Pescara, consegnati dal sindaco i lavori per trasformare piazza Colonna

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PESCARA – Il  sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia, ieri , ha ufficializzato la consegna del cantiere, per avviare i lavori in piazza Colonna alla presenza, tra gli altri, dell’assessore ai lavori pubblici Alfredo D’Ercole, del Presidente della Commissione Lavori pubblici Armando Foschi, del Presidente della Commissione Pari Opportunità Daniela Arcieri Mastromattei, dell’ex assessore Lucio Candeloro, promotore dell’intervento, di Emilio Totaro, delegato della società Porta Nuova 2000, gruppo De Cecco, che ha finanziato l’intervento nell’ambito del relativo accordo di programma, dell’impresa e dei progettisti.

Mascia ha assicurato che entro il prossimo Natale Pescara avrà la sua nuova piazza Vittoria Colonna, un’area di 5mila metri quadrati che si snoda dinanzi alla nuova stazione ferroviaria di Porta Nuova, completamente ripavimentata in porfido squadrato, con 26 piante tra magnolie e platani, panchine, 16 nuovi pali della pubblica illuminazione e uno spazio a disposizione in cui si dovrà decidere cosa posizionare, se una fontana o un’opera scultorea.

Ieri dunque  è avvenuta la consegna ufficiale dei lavori, con un investimento pari a 1 milione 444mila euro, che ha aperto la stagione dei ‘grandi cantieri’, delle  opere importanti destinate a cambiare realmente il volto della città, a caratterizzarlo, a fissare  i ‘simboli identitari’ del territorio. Pescara Porta Nuova avrà un suo stile e un suo volto ben chiaro grazie ad un progetto preciso, definito,  ‘riconoscibile’. E sarà questo il leit motiv che accompagnerà l’amministrazione nei prossimi quattro anni di governo quando sarà attuata l’idea di una città sostenibile, bella, solida, con opere durevoli nel tempo.Ha ricordato il sindaco:

La stagione delle grandi opere riprende da Porta Nuova, dalla parte storica di Pescara, a sud del fiume, quella che in passato era anche economicamente la più appetibile, la più attraente . Parliamo della zona che gravitava attorno alla Stazione ferroviaria, luogo di transito, di passaggio, ma anche di scambi, luogo di fermento. Qui sono nati esercizi commerciali storici, che hanno segnato lo sviluppo della città nel dopoguerra. Ricordiamo le aziende dei tessuti, dell’artigianato, quelle attività che gravitavano attorno al nostro mercato coperto che, nonostante siano trascorsi anni, continua a resistere alle mode, ai tempi, alle crisi, e rappresenta ancora oggi un punto d’attrazione che stiamo rilanciando.

Parliamo di una zona già caratteristica per le sue abitazioni in stile, uno stile che abbiamo voluto fosse conservato approvando, esattamente dieci anni fa, un accordo di programma proposto dalla società Porta Nuova 2000 del gruppo De Cecco che, con la dismissione del vecchio pastificio, trasferito nell’azienda di Fara San Martino, ridisegnava da zero il quartiere, proponendo un nuovo complesso residenziale moderno, funzionale. Il progetto è passato, ma comunque abbiamo chiesto e ottenuto che fosse preservata la facciata della vecchia stazione ferroviaria che per sempre ci rammenterà la Pescara dei nostri nonni, una immagine storica fondamentale per una città sicuramente giovane, ma che pure ha le sue radici, le sue tradizioni, ha un passato che dobbiamo mantenere stretto, che dobbiamo tutelare e proteggere.

E la Porta Nuova 2000, con grande sensibilità ha compreso, apprezzato e sposato tale esigenza: oggi di fatto abbiamo nuovi uffici, nuovi punti commerciali e residenziali, abbiamo soprattutto un nuovo scalo ferroviario, che abbiamo inaugurato insieme lo scorso 16 gennaio, eppure abbiamo anche la nostra vecchia stazione ferroviaria con il recupero di spazi ai quali a brevissimo daremo una destinazione chiara. Ed entro 4 mesi il nostro scalo avrà anche la sua nuova piazza Colonna”. Il progetto di riassetto e riorganizzazione dell’area “è nato – ha ricordato il sindaco Albore Mascia – in seno alla giunta del sindaco Pace, di cui ho avuto la fortuna di far parte come assessore, grazie alla lungimiranza di Lucio Candeloro che in quegli anni ha rivestito la carica di assessore all’Urbanistica. La convenzione di attuazione dell’accordo di programma di riqualificazione urbana risale al primo febbraio del 2000, con un successivo atto stipulato il 22 marzo del 2002 con cui sono stati disciplinati tutti gli interventi pubblici e privati da realizzare da parte della Società Porta Nuova 2000, tra cui l’ampliamento di piazza Colonna.

