Home » Pescara » Pescara, il concerto di Fiorella Mannoia non sarà pagato dall’Europa

Pescara, il concerto di Fiorella Mannoia non sarà pagato dall’Europa

da Redazione

La tesi del consigliere comunale Antonelli  avvalorata dalle dichiarazioni della Dirigente Paola Di Salvatore, Autorità di Gestione del Programma Adriatic IPA

PESCARA –  Il Capogruppo di Forza ItaliAntonelli presentazione delibera variante Ntaa al Comune di Pescara, Marcello Antonelli interviene di nuovo sul  Concerto di Fiorella Mannoia e sull’eventuale utilizzo di   fondi europei per sostenere le spese di tale esibizione, in programma per il 20 agosto prossimo ore 22.30 a Pescara.

La tesi di Antonelli secondo cui il Comune di Pescara, né tantomeno la Regione Abruzzo, avrebbero potuto pagare con i fondi comunitari IPA del programma Adriatic+ il concerto di Fiorella Mannoia, viene avvalorata  dalle dichiarazioni di Paola Di Salvatore, Autorità di Gestione del Programma Adriatic IPA.

Dunque dovrà pagare il Comune che però ha sempre dichiarato di essere in predissesto.

 “Sbagliare è umano, anche se la giunta Alessandrini sta veramente battendo ogni record; perseverare è diabolico; insistere è semplicemente sciocco – ha osservato il Capogruppo Antonelli -. Lo scorso 16 luglio il Comune di Pescara aveva programmato all’Arena del Mare e all’Aurum una giornata di studio-dibattito, ‘L’Adriatic Coast Day’, sul mare e sui temi della prevenzione ambientale, evento promosso nell’ambito del programma comunitario IPA Adriatic+, che ha previsto l’erogazione di una somma importante alla città per la promozione delle tematiche naturalistiche attinenti il mare.

Cosa alquanto singolare, l’amministrazione ha deciso di chiudere la giornata promuovendo un ‘grande’ evento, ovvero il concerto di Fiorella Mannoia sempre all’Arena del Mare, sulla spiaggia della Madonnina, iniziativa che, per uno strano quanto singolare caso, andava a coincidere e a incastrarsi perfettamente con il secondo grande evento che avrebbe dovuto caratterizzare quella giornata, ossia la seconda edizione de ‘La Notte Bianca dell’Adriatico’.

Entrambi gli eventi sono saltati causa maltempo, e onestamente pensavamo e speravamo che il sindaco Alessandrini, cogliendo al balzo l’opportuno rinvio, interpretandolo come un segno del destino, tornasse sui suoi passi, e invece ha rifissato per il 24 luglio lo stesso Concerto della Mannoia in difesa dei cetacei. Anche la seconda data, però, è saltata per ragioni personali dell’artista.

E anche in quel caso, intravedendo un chiaro segno del destino, abbiamo invitato il sindaco Alessandrini ad approfittare dell’occasione per annullare tutto ed evitare problemi contabili evidenti, perché, pur non avendo alcun dubbio circa una presunta sensibilità ambientale della Mannoia, comunque sono scontate le perplessità circa l’attinenza della presenza dell’artista a un evento dedicato alla protezione del nostro mare, ovvero davvero non comprendiamo quale sia la correlazione tra la cantante e la lotta per la tutela del mare, e quale sia la correlazione e la pertinenza tra l’uso di fondi comunitari, destinati a finanziare iniziative tese a salvaguardare l’ambiente marino, per pagare invece un qualunque concerto pop, di cui non comprendiamo neanche l’utilità nell’ambito di un evento istituzionale.

Ma nulla, il sindaco Alessandrini ha comunque deciso di insistere su tale strada, pur consapevole della nostra istanza inoltrata all’Autorità di Vigilanza dei Programmi Comunitari per chiedere un approfondimento e avere la certezza circa l’uso corretto dei fondi comunitari. Ma, fissata per la terza volta la data del concerto, sabato 20 agosto, ora è arrivato il pronunciamento della Dirigente Paola Di Salvatore, Autorità di Gestione del Programma Adriatic IPA, a fugare ogni dubbio: l’Europa non rimborserà i costi eventualmente sostenuti per il concerto della Mannoia a Pescara e lo ha già comunicato al Comune di Pescara con una lettera formale inviata il 14 luglio e che il sindaco Alessandrini, ovviamente, ha rigorosamente tenuto nascosta alla città.

La Di Salvatore ha detto senza mezzi termini che ‘i cachet dei concerti non sono spese previste in un programma cross border, per evitare di creare confusione tra un momento di intrattenimento e un momento scientifico del progetto’. E la Di Salvatore che ha chiesto dunque di separare le varie spese in fase di rendicontazione, per avere il rimborso dall’Europa, ha detto che se il Comune ritiene di fare il concerto, dovrà farlo con i propri fondi di bilancio, che però non ci sono.

Oggi il Concerto della Mannoia rischia di essere un ‘debito fuori bilancio’ pesantissimo per le tasche dei cittadini, a meno che – ha detto il Capogruppo Antonelli – il sindaco Alessandrini non decidesse di coprire la spesa attingendo ai Fondi di Riserva, che però servono esclusivamente per le emergenze della città e un concerto non rientra in tale ipotesi. A questo punto Alessandrini ha un’unica strada percorribile: annullare definitivamente l’evento, riporre le armi e ammettere l’errore macroscopico, che certo non risolverà semplicemente facendo proiettare un filmato sui cetacei prima del concerto.

E al sindaco Alessandrini ricordo che i debiti fuori bilancio, seppur contratti dalla giunta o dai dirigenti, comunque devono essere riconosciuti dal Consiglio comunale e, in questo caso, non lo permetteremo mai, piuttosto la trasmissione della delibera alla Corte dei Conti sarà accompagnata da una relazione puntuale per accendere i riflettori sulla gestione della vicenda. A quel punto chi avrà approvato una tale spesa ne sarà chiamato a rispondere personalmente”.

Ti potrebbe interessare