PESCARA – Confartigianato Abruzzo incontra i vertici della Banca d’Italia per fare il punto della situazione sullo stato di salute dell’artigianato e delle piccole imprese abruzzesi e per contribuire a fornire un quadro del tessuto economico e sociale della regione.
All’incontro, che si è svolto ieri nella sede regionale dell’associazione, hanno preso parte, tra gli altri, il direttore della succursale dell’Aquila della Banca d’Italia, Massimiliano Marzano, accompagnato dal Regional economic research staff, Alessandro Tosoni, il presidente di Confartigianato Abruzzo, Luca Di Tecco, e il direttore regionale dell’associazione, Daniele Giangiulli.
Si è poi parlato delle diverse ‘battaglie’ che l’associazione sta portando avanti, a partire proprio da quella del credito, con la Regione “sorda” rispetto alle esigenze delle piccole imprese, per arrivare agli altri problemi con il Governo regionale, soprattutto per quanto riguarda l’immobilismo in materia di bandi europei, fino a tutte le altre criticità che stanno mettendo in ginocchio l’artigianato abruzzese.
Non sono mancate, però, le proposte. Confartigianato e Bankitalia hanno discusso a lungo di strategie per uscire dalla crisi, di formazione, con la scuola regionale dei mestieri lanciata dall’associazione, di digitalizzazione e di tutte le iniziative portate avanti per supportare le micro e piccole imprese. Attenzione anche agli artigiani del futuro ed alle potenzialità del territorio abruzzese, in particolare in materia di turismo, il tutto senza tralasciare i piccoli segnali di ripresa che si intravedono dopo anni di crisi durissima.
«Bisogna lavorare affinché si sviluppi una sorta di proattività da parte degli artigiani, giovani e meno giovani – ha detto Marzano – A volte ci ripieghiamo su noi stessi, torniamo a chiedere sempre le stesse cose e a percorrere la stessa strada; dobbiamo provarne anche altre. Un’economia che è diventata così complessa deve necessariamente trovare nuove strade. Il problema del nostro Paese spesso è la scarsità delle risorse e questo è un problema noto, ma le poche che ci sono vanno usate bene.
Nell’esprimere «soddisfazione per l’attenzione e l’interesse mostrati da Banca d’Italia», Di Tecco e Giangiulli hanno raccolto l’invito all’ottimismo, spiegando che l’associazione «è da sempre propositiva e costantemente al lavoro per supportare le piccole imprese su più fronti.
Il problema del credito c’è ed è una vera emergenza, ma a latere cerchiamo di promuovere progetti e strategie che possano stimolare e favorire le micro e piccole imprese, cuore pulsante della nostra economia, ma anche quelle che incontrano più difficoltà», hanno concluso.
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