E sono stati proprio il sindaco Pace e l’assessore Candeloro a portare a Pescara, con il gruppo De Cecco, forse il primo archistar di fama mondiale che in quegli anni ha deciso di apporre la propria firma sul capoluogo adriatico, l’architetto Oriol Bohigas, che ha rappresentato un po’ l’apripista ad altre firme dell’architettura mondiale, come Fuksas, che ha firmato un altro edificio del gruppo De Cecco, l’attuale sede della Fater, e poi Mario Botta che ha realizzato per Pescara, sempre con la giunta Pace, il primo progetto del Teatro sulle aree di risulta e poi ha firmato il progetto Caldora in via di realizzazione a ridosso degli Uffici giudiziari. Bohigas è colui che ha originariamente disegnato la nuova piazza Colonna, immaginando un grande spazio aperto, una sorta di ‘vuoto urbano’ che contribuisse a rendere permeabile il muro della ferrovia, per iniziare a riunificare l’est e l’ovest della città, unico mezzo per debellare il fenomeno di marginalizzazione delle nostre periferie.

Oggi, è vero, qualche dettaglio del progetto originario è stato mutato per esigenze del territorio, sulla stessa piazza era stata prevista la piantumazione di palme, che però abbiamo dovuto necessariamente eliminare e sostituire con altre essenze, visto che, con l’emergenza del punteruolo rosso, è stata vietata la piantumazione di canariensis. Ma l’impronta resta quella del grande archistar di fama mondiale. Dunque oggi la nostra giunta comunale di centro-destra si appresta a portare a termine un progetto nato con una giunta di centro-destra, concepito dal nostro gruppo di governo e che, com’era nei piani originari, ci permetterà di dare un nuovo volto a una parte strategica della città.

L’area di intervento si estende per 5mila metri quadrati complessivi, dove andremo a installare una pavimentazione in porfido squadrato, per 4mila 100 metri quadrati complessivi; ovviamente prima interverremo sui sottoservizi con la realizzazione di una nuova rete di smaltimento delle acque meteoriche, dunque delle acque bianche; quindi sistemeremo 16 pali della pubblica illuminazione, perfettamente in stile rispetto all’ambiente circostante rendendo sicura, praticabile, sempre accessibile quella piazza, e soprattutto abbiamo previsto ben 26 nuovi alberi, 12 magnolie, sullo stile di quelle reinstallate in piazza Salotto, e ben 14 platani, che da sempre caratterizzano punti storici della città, come l’asse di via Vespucci o di via De Gasperi.

La realizzazione delle opere ha comportato l’esecuzione di alcuni espropri, ormai conclusi; l’importo complessivo dell’investimento ammonta a 1milione 444mila 486,96 euro di cui 753mila 919,96 euro per gli espropri e 690mila 567 euro per i lavori. Stamane c’è stata la consegna ufficiale dei lavori alle imprese che eseguiranno l’intervento per conto della società Porta Nuova 2000, ossia la Febo Giardini di Umberto Febo di Città Sant’Angelo e la Cantò R.& I. srl di Spoltore, il cantiere aprirà subito e, da contratto, sono previsti 120 giorni di opere, 4 mesi, dunque per fine anno potremmo riuscire a inaugurare la nuova piazza Colonna, anche se lo stesso gruppo De Cecco si è impegnato per consentire l’inaugurazione già per Natale”, impegno ribadito anche da Totaro della società Porta Nuova 2000.

Ha commentato l’ex assessore Candeloro:

Oggi raggiungiamo un traguardo a lungo studiato, che segna il prolungamento di Pescara verso ovest, verso via Tirino e l’interporto di Manoppello, dove dovrà avvenire il futuro sviluppo del nostro territorio”, ha commentato l’ex assessore Candeloro.

L’assessore D’Ercole ha invece voluto ricordare la figura di uno dei progettisti che per primo ha posto la firma su un accordo di programma strategico per la città, l’architetto Sabatino Di Giovanni, prematuramente scomparso nel 2007.

Pubblicato da
Donatella Di Biase

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