PESCARA – Il nuovo Piano Triennale dei Lavori pubblici del Comune di Pescara è stato approvato ieri mattina dalla relativa Commissione con 21 voti a favore, del Popolo della Libertà, Pescara Futura e Lista Teodoro, e i 4 contrari di Sinistra e Libertà e Pd. Il documento, che mira da un lato alla realizzazione di opere strategiche per il territorio, soprattutto nel settore della mobilità, e, dall’altro, a incrementare i lavori cosiddetti ‘ordinari’, relativi alla manutenzione delle nostre aree urbane , approderà all’esame del Consiglio comunale per dare avvio a quegli 86milioni di euro di investimenti che contribuiranno a rilanciare l’immagine di Pescara.
L’assessore ai Lavori pubblici Alfredo D’Ercole e il Presidente della relativa Commissione consiliare Armando Foschi hanno spiegato :
dopo settimane di esami e di riunioni la Commissione ha oggi licenziato con voto favorevole il documento nel quale è ben disegnata la nuova idea di città ritratta dall’amministrazione comunale di centro-destra, ossia una città giovane, dotata innanzitutto di servizi e infrastrutture, ossia ‘opere strategiche’ per il territorio, soprattutto nella mobilità.
E infatti nel Piano ritroviamo la costruzione del Ponte Nuovo carrabile a ridosso dell’ex Camuzzi, un’opera nata durante la seconda consiliatura dell’ex sindaco Pace con una mozione del consigliere Angelo Faieta”, inserita nel Piano della Mobilità del centro-destra, quando l’assessore era lo stesso Foschi, e il cui primo atto ufficiale riporta addirittura la firma dello stesso D’Ercole, quando era dirigente dell’area tecnica.E ancora vi troviamo le sette schede relative alla realizzazione di altrettanti maxi-parcheggi in punti nodali del territorio, a partire da piazza Primo Maggio e aree di risulta , o ancora nuove arterie vitali per il territorio, come il completamento dell’asse via Caravaggio-via Ferrari o dell’asse Strada pendolo, altra opera nata con il centro-destra a fine anni ‘90 e che sempre il centro-destra ora porterà a compimento. Ma non solo: nel Piano triennale troviamo anche decine di interventi ‘ordinari’ tesi alla manutenzione del territorio, forse le opere più immediatamente ‘visibili’ per gli utenti e che rendono più tangibile la vicinanza dell’amministrazione al territorio, con il rifacimento di decine di strade, marciapiedi, impianti di pubblica illuminazione in aree cittadine che da anni sono state lasciate all’abbandono.
Complessivamente parliamo di investimenti per circa 86milioni 700 mila euro, con una netta riduzione dei prelievi dalle casse comunali e una maggiore capacità dell’Ente di intercettare fondi esterni: infatti circa 14milioni 270mila euro provengono da fondi vincolati, ossia fondi Fas o Por, ottenuti per finanziare opere ben specifiche, già individuate a monte, e che non possono essere utilizzati per altri fini; 21milioni 139mila provengono da mutui; 44milioni 321mila euro da capitale privato, soprattutto da Project Financing; 850mila euro appena da fondi del bilancio comunale; e 6 milioni 119 mila euro dai proventi degli accordi di programma.
In altre parole il nuovo Piano triennale peserà per appena 21milioni 989mila euro, dunque appena per il 20 per cento, sulle entrate del Comune, facendo invece fortemente leva sull’aumentata capacità delle nostre professionalità interne di intercettare finanziamenti vincolati, che ci permetteranno di realizzare opere specifiche, sintomo di un percorso virtuoso che segna un netto giro di vite rispetto agli anni passati, quando il ricorso ai mutui per la realizzazione di opere pubbliche incideva per il 50-60 per cento sulle spese complessive, incrementando la quota di indebitamento dell’Ente pubblico.
Dopo l’approvazione della Commissione, il Piano potrà ora approdare all’esame del Consiglio comunale che dovrà esprimersi su un documento che non è il classico ‘libro dei sogni’, ma piuttosto rappresenta uno strumento concreto con opere immediatamente realizzabili.