PESCARA – L’assessore al Patrimonio Eugenio Seccia ha reso noto che ieri mattina il Con
“Parliamo – ha spiegato l’assessore Seccia – di immobili che, su Decreto del Tribunale, emesso addirittura il 2 ottobre del 2008, sono stati oggetto prima di sequestro, poi di confisca su applicazione del decreto legislativo 159 del 2011, che consentiva di bloccare i beni facenti capo alla criminalità organizzata e che probabilmente erano provento di attività illecite. In seguito a sentenza definitiva passata in giudicato della Corte di Cassazione nel giugno 2012, dunque superate le tre fasi di giudizio, i due beni immobili confiscati sono stati devoluti al patrimonio indisponibile dello Stato, finendo rapidamente in condizioni di abbandono, specie l’immobile di via Stradonetto, costruito solo parzialmente e facile rifugio per disperati che si sono facilmente introdotti, prendendone possesso, in un fabbricato senza finestre, trasformandolo quindi in ricettacolo di rifiuti, elemento di forte disagio per la popolazione residente, così come l’appartamento in via Colle Marino, a pochi passi dal liceo scientifico ‘Da Vinci’. Per ovviare alla problematica, lo scorso febbraio l’Agenzia Nazionale per l’amministrazione dei beni sequestrati ha inviato una lettera al Comune, all’Agenzia del Demanio, alla Provincia e alla Regione Abruzzo, manifestando la disponibilità a trasferire agli enti locali i due immobili per lo svolgimento di attività sociali. Personalmente ho sottoscritto una nota manifestando la volontà ‘dell’amministrazione comunale di Pescara ad acquisire al proprio patrimonio indisponibile i due immobili confiscati per l’utilizzo come sede di associazioni operanti in ambito sociale’. E l’Agenzia ha subito accolto la nostra proposta emanando un Decreto, lo scorso 21 giugno, con il quale, di fatto, acquisiamo la piena proprietà dei due manufatti, mandando in onda un esempio di virtuosismo amministrativo. Oggi la delibera è approdata all’esame del Consiglio comunale per il parere definitivo ovviamente positivo. Dopo l’approvazione da parte dell’aula, decideremo la destinazione finale dei due immobili, destinazione che comunque dovrà essere di tipo sociale, al fine di favorire anche l’azione di recupero di zone profondamente degradate come via Stradonetto, eliminando ogni possibile presenza abusiva nei due immobili. Teniamo conto che si tratta della prima procedura di tale genere mai attivata su Pescara, ma sicuramente non sarà l’ultima per la nostra amministrazione”.
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