio chiamato a esprimersi su un documento finanziario senza dubbio più rigoroso rispetto a quello varato negli ultimi sei anni, un documento che rispetta in modo rigido i parametri delle ultime finanziarie. Innanzitutto la spesa per il personale: nella stessa finanziaria è richiesto all’Ente pubblico il contenimento dei costi del personale, riducendo al minimo il ricorso all’esterno e soprattutto utilizzando al meglio le professionalità già esistenti e disponibili all’interno della macchina comunale. Più restrittivi anche i parametri imposti per il rispetto del Patto di stabilità: come previsto nella finanziaria il parametro di riferimento dev’essere quello del saldo registrato nel 2007, un saldo ‘ibrido’ o misto tra entrate e uscite, che ha posto insieme spese correnti e spese d’investimento e che ha fatto registrare al Comune di Pescara un ‘rosso’ pari a 20milioni 162mila euro.
Ora la nostra amministrazione comunale avrà l’obbligo di far rientrare quel saldo negativo, contenendo le spese, riducendo l’indebitamento dell’Ente, e razionalizzando le proprie uscite. Nel 2010 quel saldo dovrà essere ‘migliorato’ già del 97 per cento; nel 2011 addirittura il miglioramento dovrà essere pari al 165 per cento per l’azzeramento totale del saldo negativo, un obiettivo ovviamente ambizioso ma soprattutto necessario per il nostro Ente, che a tal fine ha redatto un bilancio e un Piano Triennale delle Opere pubbliche non da ‘libro dei sogni’, ma costituito solo da interventi concreti ed effettivamente realizzabili.A partire dall’anno in corso nel bilancio potranno essere previste e impegnate solo le somme che il Comune sarà in grado di pagare, inserendo anche un rigido cronoprogramma dei relativi pagamenti, stabilendo esattamente i tempi di saldo. A questo punto lo strumento finanziario potrà iniziare il proprio percorso in Consiglio, con sedute già fissate sino a venerdì prossimo, 16 aprile.